Ne riporto questo stralcio:
"Avendo fatto la scelta, in sé abbastanza irrazionale, di inseguire il virus con le sue molteplici varianti per sgominarlo, prestando poco attenzione al lato pur importante delle cure per chi malauguratamente l’infezione la contrae, ci si è messi in un gorgo ove è appunto il nostro nemico e non noi a dare le carte. Ciò imporrebbe perciò anche molta cautela nell’uso delle parole, per non creare illusioni e falsi ottimismi destinati poi a essere sconfessati dalla realtà creando inutili rancori e disillusioni.
Parlare perciò, come ancora ieri ha fatto la pur brava ministra Maria Stella Gelmini, di un “ultimo sforzo” per uscire dall’emergenza, cioè per sconfiggere il virus, non fa che reiterare un errore commesso ormai già diverse volte in questi mesi e che ha fatto sì che ogni sacrificio richiesto fosse presentato come l’ultimo e definitivo senza che in verità fosse tale. E che anche in questo caso ci siano buone possibilità che così sia, è fin troppo evidente se si presta un po’ di attenzione ai fatti e si prova ad essere onesti intellettualmente (prima di tutto con se stessi)".
Parlare perciò, come ancora ieri ha fatto la pur brava ministra Maria Stella Gelmini, di un “ultimo sforzo” per uscire dall’emergenza, cioè per sconfiggere il virus, non fa che reiterare un errore commesso ormai già diverse volte in questi mesi e che ha fatto sì che ogni sacrificio richiesto fosse presentato come l’ultimo e definitivo senza che in verità fosse tale. E che anche in questo caso ci siano buone possibilità che così sia, è fin troppo evidente se si presta un po’ di attenzione ai fatti e si prova ad essere onesti intellettualmente (prima di tutto con se stessi)".
Il punto è proprio il fatto che non si sia capito (o che non si sia voluto capire) che a dare le carte in questa partita con il Coronavirus non siano né il Governo né i cittadini.
Infatti, tutto dipende dal virus.
I cittadini possono avere dei comportamenti responsabili, rispettando la profilassi.
Ma il virus muta.
Si tratta di un virus ad RNA monocatenario, un virus che può mutare con una certa facilità.
Non ammettere ciò non è solo un atto stupido ma è anche un atto di disonestà intellettuale, prima di tutto con sé stessi.
Forse, si è capito che Super Mario Draghi, in realtà, non è tanto super e non si vuole ammettere ciò?
Purtroppo, è il virus a dare le carte in questa partita contro sé stesso.
Ergo, se il virus mutasse in modo considerevole, il vaccino potrebbe non servire a nulla.
Allora, cosa si dovrebbe fare?
Si dovrebbero implementare altri lockdown?
Si dovrebbero imporre nuove restrizioni ai non vaccinati?
Questo è il gioco del cane che si morde la coda.
Noi rischiamo veramente di finire molto male.
Si rispettino i morti e coloro che dal Covid hanno avuto tanti danni fisici.
Però, si ammetta anche che questo messianismo nei confronti del vaccino sia del tutto errato ed antiscientifico.
Infatti, la scienza non ammette il messianismo.
Quest'ultimo fa parte di un altro ambito, il quale è la religione.
Un Messia c'è già e noi cristiani lo individuiamo in Gesù Cristo e non nel vaccino.
Per la scienza contano solo i risultati effettivi.
Questa idea dell'"ultimo sforza continuo" rischia solo di aumentare le tensioni che già ci sono.
Si sta tirando troppo la corda.
Se la corda si spezzasse, la situazione potrebbe degenerare e potrebbero accadere tanti fatti gravi.
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