Riporto questo stralcio di un articolo scritto da Roberto Ezio Pozzo su "Atlantico Quotidiano" che è intitolato "Dicono “patriarcato” ma intendono “la destra”":"Dite “patriarcato” ma dovreste avere il coraggio di dirla tutta, seguendo il vostro perverso schema mentale: volevate dire la destra e tutto ciò che ne sia, a vostra detta, l’espressione. Il giochetto cultura di destra uguale uomini violenti e conniventi che non vedono l’ora di sfogare istinti bestiali sulle donne è falso, privo di fondamento e molto pericoloso. Gli assassini, di ambo i sessi, sono sempre esistiti, da Caino in avanti, e, purtroppo, continueranno ad esistere.
Benissimo insegnare ai giovani maschi a rispettare le ragazze e a non farne le vittime della loro gelosia morbosa. Gelosia che, proprio perché morbosa, difficilmente si potrà eradicare o prevenire. Ma “la società” c’entra meno di quanto si dica e non ci si venga a dire che in Italia siamo sottoposti al martellamento costante del predominio maschile. Semmai, da qualche anno almeno, accade esattamente il contrario".
Il caso di Giulia Cecchettin è stato buttato nel tritacarne della lotta politica per portare avanti la solita ideologia Woke, l'ideologia progressista.
Questo è un dato di fatto.
Molte delle femministe che in questi giorni hanno manifestato non hanno manifestato realmente per i diritti delle donne ma per tirare il fango sulla destra.
Lo vogliamo dire o no?
Basta vedere l'attacco lanciato alla sede di Pro Vita di Roma.
Cosa c'entrava tutto ciò con la morte di Giulia o con i diritti delle donne?
La risposta è scontata: nulla!
Oramai, la questione è politica e non ha nulla da spartire con la questione di Giulia.
Vogliamo avere l'onestà intellettuale di ammetterlo?
Il discorso è politico e ideologico.
Si tratta di un discorso nel quale si criminalizza il maschio bianco, eterosessuale, occidentale e magari anche cristiano e conservatore.
Quello che si sta vedendo è palese.
Il discorso è politico e ideologico e deve farci dispiacere che si sia deciso di fare un vero e proprio sciacallaggio sull'omicidio di una povera ragazza.
Giulia è morta due volte.
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