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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 1 aprile 2023

Perché (purtroppo) il comunismo non è morto?


Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Michele Marsonet che è intitolato "Il comunismo è morto davvero? Perché la risposta non è così scontata".
Ne riporto questo stralcio:

"Mentre nella Repubblica Popolare Cinese il marxismo-leninismo viene di nuovo proclamato filosofia ufficiale di Stato, mette conto riflettere ancora sui motivi del suo fallimento. Credo abbiano pienamente ragione quanti sostengono, in libri e articoli, che “il comunismo non morirà mai”. Non è certo un caso che da parecchi anni alcune domande provocatorie continuino ad aleggiare nel dibattito politico e filosofico.

È proprio vero che il comunismo è morto? E ancora: siamo davvero sicuri di aver compreso le cause che hanno determinato il crollo del socialismo reale? Parrebbero, questi, interrogativi retorici, dal momento che il corso della storia sembra aver dato risposte inequivocabili. Eppure permane una sensazione di analisi incompiuta, di conti rimasti in sospeso".

Io sono tra coloro che pensano che, purtroppo, il comunismo non sia morto.
Semmai, posso affermare che il comunismo abbia cambiato pelle.
Non esiste più il comunismo nella forma stalinista ma esiste nella forma terzomondista, come in certe realtà sudamericane, in quella maoista, come in Cina, e in quella che purtroppo sta prendendo piede in Occidente, quella fabiana.
Esempi di ciò se ne vedono.
Basta pensare all'attuale sinistra israeliana e ad esponenti di partiti di centrosinistra occidentali, come gli americani Alexandria Ocasio Cortez e Bernie Sanders e gli italiani Elly Schlein e Roberto Speranza.
Si tratta di una sinistra che si spaccia per democratica, senza esserlo in realtà, e che non parla più di diritti dei lavoratori ma parla di immigrazione senza regole e di questioni LGBTQ e che è integralista sulle questioni dell'ambiente, senza tenere conto dell'uomo.
Si tratta di un'ideologia fortemente ostile a valori come quello della famiglia tradizionale e come la difesa della vita.
Questa è l'ideologia Woke. 
Secondo i sostenitori di questa ideologia, noi Occidentali dobbiamo "sentirci in colpa verso gli altri" e perciò dobbiamo rinunciare alla nostra economia, alla nostra identità e persino alla nostra crescita come società.
Per esempio, personaggi come Alexandria Ocasio Cortez sostengono che per salvare il pianeta si debbano fare meno figli.
Tuttavia, questa tesi vale solo per noi Occidentali.
Al contrario, africani, indiani ed asiatici possono fare figli.
Appare evidente che questa forma di comunismo nata in Occidente sia distruttiva per l'Occidente.
Le future generazioni capiranno ciò?

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