Ieri, nella città di Napoli, sono apparsi dei manifesti raffiguranti il premier Giorgia Meloni e alcuni ministri a testa in giù.Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot de "La Notizia" con l'articolo.
Il giornale in questione non è proprio di centrodestra.
La Digos ha deciso di aprire un'indagine.
Ora, faccio una riflessione con questa domanda: ha ancora senso parlare di antifascismo?
Infatti, il fascismo non esiste più.
Se il fascismo non esiste più non ha più senso parlare di antifascismo, inteso come lotta al fascismo.
Non si può lottare contro qualcosa che non esiste più.
Semmai, si deve coltivare la memoria dei fatti storici perché certe situazioni non si ripetano.
Fare ciò non significa per forza seminare odio.
Per esempio, non si può tacciare di fascismo chi porta i fiori alla tomba di un nonno o di uno zio che fu tra i repubblichini.
Purtroppo, quello che certa gente ha fatto ieri è stato inconcepibile.
A Napoli sono stati messi dei manifesti raffiguranti il premier Giorgia Meloni e alcuni ministri a testa in giù.
Una cosa del genere è pericolosa.
Si può non essere d'accordo con le scelte di un Governo ma arrivare ad incitare attacchi contro di esso va contro i principi cardine della democrazia.
Ora, deve essere ricordato che ai comunisti non interessava tanto abbattere il regime nazi-fascista ma portare l'Italia al comunismo.
Tutti noi sappiamo che il comunismo non è democratico.
Quello che si è visto ieri ha confermato ciò, con la solita retorica di un 25 aprile che è diventato una festa di partito.
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