Papa Francesco ha nominato l'arcivescovo argentino Víctor Manuel Fernández nuovo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Classe 1962, arcivescovo di La Plata e scrittore nativo di Alcira, Fernández è noto per le sue posizioni tendenzialmente progressiste.
Nel 1995, quando era ancora sacerdote, scrisse un libro, intitolato "Saname con tu boca. El arte del besar" (Guariscimi con la tua bocca. L'arte del bacio), testo incentrato sull'arte di baciare, che fece molto parlare al momento della pubblicazione.
Questa nomina fa molto discutere.
Effettivamente, molti hanno la sensazione che si voglia creare una sorta di "Chiesa liquida", una Chiesa che "va bene un po' a tutti", una Chiesa "sinodale" che somiglia sempre di più alle Chiese protestanti e con qualche ammiccamento al mondo marxista.
Questa deriva ma fa preoccupare parecchio.
Si sta distruggendo la liturgia, in nome della "lotta al sessismo".
I paramenti sacri sono definiti "pizzi" e "merletti".
Dunque, si dirà messa anche in tuta o in blue jeans?
Su quotidiani e riviste online come "La Nuova Bussola Quotidiana" vi sono articoli che trattano la questione .
Un articolo scritto proprio su "La Nuova Bussola Quotidiana" da Stefano Fontana (ed intitolato "Lo Spirito di Hegel domina in Vaticano") tocca il punto in maniera esaustiva.
Questo è uno suo stralcio interessante:
"Anche il grande happening del cardinale Gambetti sulla fratellanza universale era aperto a tutti. Perché è la storia che deve far emergere, dal suo interno, il proprio senso, e al momento storico appartengono tutti. La Chiesa deve uscire e raccogliere tutto ciò che c’è per strada, solo per il fatto che è per strada, se vuole essere attuale. Il nuovo spirito hegeliano cattolico non dice più di no a niente, perché dentro il suo sviluppo dialettico tutto gioca un ruolo insostituibile. Quando la Chiesa convoca le famiglie ormai le convoca tutte, anche quelle che non lo sono. Anche le eresie trovano posto nella Chiesa, perché permettono di sviluppare il dibattito sulla fede. Le tensioni, si dice, vanno attraversate e le polarità dialetticamente mantenute. Chi non accetta questo è perché vuole giudicare la storia anziché lasciare ad essa il giudizio. La Chiesa hegeliana dovrebbe accogliere anche chi ha messo in Croce Gesù, perché il “Venerdì Santo speculativo” è metafora della tensione intima alla storia".
Dunque, sembra che la nomina dell'arcivescovo Fernández a prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede sia funzionale a ciò.
Questa nomina fa molto discutere.
Effettivamente, molti hanno la sensazione che si voglia creare una sorta di "Chiesa liquida", una Chiesa che "va bene un po' a tutti", una Chiesa "sinodale" che somiglia sempre di più alle Chiese protestanti e con qualche ammiccamento al mondo marxista.
Questa deriva ma fa preoccupare parecchio.
Si sta distruggendo la liturgia, in nome della "lotta al sessismo".
I paramenti sacri sono definiti "pizzi" e "merletti".
Dunque, si dirà messa anche in tuta o in blue jeans?
Su quotidiani e riviste online come "La Nuova Bussola Quotidiana" vi sono articoli che trattano la questione .
Un articolo scritto proprio su "La Nuova Bussola Quotidiana" da Stefano Fontana (ed intitolato "Lo Spirito di Hegel domina in Vaticano") tocca il punto in maniera esaustiva.
Questo è uno suo stralcio interessante:
"Anche il grande happening del cardinale Gambetti sulla fratellanza universale era aperto a tutti. Perché è la storia che deve far emergere, dal suo interno, il proprio senso, e al momento storico appartengono tutti. La Chiesa deve uscire e raccogliere tutto ciò che c’è per strada, solo per il fatto che è per strada, se vuole essere attuale. Il nuovo spirito hegeliano cattolico non dice più di no a niente, perché dentro il suo sviluppo dialettico tutto gioca un ruolo insostituibile. Quando la Chiesa convoca le famiglie ormai le convoca tutte, anche quelle che non lo sono. Anche le eresie trovano posto nella Chiesa, perché permettono di sviluppare il dibattito sulla fede. Le tensioni, si dice, vanno attraversate e le polarità dialetticamente mantenute. Chi non accetta questo è perché vuole giudicare la storia anziché lasciare ad essa il giudizio. La Chiesa hegeliana dovrebbe accogliere anche chi ha messo in Croce Gesù, perché il “Venerdì Santo speculativo” è metafora della tensione intima alla storia".
Dunque, sembra che la nomina dell'arcivescovo Fernández a prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede sia funzionale a ciò.
Nominare un prelato sospettato di essere di posizioni eterodosse a capo dell'organo deputato a difendere l'ortodossia dottrinaria mi pare discutibile.
Il prelato ha cassato l'operato di coloro che lo hanno preceduto.
Il timore è che le divisioni dentro la Chiesa possano farsi sempre più forti, con conseguenze molto gravi per tutti.
Il prelato ha cassato l'operato di coloro che lo hanno preceduto.
Il timore è che le divisioni dentro la Chiesa possano farsi sempre più forti, con conseguenze molto gravi per tutti.
Nessun commento:
Posta un commento