Il Comune di Bari è in subbuglio e rischia di essere sciolto dal Ministero degli Interni per sospette infiltrazioni mafiose.Due consigliere comunali, Francesca Ferri e Maria Carmen Lorusso, sono sotto inchiesta dalla Dda.
Elette nel centrodestra, le due consigliere sono passate alla maggioranza di centrosinistra che sostiene l'attuale sindaco barese Antonio Decaro.
La consigliera Ferri è già sotto processo.
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha nominato la commissione che valuterà l'ipotesi di scioglimento del Comune.
Il sindaco Decaro non ci sta e parla di "atto di guerra del Governo contro il Comune di Bari".
Ora, una riflessione deve essere fatta.
L'accusa di infiltrazioni mafiose è roba seria.
Anzi, è roba molto grave.
Non si può passare sopra una cosa del genere.
Dunque, se decidesse di sciogliere e di commissariare il Comune di Bari, il Ministero degli Interni farebbe il proprio dovere.
Non si compirebbe nessun atto di guerra contro il Comune di Bari.
Inoltre, Decaro non è nemmeno indagato ma sono indagati alcuni membri della sua maggioranza.
Dunque, di cosa si lamenta?
Il Ministero degli Interni fa il suo dovere.
Purtroppo, la criminalità organizzata è un problema.
Essa è presente ovunque.
Decaro non dovrebbe accusare il Governo di muovere guerra a Bari.
Semmai, dovrebbe collaborare col Governo per cercare la verità, anche nel suo stesso interesse.
Certo, i processi si fanno nelle sedi opportune e non nelle piazze e sui giornali.
Eventuali colpevoli saranno puniti.
Però, Decaro dovrebbe collaborare con il Ministero degli Interni, invece di lamentarsi e di accusare il Governo e il centrodestra di complotti.
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