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mercoledì 17 agosto 2011

BOTTA E RISPOSTA RICKY FILOSA-MAURIZIO BELPIETRO






Caro direttore Belpietro, bisogna sacrificarsi per non affondare - di Ricky Filosa


'L'unica proposta che condivido del suo editoriale di ieri è quella di eliminare i contributi statali ai sindacati. Giusto. Ma sarebbe qualcosa da aggiungere a tutto il resto, non certo da sostituire al cosiddetto contributo di solidarietà'


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Caro direttore,

ho letto il suo editoriale di ieri (di ieri l'altro, per chi legge, ndr), sotto forma di lettera aperta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al leader leghista Umberto Bossi. Per la prima volta, a mia memoria, non sono d'accordo con quanto lei scrive, e provo sinteticamente a spiegarle perchè.

La super manovra varata dal Governo è coraggiosa, ambiziosa, va secondo la mia modesta opinione nella direzione giusta. Viene tolto a chi ha di più. Certo, se potessimo stanare gli evasori e pretendere da loro il "redde rationem" sarebbe meglio, ma i conti impongono interventi sicuri e garantiti dal prelievo alla fonte. Comunque, la rivolta degli oppressi che il suo giornale sta alimentando mi sembra eccessiva. Da quando in qua chi ha un reddito lordo annuo superiore a 150000, ma anche a 90mila euro, viene considerato classe media? E gli altri, allora, sono poveri? Ora mi spiego perchè l'Istat denuncia milioni di poveri, evidentemente si riferisce ai tanti che mantengono il decoro e si considerano perfino fortunati con uno stipendio da 1500 o 2000 euro o poco più, che sono poi la gran parte dei lavoratori dipendenti; a chi bisogna chiedere sacrifici, a costoro?

L'unica proposta che condivido del suo editoriale di ieri è quella di eliminare i contributi statali ai sindacati. Giusto. Ma sarebbe qualcosa da aggiungere a tutto il resto, non certo da sostituire al cosiddetto contributo di solidarietà. A chi propone una stretta sulle pensioni di anzianità dico di sì, ma rientrano in questa categoria anche i vitalizi dei parlamentari?, le pensioni di chi ha lavorato, si fa per dire, per una legislatura? Qui la situazione è drastica, non basta una manovra all'acqua di rose. E già che ci siamo, per quanto mi riguarda eliminerei pure, con effetto immediato, i contributi statali all'editoria. Chi è capace di fare il proprio lavoro, di impacchettare un prodotto di successo, stia sul mercato e col mercato si confronti. Tutti gli altri, chiudano pure baracca, non ne sentiremo la mancanza.

Direttore carissimo, in questa Italia dove la controinformazione di sinistra è onnipresente e ci batte cento a zero, fra il gruppo di De Benedetti, SkyTg24, Rai Tre, Rai News e tutto il resto, se anche i 'nostri' giornali, i giornali più vicini a noi che crediamo nel centrodestra, si mettono a remare contro e a fare gli schizzinosi, allora meglio gettare la spugna e andare davvero al voto anticipato, prima possibile.

A sinistra sanno fare bene il proprio lavoro, facciamo bene il nostro, cercando di non annullare gli effetti benefici dei sacrifici annunciati allarmando i mercati con la sensazione della possibile marcia indietro a furor di popolo, saremmo irresponsabili. L'Europa ci guarda.

Mi auguro che il Governo non torni indietro sulla manovra economica; mi auguro che siano ancora più pesanti i tagli ai costi della politica - attendiamo la conferma anche del dimezzamento del numero dei parlamentari -, con la speranza che questa benedetta Italia sia capace di sacrificarsi per non affondare*. Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, si dice da più parti: ma di chi si sta parlando?

Con immutata stima, in ogni caso

Ricky Filosa
Direttore responsabile ItaliaChiamaItalia
www.italiachiamaitalia.it


Cari amici ed amiche.

Ho trovato interessante l'articolo su "Italia chiama Italia" in cui il direttore Ricky Filosa ha commentato un editoriale scritto dal suo omologo di "Libero" Maurizio Belpietro. L'ho messo qui sul blog. Tema centrale di questa discussione è la manovra finanziaria. Ora voglio inserirmi in questa interessante discussione, dicendo che ha ragione chi dice che ora è tempo di sacrifici. Certo, questa manovra può essere modificata in Parlamento, cosa che per altro auspico, ma la sostanza non deve cambiare. Noi rischiamo un default ed è giusto fare dei sacrifici. Questa manovra ha di buono il fatto che vi siano dei tagli rilevanti alla politica. Guardate che non è facile togliere certi privilegi. Il Governo sta facendo esattamente questo, pur contro tante resistenze anche dentro la sua stessa maggioranza. Questo è un periodo di grave crisi e non ci si può permettere nessun errore, altrimenti finiamo come la Grecia. Questa manovra è giusta per la contingente situazione negativa. Certo, in futuro si dovrà cambiare. Si dovrà fare in modo che le tasse non gravino troppo sulle aziende, anche per fare sì che cali la disoccupazione (cosa che da disoccupato conosco bene), e sulle famiglie, per fare riprendere i consumi. Si dovrà alleggerire la struttura delle istutuzioni dello Stato, con la riforma federale e con il taglio di certi enti inutili. Serviranno anche tante privatizzazioni. Ora, però, non è tempo di fare le "cicale". Di sicuro, si dovranno eliminare i contributi statali ai sindacati. Visto che si dicono "dalla parte della gente", facciano sacrifici anche loro. Il lavoro di questo Governo è di grande mediazione per fare in modo che tutto quadri.Questa è una situazione di emergenza. La posta in gioco è elevata.

Cordiali saluti.


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