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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 16 agosto 2011

LIBERTY OR EQUALITY, LA MIA RECENSIONE

Cari amici ed amiche.

Ho letto un libro scritto da Erik Ritter von Kuehnelt-Leddinh. Il titolo di questo libro è "Liberty or Equality". Questo libro tocca il tema dell'uguaglianza e della democrazia. In un certo senso, smentisce certe idee, come quelle che vennero fuori con la Rivoluzione francese. Qui sotto vi è la mia recensione, che potrete trovare accanto a questo libro su Google books.
Cordiali saluti e buona lettura.


Napoleone, un uomo che divenne monarca non per grazia di Dio e né per volontà del popolo ma per sua volontà. Quando ci fu la sua incoronazione imperiale (1804), egli tolse la corona dalle mani di Papa Pio VII e se la mise sul capo.

Figlio della Rivoluzione francese (14 luglio 1789), questo generale corso sfruttò il marasma portato da quell'evento che fu catastrofico.
La Rivoluzione francese fu un evento catastrofico. Essa distrusse un potere, quello di re Luigi XVI di Borbone, e ne instaurò un altro.
Questo nuovo potere, però, non portò la libertà ma divenne una vera e propria tirannia che si concretò con il Terrore giacobino (1793-1794) e, per l'appunto, con il regime napoleonico.
Inoltre, coloro che vollero questa rivoluzione puntarono a levare Dio dalla vita pubblica, dapprima "imbrigliando" la Chiesa cattolica francese con la "Costituzione civile del clero" del 1790 e poi con la scristianizzazione operata dagli hebertisti. Vennero attaccati i valori fondanti della società, come la famiglia.
Da quella rivoluzione provennero anche le basi di certe idee perniciose.
Pensiamo a Karl Marx, un altro fautore della "lotta contro Dio", che non sarebbe stato in grado di elaborare la sua teoria che fondò il il comunismo senza avvalersi di quelle del rivoluzionario francese Gracco Babeuf e del suo seguace italiano Filippo Buonarroti. Babeuf disse:
"Tutti gli stomachi sono eguali.".
Implicitamente, con questa affermazione, Babeuf puntava a creare quell'egualitarismo (tipico dell'attuale comunismo marxista) che mortifica ogni tentativo di emersione dell'ingegno del singolo, in nome del popolo. In pratica, usando la parola "uguaglianza" , egli puntava a ridurre i cittadini a gregge. Il comunismo sovietico fece questo.
Per questo, la Rivoluzione francese non portò la libertà.
Inoltre, la Rivoluzione francese creò un ceto poltico non meno corrotto di quello dell'Ancien Régime. Basti pensare a Paul Barras, il politico ed affarista corrotto che fece parte del Direttorio (1795-1799). Napoleone si servì di tutto ciò per fare la sua scalata al potere. Con il Concordato del 1801, sembrò risistemare la Chiesa cattolica ma, in realtà, volle solo la bendizione del Papa ed una Chiesa sottomessa ad uno Stato che rifiutava Dio. Proprio quando arrestò Papa Pio VII nel 1809, Napoleone dimostrò ciò.
La Rivoluzione francese portò tutti i mali che noi conosciamo, dal comunismo al giustizialismo, passando per la volgarizzazione della politica e del suo linguaggio, il nichilismo ed il pensiero che rifiuta la presenza di Dio nella vita pubblica. Di ciò per il contenuto implicito di questo libro. Questo libro ci mette in guardia da ogni velleità rivoluzionaria, velleità portatrice solo di caos e corruzione.
Antonio Gabriele Fucilone

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