La Cina è una minaccia

Riporto questo stralcio di un articolo di Michele Marsonet che è intitolato "Biden-Xi/1: disgelo solo di facciata sullo sfondo della crisi cinese":

"Nonostante una buona dose di irenismo messa in campo da entrambi i leader, il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping a San Francisco non cambierà di molto i pessimi rapporti tra le due potenze. I cinesi continueranno a praticare una politica aggressiva non solo verso gli Stati Uniti, ma anche nei confronti dei Paesi più piccoli collocati nello scacchiere dell’Estremo Oriente, sul quale Pechino intende esercitare la propria egemonia.

Gli Stati Uniti, dal canto loro, non si fidano affatto dei comunisti cinesi, e ancor più da quando Xi Jinping ha accentuato la svolta marxista-leninista del Paese atteggiandosi a “nuovo Mao”. Tutto questo nonostante suo padre fosse stato pesantemente perseguitato dalla Guardie Rosse maoiste, e lui stesso, in gioventù, sia stato costretto dal Partito a interrompere gli studi e spedito a svolgere lavori manuali per “rieducarsi” (termine caro a Mao Zedong e ai suoi seguaci)".

Qui si vede uno scontro tra due mondi: l'Occidente e l'Oriente.

Vi è uno scontro tra capitalismo e socialismo.

Questa storia ne incontra altre.

Penso al conflitto tra Russia e Ucraina e Israele e i Palestinesi.

Se gli Stati Uniti d'America sostengono Israele, la Cina sostiene i Palestinesi.

Gli Americani sostengono l'Ucraina e la Cina sostiene la Russia.

Certo, questa situazione è molto più fluida di quanto si possa immaginare.

Per esempio, l'amministrazione americana del presidente Joe Biden cerca l'abboccamento con l'Iran, alleato della Russia (e quindi della Cina) e fa storcere il naso agli alleati storici in Medio Oriente, come l'Arabia Saudita e Israele.

La Cina ha messo gli occhi su Taiwan ma gli Stati Uniti d'America si oppongono.

Dunque, Cina e Stati Uniti d'America si parlano ma si guardano in cagnesco.

Il Dragone è molto aggressivo nel mercato e vuole espandersi.

Un'espansione cinese è un problema per gli Stati Uniti d'America e l'Occidente.

Infatti, entrare nel mercato di un Paese significa influenzare anche la politica interna di quest'ultimo.

Biden lo sa bene.

Sarà in grado di fermare ciò?