Come riportano le parole scritte da Federico Punzi su "Atlantico Quotidiano", dal 2008 ad oggi, Google ha interferito ben quarantuno volte per favorire i democratici negli Stati Uniti d'America. Oggi, i media del mainstream USA fanno rimbalzare la bufala secondo la quale l'ex-presidente degli Stati Uniti d'America, oggi di nuovo candidato alla Casa Bianca, Donald Trump avrebbe minacciato un "bagno di sangue" in caso di una sua non vittoria alle elezioni che ci saranno nel novembre prossimo.
Queste sono le reali parole del tycoon:
"Se stai ascoltando, presidente Xi – e tu ed io siamo amici – ma lui comprende il mio modo di agire… Quei grandi, enormi stabilimenti di produzione di automobili che stai costruendo in Messico proprio in questo momento… e tu pensi di non assumere americani e vendere le auto a noi… Metteremo una tariffa del 100 per cento su ogni singola auto che varca il confine e non sarai in grado di vendere quelle auto, se sarò eletto".
Il discorso di Trump continua in questo modo:
Evidentemente, Trump parlava di economia e non di guerre civili.
Si tratta di un linguaggio tipico di una campagna elettorale.
In una campagna elettorale si fanno certe sparate.
Eppure, con una sorta di opera di "taglia e cuci", i mass media hanno trasformato quel messaggio in una minaccia.
Purtroppo, anche la rete fa il suo in ciò.
Come ho scritto prima, Google è intervenuto più di una volta per favorire i democratici, per esempio, censurando gli articoli critici verso l'attuale presidente Joe Biden.
Nel 2022, vi è stato il caso del senatore democratico della Georgia Raphael Warnock che è stato favorito dalla piattaforma contro lo sfidante repubblicano Herschel Walker.
Come riporta il succitato articolo di Punzi, secondo il rapporto, i risultati di ricerca di Google “hanno favorito il senatore uscente Warnock nel distretto in bilico dove probabilmente risiedeva una percentuale maggiore di elettori indecisi”.
Il bello è il fatto che a generare fake news siano coloro che dicono di combattere queste ultime.Così, ad una follia se ne aggiunge un'altra.
Quando l'informazione è manipolata la democrazia arretra.
Ciò è un dato di fatto.
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