L'Occidente uccide sé stesso...abbandonando Israele

Riprendo questo stralcio di un articolo di Fabrizio Baldi su "Atlantico Quotidiano":
"Non è quindi un caso che uno dei cavalli di battaglia della moderna propaganda antisemita sia la distinzione tra veri ebrei e sionisti. Da una parte insomma ci sarebbero i buoni ebrei, dall’altra i cattivi ladri-di-terre sionisti, spuntati all’improvviso e senza alcun legame con la millenaria tradizione ebraica, quasi fossero un prodotto sintetico, sviluppato in un qualche laboratorio.

Quel che di solito non viene detto, anche se si può leggere tra le righe, è chi sia secondo costoro il buon ebreo: cosmopolita, ridotto a minoranza, piccolo, sottomesso, impaziente di prendere le distanze dallo Stato ebraico. Ne è un esempio l’account X di Torah Judaism. Pur presentandosi come “Ebrei uniti contro il sionismo”, chiunque gestisca l’account non affronta mai questioni religiose riguardanti la Torah, ma si dedica unicamente alla delegittimizzazione di Israele.


Quando lo stesso ebreo non ci sta a farsi mettere i piedi in testa, quando si mette assieme ad altri ebrei e reagisce, quando esce dal ghetto e si fa strada nel mondo degli affari, in quel caso diventa il malvagio giudeo col nasone, che controlla la finanza ed i media, manipola il mondo dietro le quinte e vuole rubare la terra ai palestinesi, e chissà perché proprio a loro poi… Si spiega così il fatto che tra tutti gli ebrei, i cosiddetti antisionisti abbiano scelto di sostenere solo quei pochi che sputano su Israele.



Vale a dire che gli ebrei vanno bene solo finché si fanno allegramente prendere a schiaffi in faccia e recitano la parte del popolo usa-e-getta, da strumentalizzare in un senso o nell’altro a seconda della convenienza del momento, e sempre buoni per allontanare da sé il sospetto di antisemitismo.
Quando un ebreo però osa essere poco piacione e troppo ebreo, allora diventa fastidioso nel migliore dei casi, o un assassino con le mani sporche del sangue palestinese nel peggiore".

Certamente, l'ostilità verso Israele che una certa parte della nostra società ha nasce da un'ostilità verso gli ebrei.

Questo è assodato.

Tuttavia, voglio andare oltre, facendo notare anche un'altra cosa.

Con la propaganda anti-Israele e con l'abbandono dello Stato ebraico, l'Occidente uccide sé stesso.

Chi propugna questo tipo di idea ricorda un po' quei bizantini che preferirono il turbante turco alla mitra del Papa.

L'Impero Romano d'Oriente (o Impero Bizantino) cadde il 29 maggio 1453, con la conquista turca di Costantinopoli. 

Quegli occidentali che sputano contro Israele ricordano un po' quei bizantini che preferirono sottomettersi all'Islam del sultano Mehmet II anziché riconciliarsi con Roma e il Papa.

Preferirono vedere le loro chiese convertite in moschee ad un'unità con Roma che avrebbe potuto salvarli.

Preferirono sottomettersi al sultano anziché rivedere la loro Chiesa, la Chiesa ortodossa, in piena e visibile comunione. 

Gli occidentali che oggi sputano contro Israele, in nome del pregiudizio contro gli ebrei, sono quelli che preferiscono un Islam che è incompatibile col concetto di democrazia occidentale.

Questi occidentali che si comportano così si comportano da nemici della loro stessa civiltà.

Guarda caso, oggi, quelli che si comportano in questo modo sono per lo più nella sinistra estrema.

Questo è un dato di fatto ed è allarmante.

Faccio un appunto su Papa Francesco.

Definendo "irresponsabili" coloro che sono coinvolti in questa guerra, egli ha dato l'impressione di equiparare l'esercito israeliano ad Hamas.

Questo non può essere accettato neppure da noi cattolici.

Hamas è un'organizzazione terroristica che vuole la distruzione di Israele mentre l'esercito israeliano sta difendendo il proprio Paese.

Termino, segnalando che il mio libro intitolato "Perché sono sionista?" è disponibile su Amazon anche in formato cartaceo.