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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 27 marzo 2024

Casa "green": guadagno per pochi, perdita per molti


 Prendo spunto da un articolo di Vincent Vega su "Atlantico Quotidiano": 

"Tutti noi ricorderemo la IX legislatura del Parlamento europeo, quella che si chiuderà entro poche settimane, come quella che ha approvato in extremis la cosiddetta “direttiva case green”, specchio fedele della cifra politica di tutta la legislazione, l’ultimo colpo di coda del Parlamento più ideologizzato degli ultimi trent’anni, quello che ha elevato a verità non suscettibile di discussione il credo antiscientifico della teoria del cambiamento climatico causato dalle emissioni di CO2 di origine antropica, improntando l’intera azione legislativa a politiche dirigiste volte alla riduzione di quelle emissioni.

Politiche che non solo non stanno sortendo gli effetti desiderati – a fronte di una loro modesta riduzione in Ue, infatti, si registra un significativo incremento in Estremo Oriente secondo il principio empirico di conservazione delle emissioni di CO2 a parità di livello di benessere e di numero di individui che vi hanno accesso – ma stanno portando l’Ue alla desertificazione industriale e ad un inesorabile declino economico".

La desertificazione industriale è una realtà dei fatti.
Il problema è che la direttiva delle case "green" sarà un guadagno per pochi e una perdita per molti.
Sicuramente, guadagnerà la Cina, la quale (tra le altre cose) produce pannelli solari e pale eoliche.
Guadagneranno anche certi magnati che investono molto nel settore "green".
I comuni cittadini proprietari di case, invece, perderanno molto. 
Perderanno tanti denari, perché dovranno spendere molto per mettere a norma le loro case.
Questa è la triste realtà.
Questa Unione Europea sta minando uno dei diritti che sono fondamentali per una democrazia: il diritto di proprietà.
Oltre a ciò, come ho scritto prima, una direttiva folle come questa porterà la desertificazione industriale dei Paesi europei, compreso il nostro.
La Cina e le multinazionali la faranno da padrone mentre gli imprenditori europei (e quindi anche italiani) pagheranno un dazio molto alto e molti di loro saranno costretti a chiudere.
Questa è la triste realtà e non è tanto lontana. 

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del sito " Ansa ".