Prendo spunto da un articolo scritto su "La Nuova Bussola Quotidiana" da Luigi Mariani, articolo che è intitolato "
Il "Ripristino della natura" è innaturale per l'uomo".
Ne riporto questo stralcio:
"I paesaggi della nostra bella Italia sono in gran parte artificiali, come ci ricorda Giacomo Leopardi: “una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le altre piante educate e disposte in ordine, i fiumi stretti infra certi termini e indirizzati a certo corso, e cose simili, non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. In modo che la vista di ogni paese abitato da qualunque generazione di uomini civili, eziandio non considerando le città, e gli altri luoghi dove gli uomini si riducono a stare insieme; è cosa artificiata, e diversa molto da quella che sarebbe in natura" (L’elogio degli uccelli delle Operette morali).
Lo stesso Leopardi evidenzia il carattere non sempre benigno della Natura non ingentilita dall’azione dell’uomo: “Islandese: Sono un povero Islandese, che vo fuggendo la Natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa. Natura: Così fugge lo scoiattolo dal serpente a sonaglio, finché gli cade in gola da se medesimo. Io sono quella che tu fuggi.” (Dialogo della Natura e di un Islandese delle Operette morali)".
L'articolo in questione fa il paio con quello scritto da me su "Italia chiama Italia", quello intitolato "
Altra follia green della UE".
Riporto questo stralcio dell'articolo:
"
Come al solito, questa Unione Europea vuole portare avanti delle politiche ambientali che sono utopiche e che non tengono conto della realtà dei fatti e dell’esistenza dell’uomo. Per questo motivo, le politiche europee sono da definirsi quasi anti-umane".
Queste politiche "green" dell'Unione Europea (che piacciono tanto agli ambientalisti di sinistra) non tengono conto dell'esistenza dell'uomo e sono a tutti gli effetti delle politiche anti-umane.
Il dovere rinunciare a parte del prodotto agricolo per fare spazio a boschi, prati e aree umide è la dimostrazione di ciò.
Il settore agricolo è primario perché serve a produrre materie prime.
Riducendo la produzione di materie prime ci toccherà importarle da fuori.
Ciò farà impennare i prezzi di molti prodotti alimentari.
Dunque, noi rischiamo di finire veramente male.
In nessun altra parte del mondo si implementeranno leggi assurde come quelle europee proprio perché queste ultime sono anti-umane.
Nella logica di queste leggi, si ritiene che l'uomo sia il male assoluto e che la natura sia buona.
In realtà, per poter mettere in piedi la civiltà, l'uomo dovette cambiare paesaggi.
Dovette costruire strade, con ponti e gallerie, e mettere in piedi delle città.
Dovette anche coltivare dei terreni e allevare animali.
Fece tutto questo per sopravvivere e prosperare.
Se l'uomo non avesse fatto non ci sarebbe stata nessuna civiltà.
Questi ambientalisti da operetta soffrono di una certa forma di schizofrenia delle idee.
Essi vogliono che la gente faccia sacrifici per "salvare il mondo" però (per esempio) usano dei telefonini costosi che sono prodotti sfruttando il terreno di altri continenti, come l'Africa.
Inoltre, a noi scartavetrano i testicoli invitandoci a fare meno docce ma non dicono nulla della Cina che inquina a più non posso.
Dunque, questa condotta non è solo anti-umana ma è anche ipocrita.
Qualcosa che non va c'è ed una persona con la testa pensante lo nota.
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