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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 29 dicembre 2010

I PARTITI? SONO ISTITUZIONI IMPORTANTI!


Cari amici ed amiche.
Questo articolo mi è stato inviato dal Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantova (ACM).
Io penso che questo articolo ignori un punto della questione molto importante, il ruolo dei partiti.
Oggi si tende a vedere il partito come una "mafia", un'"associazione a delinquere" e quant'altro.
Io penso che una visione simile non sia condivisibile e che sia anche pericolosa.
Le associazioni a delinquere sono solo male mentre nei partiti vi sono cose negative ma ve ne sono altre positive.
Inoltre, va detta anche un'altra cosa importante.
I partiti sono delle vere e proprie istituzioni storiche che rappresentano il mezzo con cui il popolo possa esprimersi.
Essi sono i cardini della sana democrazia rappresentativa e sono isituzioni storiche.
Pensiamo alla Roma repubblicana, in cui si formarono il movimento aristocratico di Lucio Cornelio Silla e quello popolare di Gaio Mario.
Il partito secondo la definizione corrente nacque durante la Rivoluzione inglese del XVII secolo.
E' inutile dire che se fossi nato nell'Inghilterra di quell'epoca sarei stato con il re Carlo I Stuart.
Lì si posero le basi della nascita dei partiti moderni.
Infatti, nacquero i Whigs che erano progressisti, legati al mondo presibiteriano e ai ceti mercantili e i Tories che erano conservatori, legati alla monarchia e alla Chiesa d'Inghilterra ed erano inclini a simpatizzare con i cattolici.
Quindi, i partiti divennero dei veicoli delle idee di società.
Quindi, non è giusto attaccarli a priori o porsi contro di essi!
Certo, perché un partito funzioni bene il cittadino deve partecipare nella sua vita!
Deve essere il cittadino ad entrare in esso.
Se il cittadino si allontana dal partito, esso perde ogni contatto con la società e non è più capace di portare idee e così si crea una politica lontana dagli interessi del Paese.
Quindi, il cittadino deve aiutare il partito a svolgere il suo ruolo e non allontanarsi da esso.
Chi oggi si pone contro i partiti non fa un buon servizio al Paese, per due ragioni.
La prima è quella che ho citato. Un partito lontano dai cittadini si stacca dalla sua realtà, degenera e fa le cose non positive che ho citato.
La seconda ragione è ancora più importante.
A coloro che oggi si pongono contro i partiti vorrei fare una domanda.
Se non ci fossero più i partiti, cosa potrebbe sostituirli?
La risposta potrebbe essere molto semplice.
Ci sarebbe il caos.
Se non ci fossero più i partiti la politica democratica sarebbe di fatto scardinata.
Non ci sarebbero più i soggetti politici con cui i cittadini possano interloquire e, di fatto, ci sarebbe l'anarchia.
Quest'ultima potrebbe portare poi a regimi retti da oligarchie o, addirittura, dall'esercito.
E' chiaro che salterebbe la democrazia!
Per questo, dico che il cittadino deve stare con il partito e deve fare in modo che esso funzioni bene, partecipando nella sua vita.
Solo così si può reggere la democrazia.
Questo, comunque, non esclude la possibilità di portare innovazioni che possano avvicinare il comune cittadino al sistema politico.
Il Popolo della Libertà, ad esempio, dà largo spazio al cittadino.
Anche il nome del partito è stato scelto dal basso. Inoltre, il PdL si formò dal basso, con una fusione degli elettorati di Forza Italia, Alleanza Nazionale ed altre forze, ancor prima che si unissero gli apparati dei partiti.
Un altro esempio di partito che dà spazio ai cittadini è la Lega Nord, un partito che si formò con una stretta interlocuzione con i cittadini e con una interazione molto forte tra base e vertici.
Queste sono belle realtà.
Cordiali saluti e, di nuovo, buon 2011.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.