Come riporta il dottor Paolo Galdieri, avvocato di diritto penale dell'informatica, anche un "like" può diventare reato.Ne parla in un'intervista del quotidiano "Libero", la quale mi è stata segnalata dall'amico Morris Sonnino.
In pratica, l'avvocato riporta che, per alcuni giuristi, un "like" ad un commento diffamatorio sia un'adesione al crimine stesso.
Ora, che la diffamazione sia un reato è ovvio.
Però, fino a che punto può essere considerato come "adesione al crimine" il "like" ad un commento diffamatorio?
Una persona può mettere un "like" ad un commento in totale buonafede.
Ora, è giusto punire chi diffama.
Però, non si può neppure limitare la libertà di espressione.
Del resto, la questione riguarda anche il reato di diffamazione a mezzo stampa.
Infatti, qui in Italia, un giornalista può essere denunciato per diffamazione a prescindere dal fatto che la notizia sia vera o falsa e che sia stata pubblicata con l'intento di diffamare o in buonafede.
Dunque, la situazione è complessa.
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