Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot de "La Repubblica" con un articolo a dir poco delirante. Ultima generazione è quel movimento di imbrattatori di monumenti che dicono di agire in nome della difesa dell'ambiente.
In realtà, questi personaggi rappresentano la demenza del progressismo occidentale.
Coloro che fanno parte di Ultima generazione manifestano le loro idee imbrattando i monumenti.
Dicono di fare ciò per "stimolare i governi a fare qualcosa contro il riscaldamento globale".
A prescindere dal fatto che la questione del clima sia molto più complessa di quanto dicono e che la realtà sia diversa rispetto quanto dice un certo mainstream, movimenti come Ultima generazione, Black Lives Matter e simili hanno il comune denominatore nell'odio verso l'Occidente ed i suoi simboli.
Ciò è il dato di fatto.
Questo è il collante ideologico tra i vari movimenti.
Il monumento imbrattato o danneggiato diventa il simbolo di una lotta contro l'Occidente.
Del resto, la storia è nota.
Mi viene in mente l'iconoclastia olandese del XVI secolo, quando i protestanti olandesi attaccavano le chiese cattoliche e ne distruggevano le statue e le opere d'arte.
Ciò si faceva con l'intento di attaccare il cattolicesimo e la politica legata alla Spagna.
Lo stesso dicasi per quello che accadeva durante la Rivoluzione francese.
Un discorso analogo può essere fatto anche con questi movimenti.
Oggi, vi è un continuo attacco alla cultura occidentale e questo attacco proviene dall'Occidente stesso.
C'è una voglia di distruggere l'Occidente dal proprio interno.
Educati in una certa forma di socialismo, certi giovani decidono di attaccare i monumenti per sfregio verso la cultura occidentale "imperialista, colonialista e schiavista", la cultura di quello stesso Occidente nel quale sono nati e cresciuti.
Si tratta di una sorta di "cupio dissolvi".
Questa è la triste realtà ed è ancora più triste che vi siano coloro che cercano di difenderli quando sono indifendibili.
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