Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Marco Hugo Barsotti che è intitolato "Digital Services Act, l’arma finale Ue per controllare l’informazione".
Ne riporto questo stralcio:
"Un Super Fact Checker istituzionale veglierà su di noi. E le piattaforme dovranno adeguarsi ai desiderata di commissari e commissioni. Queste solo alcune delle perle del nuovo Digital Services Act che l’Europa vuole far diventare legge in tutte le nazioni dell’Unione.
Ritorniamo a parlare con Matte Galt che, come ricorderete, ci aveva aiutati a comprendere i tanti pericoli nascosti nel progetto dell’Euro Digitale (su cui contiamo di tornare a breve). Oggi l’argomento è invece il Digital Services Act (DSA): un’ulteriore serie di regole che l’Europa ci pretende di vendere tra l’altro come “risposta alla disinformazione e all’illegalità”.
E come sappiamo, quando un politico vuole correggere la disinformazione quello che ha in mente raramente è il free speech. Ma lasciamo che siano le parole di Matte a chiarirci le idee. Matte, ricordiamo, è co-fondatore e membro del Consiglio direttivo di Privacy Network e autore del blog Privacy Chronicles su Substack".
Siamo di fronte ad un atto che mina la libertà di informazione e di pensiero in Europa.
Che la disinformazione non sia una bella cosa è ovvio.
Però, la disinformazione può essere combattuta solo con la buona informazione e cultura.
Al contrario, l'Unione Europea vuole solo imporre delle censure.
Il Digital Services Act va esattamente nella direzione della censura.
Con il pretesto della lotta alla disinformazione, si vogliono zittire le voci del dissenso rispetto ad una certa politica.
Quello che accade a questo blog è un esempio di ciò che dico.
Le numerose censure che ho subito lo dimostrano.
Questo è inconcepibile.
Già si vedono le piattaforme dei social network che censurano e chiudono profili quando questi ultimi pubblicano contenuti ritenuti non conformi agli "standard della community".
Questa Unione Europea attacca Vladimir Putin ma si sta dimostrando non meno totalitaria del presidente russo.
Questo è il trionfo del fabianesimo.
Fin dall'inizio, i fabiani puntavano ad imporre il socialismo attraverso metodi "non bolscevichi".
Oggi, stanno riuscendo in ciò.
Vi invito a leggere il mio libro intitolato "Lupi travestiti da agnelli".
L'Unione Europea sta minando i diritti fondamentali come il diritto di proprietà e quello della mobilità.
Ora, inizia a minare anche la libertà di stampa.
Così, domani, noi ci sveglieremo in una Nuova Unione Sovietica, una realtà apparentemente democratica ma totalitaria nel cuore.
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