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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 21 dicembre 2010

GIOVANI DITE NO ALLA VIOLENZA!

Cari amici ed amiche.

Domani, 22 dicembre, ci saranno delle manifestazioni a Roma.
In queste manifestazioni, vi saranno gli studenti che contesteranno la Riforma dell'università approntata dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, onorevole Mariastella Gelmini.
Purtroppo, c'è il rischio che si ripetano i disordini avvenuti il 14 dicembre scorso.
Il clima è surriscaldato.
Giusto questa mattina, ho visto la trasmissione di Rai 3 Agorà (http://www.agora.rai.it/) che è condotta da Andrea Vianello.
Tra gli ospiti della puntata di questa mattina (che era intitolata "Guerra o Pace") vi erano l'onorevole Beatrice Lorenzin (Popolo della Libertà), l'esponente di Rifondazione Comunista Ramon Mantovani, il giornalista, blogger e direttore di The Week Mario Adinolfi e l'ex-prefetto di Roma e senatore dell'Unione di Centro Achille Serra.
Tra gli ospiti collegati c'erano l'ex leader della CGIL ed ex-sindaco di Bologna Sergio Cofferati ed il direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti.
La tensione era palpabile e c'è stata una discussione molto animata tra Adinolfi e Sallusti.
Potete vedere il video della trasmissione seguendo il link sopra indicato.
Io penso che non si possano giustificare gli atti di violenza simili a quelli che ci sono stati il 14 dicembre scorso.
Questi atti non possono essere giustificati e né minimizzati ma vanno condannati senza se e senza ma!
Non si può fare passare per "cattivo" un poliziotto (o un carabiniere) che si difende (anche sparando) da un'aggressione subita da dei balordi!
Non si può fare passare per "dittatura" l'opera dei poliziotti e dei carabinieri che fanno il loro dovere quando fermano una manifestazione violenta in cui si bruciano le automobili e si fanno atti di violenza su persone e cose!
E' ora di finirla di tutelare i violenti!
Fare delle manifestazioni violente non è segno di democrazia e di partecipazione alla vita politica!
Quei "signori" che attaccano i poliziotti, che insozzano strade e monumenti, che bruciano le automobili ed i cassonetti delle immondizie, attaccano le sedi istituzionali e che spaccano le vetrine non rappresentano nemmeno noi giovani!
Io preferisco i miei coetanei che fanno politica nei partiti e nei modi e nelle sedi opportune, che operano nelle associazioni di volontariato, che operano nelle parrocchie (ad esempio, con la scoutismo o facendo i catechisti) o quelli che ogni giorno studiano o lavorano.
Questi sono i veri giovani. Essi non si fanno vedere in televisione o sui giornali ma fanno un'opera importante nella società!
Sono questi veri eroi e non quelli che fanno atti vandalici!
I veri eroi sono, ad esempio, i giovani che lavorano come soccorritori delle autoambulanze!
Tra questi c'è uno dei miei migliori amici che stimo molto e che di recente è diventato padre.
I veri eroi sono quei giovani che si impegnano in politica, portando idee utili per la nostra società!
I veri eroi sono quei giovani che si arruolano nell'esercito o nella polizia e che rischiano la vita per la nostra sicurezza!
I veri eroi sono quei giovani che operano nelle parrocchie come catechisti o scout o che, magari, diventano sacerdoti!
I veri eroi sono i giovani che fanno il Servizio Civile!
I veri eroi sono quei giovani che ogni giorno studiano e lavorano!
Di loro non si parla ma danno un grande contributo alla società e al loro bene!
Che poi ci sia un problema che riguarda i giovani e che ad essi tale problema dia un malessere è anche vero.
Ha detto bene l'onorevole Lorenzin. Bisogna trovare la radice del problema.
Però, la violenza porta solo altra violenza!
La violenza è, prima di tutto, un segno di stupidità!
E poi, voglio ricordare un'altra cosa.
Voglio ricordare la vicenda di Norman Zarcone, ventisettenne palermitano che si laureò in Filosofia e che il 14 settembre scorso si suicidò, gettandosi da un terrazzo della Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo.
A lui è stata intitolata un'aula dello stesso istituto.
Quel giovane si suicidò perché si trovò di fronte il disagio causato dal sistema universitario dei "baroni" che tolse ogni politica di meritocrazia e che gli tolse ogni opportunità.
Quel sistema vizioso dei "baroni" è lo stesso che la Riforma del ministro Gelmini sta combattendo!
Chi si mette contro la Riforma del ministro Gelmini si mette di quel sistema che provocò il disagio in Norman, disagio che lo indusse al suicidio!
Ai giovani voglio dire che non devono farsi strumentalizzare da coloro che non vogliono quella Riforma e di rifiutare la violenza!
Ci sono tanti altri modi per partecipare alla vita sociale del Paese.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Scrivete il vostro sdegno contro questo accanimento contro Norman a:rettore@unipa.it
    Claudio Zarcone, padre di Norman

    RispondiElimina
  2. Farò conoscere questa sua iniziativa anche ai miei contatti su Facebook.
    Più voci ci sono e meglio è!
    Ho inviato questo articolo anche al rettore.
    La meritocrazia è una cosa importante.
    Essa fa maturare i giovani perché fa loro capire che i risultati sono migliori se guadagnati.
    Cordialità.

    RispondiElimina

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Beatrice Venezi boicottata perché è di destra

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.