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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 20 dicembre 2010

IN CHE PAESE VIVIAMO?

Cari amici ed amiche.

Mi chiedo che se il Paese in cui vivo è un Paese normale.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui vi è un deputato che giustifica dei gravi atti di violenza come quelli che sono avvenuti a Roma il 14 dicembre.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui un senatore viene bollato come "fascista" solo perché propone, giustamente, delle misure preventive contro i succitati atti di violenza.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui, in nome della "laicità" e per "non offendere chi non è cristiano", si tolgono i crocifissi dagli uffici pubblici, non si fanno cantare le canzoni di Natale, non si fanno fare più i presepi e a momenti non si insegna più la "Divina Commedia" o la storia di Carlo Magno nelle scuole.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui sui vari social-network compaiono delle pagine blasfeme e slogan ateistici sugli autobus mentre quando si cerca di parlare di religione o di diritto alla vita si è bollati come "clericali" e "retrogradi"!
Mi chiedo se è normale un Paese in cui non si riesce a fare una riforma che possa migliorare e rendere più meritocratica la scuola e l'università senza che scoppino delle contestazioni.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui un parlamentare insulta un presidente del Consiglio democraticamente eletto con termini come "stupratore della democrazia" e quant'altro!
Mi chiedo se è normale un Paese in cui chi si riconosce in certe idee (ovviamente non dittatoriali ed estreme ma moderate) viene insultato, definito "nemico della democrazia" e "mafioso" e, in qualche caso, viene anche minacciato.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui vi è ancora chi definisce "distruttore dell'unità dell'Italia" chi parla di federalismo!
Mi chiedo se è normale un Paese in cui si pretende che tutto debba essere delegato allo Stato mentre negli altri Paesi vi è anche un investimento privato.
Mi chiedo se è normale un Paese in cui si continua a dire no all'energia nucleare, senza che vi sia una seria proposta alternativa che possa coprire quel 18% del fabbisogno energetico che oggi è coperto con l'energia importata dall'estero.
Leggete l'articolo intitolato "Nucleare, polemiche nel Mantovano", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/nucleare-polemiche-mantovano.html.
E posso chiedermi tante altre cose!
In che Paese viviamo?
Cordiali saluti.

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