Le elezioni che si stanno svolgendo in Abruzzo e che vedono contrapposto il presidente in carica Marco Marsilio (nella foto) al candidato di centrosinistra Luciano D'Amico sono importanti anche a livello nazionale. Sia chiaro, anche se Marsilio perdesse (cosa che non si auspica) il Governo non cadrebbe.
Però, farebbe ringalluzzire un centrosinistra dato per morto.
Tutte le forze dell'opposizione hanno capito che hanno possibilità di vincere solo se si uniscono.
Certo, vincere è una cosa e governare è un'altra.
I sondaggi danno Marsilio in vantaggio ma tra i sondaggi e il voto c'è una bella differenza.
Del resto, Marsilio ha amministrato bene l'Abruzzo.
Tra le altre cose, è prevista anche l'apertura di quattro nuovi ospedali.
Inoltre, in Abruzzo non è previsto il voto disgiunto, cosa che ha danneggiato il candidato presidente di centrodestra Paolo Truzzu in Sardegna.
Ergo, chi vota una lista della coalizione di un candidato presidente vota per forza anche quel candidato.
Dunque, Marsilio ha buone possibilità di essere riconfermato.
Tuttavia, la sinistra è agguerrita.
I partiti dell'opposizione sono pronti anche ad allearsi con Satana, pur di vincere.
Questo è un dato di fatto.
Quindi, si guarda all'Abruzzo per cercare di capire quale sarà l'andazzo delle elezioni europee che ci saranno quest'anno.
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