Olimpiadi del "politicamente corretto"

Questo è uno stralcio dell'articolo di Marco Hugo Barsotti su "Atlantico Quotidiano":

"Le Olimpiadi 2024 si terranno in Francia, in gran parte nella capitale Parigi. Numerosi i problemi relativi alla sicurezza, esacerbati dalla decisione di tenere la cerimonia di apertura non in uno stadio ma lungo la Senna, e questo in una nazione che ha espresso sostegno pressoché incondizionato a Israele. Considerando quanti potenziali terroristi (i famosi “fichier S”) sono presenti sul territorio c’è da stare in allerta.

Ma il dibattito nazionale in questi giorni sembra incentrato su tutt’altro: la fissazione di essere sempre politically correct, che ha fatto eliminare la croce dalla vetta di un monumento emblematico di Parigi e portato il presidente Emmanuel Macron a indicare addirittura il nome di chi dovrebbe cantare alla cerimonia di inaugurazione: Aya Nakamura".

Quelle che vedremo saranno le Olimpiadi del "politicamente corretto".

Oramai, questo è l'andazzo.

Come ho scritto nei libri intitolati "Politicamente corretto: siamo alla fine della nostra civiltà?" e "L'Europa stanca di Cristo", nell'atteggiamento "politicamente corretto" vi è una volontà di cancellare la nostra cultura.

Infatti, se i soloni che hanno concepito il manifesto delle Olimpiadi che ci saranno a Parigi pensano di evitare il rischio di attentati terroristici togliendo la croce dalla cattedrale di Saint Louis des Invalides si sbagliano di grosso. 

Commettono un grossolano errore.

Anzi, i fondamentalisti e i terroristi godono nel vedere una cosa del genere.

Un Occidente che toglie i simboli della sua cultura per evitare di "offendere gli altri" è il sogno dei terroristi. 

Inoltre, gli altri non sono "politicamente corretti".

Basta pensare al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il quale ostenta il suo Islam e ha riconvertito in moschea la basilica di Santa Sofia di Istanbul.

Gli altri non si fanno problemi ad essere "politicamente scorretti" nei nostri confronti.

Noi, invece, rinunciamo ai nostri simboli.

Quel manifesto delle Olimpiadi rappresenta una vittoria dei terroristi.

Questo non può essere smentito.