Su "Atlantico Quotidiano" vi è un interessante articolo di Nathan Geppi che è intitolato "Storie di donne oppresse che alle femministe woke non interessano".
Ne riporto questo stralcio:
"Da decenni l’Iran, come molti altri Paesi musulmani, non permette ai propri atleti di gareggiare in competizioni internazionali contro atleti israeliani. Un’imposizione che spesso passa attraverso minacce e ricatti, i quali possono mettere a repentaglio le vite degli atleti e dei loro familiari".Qui sta l'atteggiamento schizofrenico delle femministe woke degli Stati Uniti d'America e dell'Europa.
Le femministe woke sono pronte ad attaccare la nostra civiltà definendola "patriarcale" ma tacciono di fronte agli abusi fatti ai danni delle donne in altre civiltà.
Ho scritto parole dello stesso tenore sui miei libri intitolati "Politicamente corretto: siamo alla fine della nostra civiltà?" e "L'Europa stanca di Cristo".
Si è visto anche nel caso del conflitto tra Israele e i Palestinesi arabi.
Le femministe woke parlano con rabbia dell'esercito israeliano ma tacciono riguardo agli stupri e ai crimini subiti dalle donne israeliane il 7 ottobre 2023 e non solo.
Questo ci dice che tra la sinistra e un certo mondo islamico vi è una sorta di saldatura.
Questi due mondi, per l'appunto, la sinistra e il mondo islamico prima citato sono profondamente ostili alla nostra cultura e al nostro stile di vita.
Per questo motivo, le femministe di sinistra tacciono di fronte ai crimini che si fanno contro le donne al di fuori della nostra civiltà occidentale mentre sono pronte ad attaccare quest'ultima.
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