Il Covid è stato un'eutanasia di Stato?

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot de "La Verità" con un'intervista all'avvocata pugliese Eleonora Coletta.

Il marito e il padre di lei sono morti con il Covid.
Essi non hanno ricevuto le cure adeguate e sono morti.

Il titolo che ho dato a questo articolo potrebbe sembrare forte ma forse potrebbe essere veritiero.

Infatti, chi si ammalava di Covid, spesso e volentieri, veniva intubato e poi moriva. 

Eppure, le cure c'erano.

Io abito in Provincia di Mantova e so la storia del professor Giuseppe De Donno e della sua cura col plasma che, per qualche motivo oscuro, è stata di fatto gettata nel dimenticatoio. 

Per la cronaca, quando mia mamma è finita all'ospedale, a causa del tumore che l'ha portata alla morte il 12 novembre 2020, il reparto di pneumologia era ancora diretto da De Donno. 

Mi parlavano molto bene di questo medico che si è impegnato tanto e che è stato di fatto messo a tacere. 

Dunque, la cosa deve farci riflettere.

La spettacolarizzazione della morte è stata all'ordine del giorno e ha avuto un grande impatto.

Quanto accaduto ai cari defunti della dottoressa Coletta è stato un paradigma di quanto accaduto a tante persone.

Quante persone si sarebbero potute salvare se ci fosse stata, per esempio, la cura De Donno?

Come riporta la testimonianza della dottoressa Coletta, al di lei marito sono stati dati gli anticorpi monoclonali quando egli era già intubato.

Dunque, a cosa è servita questa spettacolarizzazione della morte?

Sembra che sia stata fatta una vera eutanasia di Stato...per poter presentare i morti all'opinione pubblica e imporre le restrizioni.

Questo è un mio sospetto ma penso che altri possano concordare.