Per Papa Francesco, vaccinarsi è un atto d'amore.Lo ha detto in video mercoledì.
Ora, esprimo la mia opinione.
Con il dovuto rispetto, faccio notare che il Papa non ha parlato ex-cathedra né ha detto una cosa dogmatica.
Con il dovuto rispetto, faccio notare che il Papa non ha parlato ex-cathedra né ha detto una cosa dogmatica.
Dunque, egli ha espresso un'opinione che può essere condivisa o meno, per la quale il dogma dell'infallibilità non ha alcun valore.
Io non posso essere d'accordo nel trasformare la campagna vaccinale in un fatto etico.
Il vaccino è un trattamento sanitario e non un atto d'amore.
Io mi sono vaccinato non per essere eticamente migliore altri.
Mi sono vaccinato perché sono esposto a rischi di spostamenti.
Chi si vaccina non è eticamente migliore di chi fa scelte diverse.
Chi si vaccina sceglie di fare un trattamento sanitario che, oltretutto, non è obbligatorio.
Chi si vaccina va rispettato esattamente come chi fa scelte diverse.
Essendo il vaccino non obbligatorio, non si può imporre nulla.
Oltretutto, essendo il Coronavirus un virus ad RNA monocatenario, il vaccino potrebbe avere effetti limitati sulle varianti.
Qualcosa si sta già vedendo.
Insomma, io non condivido questa uscita di Papa Francesco, un'uscita che rischia solo di alimentare una campagna di odio tra persone, a prescindere dalle reali intenzioni del Pontefice, il quale potrebbe avere agito in buonafede.
Questi insulti tra vaccinati e non vaccinati dimostrano ciò.
Il Papa non può permettersi di alimentare divisioni.
Al contrario, da pastore della Chiesa, deve tenere unito il gregge a lui affidato, gregge di cui anch'io faccio parte.
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