Mi sono permesso di prendere questa foto dalla pagina Facebook di "Italia chiama Italia", il giornale sul quale di tanto in tanto scrivo anch'io. Con il pareggio di Udine, il Napoli ha vinto il suo III scudetto ed è campione d'Italia.
Il club partenopeo ha meritato di vincere.
Il suo presidente Aurelio De Laurentiis ha fatto una campagna acquisti oculata e ha ottenuto un ottimo risultato.
Per vincere un campionato difficile come il nostro, oltre alle motivazioni, servono degli organici completi in tutti i reparti.
Il Napoli aveva le motivazioni e un organico capace di sostenere un campionato difficile come quello di quest'anno.
Il risultato è arrivato.
Ora, mi è dispiaciuto il fatto che si sia caricato questo campionato di significati che con il calcio e lo spirito sportivo non hanno avuto nulla a che fare.
Penso alla solita retorica del Nord contro il Sud e del Sud contro il Nord.
Per esempio, ho sentito di tifosi napoletani ai quali si voleva impedire di festeggiare in altre città italiane.
Queste sono cose che fanno male al calcio.
Certamente, si tratta anche della vittoria di una città.
In primis, il Napoli non deve dividere il tifo cittadino con un'altra squadra, cosa che debbono fare la Juventus, il Milan, il Genoa, la Sampdoria e la Lazio, le quali debbono contendersi le loro città rispettivamente con il Torino, l'Inter, la Sampdoria e la Roma.
In secundis, è più facile trovare un napoletano tifoso della Juventus o del Milan che un torinese, milanese, mantovano o un bolognese tifoso del Napoli.
Quando si parla del Napoli si parla anche di Napoli, proprio perché la squadra è indissolubilmente legata alla città.
Un tifoso napoletano è quasi sempre un napoletano.
Un tifoso juventino, milanista o interista non per forza di cose un torinese o un milanese.
Quando si parla della Juventus non si può parlare di Torino perché la città piemontese ha un'altra squadra di grande tradizione come il Torino.
Lo stesso dicasi per il Milan, la squadra di cui sono tifoso, la quale deve contendersi il tifo milanese con l'Inter, o per la Lazio, la quale contende Roma con la Roma.
Addirittura, si fanno anche i gemellaggi tra tifoserie opposte in varie città.
Per esempio, la tifoseria dell'Inter fece un gemellaggio con quella della Lazio e quella del Milan fece lo stesso con quella della Roma.
Invece, a Napoli c'è solo il Napoli.
Purtroppo, si tende a mescolare quella che è una sana rivalità sportiva con altre cose e da qui nasce anche la violenza negli stadi.
Basta che qualcuno diffonda il sospetto di qualche danno subito e che si inizia a parlare di frode, anche senza vere prove.
Così, scoppia il caos.
Certamente, le uscite sconvenienti sono state da ambo le parti.
Basta pensare a chi cercava di non fare festeggiare i tifosi napoletani al di fuori di Napoli ma anche a qualcuno della parte napoletana che ha parlato di complotti che sarebbero stati fatti dall'UEFA e dagli arbitri, riguardo alla Champions League, senza tenere conto del fatto che solo uno dei quattro confronti che ci sono stati tra Napoli e Milan, tra campionato e Champions League, sia stato vinto dai partenopei.
Forse, è meglio che tutti si diano una calmata.
Il Napoli ha vinto con merito e la classifica parla chiaro.
Ha giocato un grande campionato e ha dimostrato di essere attrezzato per fare ciò.
Quello che accadrà l'anno prossimo non si sa.
Come dice una nota canzone, lo scopriremo solo vivendo.
Intanto, faccio i miei complimenti al Napoli.
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