Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa fotografia presa dalla pagina Facebook dell'esponente di Fratelli d'Italia Daniele Pozzi.
La sinistra canta vittoria per il risultato delle elezioni in Sardegna e dice che il centrodestra non è più maggioranza nel Paese.
Poi, però, guardando i numeri, si scopre che il centrodestra ha il 48,8% dei voti contro il 42, 6% preso dalla sinistra.
Dunque, il centrodestra c'è.
Il problema è stato il voto disgiunto, ossia una quota di voti dati alle liste di centrodestra ma non al candidato presidente espresso da quest'ultimo.
Ciò è stato causato da un problema nel centrodestra sardo.
Certamente, l'esponente del Movimento 5 Stelle Alessandra Todde ha prevalso con uno scarto di meno di 2.000 voti sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu.
Forse, non sarebbe il caso di fare un riconteggio dei voti?
Lo scarto tra Todde e Truzzu è minimo.
Però, parlare di un centrodestra in crisi di consensi è davvero ridicolo.
Una crisi ci sarebbe il centrodestra perdesse nettamente e se avesse un calo di voti.
Così non è stato.
Il caso della Sardegna è stato un incidente di percorso.
Certo, queste cose debbono essere evitate ma parla di un centrodestra in crisi è prematuro ed esagerato.
Insomma, la sinistra vaneggia.
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