Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto della pagina de "La Verità" con un articolo di Lorenzi Bertocchi che parla della rimozione del vescovo di Tyler, monsignor Joseph Strickland.Per Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, la sinodalità è importante.
Peccato che non sia tanto sinodale con chi critica la sua linea.
Eppure, coloro che lo precedettero sul soglio di San Pietro non si comportavano così.
Mi ricordo dei grandi Papi, come Papa Giovanni Paolo II (oggi santo) e Papa Benedetto XVI, che cercavano il dialogo con chi li criticava da dentro la Chiesa e da fuori di essa.
Forse, furono più "sinodali" i due grandi pontefici del XX e del XXI secolo rispetto a chi attualmente siede sul soglio di San Pietro?
Direi di sì.
I grandi pontefici capirono che fu più saggio cercare un dialogo con coloro che li criticavano e i prelati che avevano posizioni critica nei loro confronti non furono rimossi.
Nella Chiesa ci sono varie sensibilità ed essere Papa comporta il dovere (e la responsabilità) di tenerle insieme.
Essere Papa comporta il dovere di mettere da parte le proprie convinzioni personali per il bene e l'unità della Chiesa.
Un Papa che non fa questo rischia solo di causare degli scismi o (peggio ancora) di favorire delle eresie.
Scisma e eresia, spesso e volentieri, vanno di pari passo.
Forse, qualcuno non avrà capito ciò?
Io trovo quantomeno strani certi atteggiamenti che si vedono oggi.
Almeno in questo secolo, è la prima volta che un Papa rimuove chi critica (pacatamente) una certa sua linea.
Questo non va in contraddizione con quel principio di "sinodalità" di cui parla?
Direi di sì.
Il caso di monsignor Strickland è una ferita per questa Chiesa ed io provo una grande tristezza a causa di ciò.
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