Javier Milei è il nuovo presidente dell'Argentina. Col 55,7% dei voti, Milei ha battuto lo sfidante peronista Sergio Massa al ballottaggio.
Massa è ministro dell'Economia dell'attuale governo peronista.
Milei si insedierà il 10 dicembre, succedendo così all'attuale presidente peronista Alberto Ángel Fernández.
L'ex-presidente americano Donald Trump si è congratulato.
Milei è balzato alle cronache per essere apparso in pubblico con una motosega.
Anche da questo fatto deriva il titolo del mio articolo.
Dunque, su Milei sono confluiti i voti della destra e dei moderati.
Per la sua esibizione con la motosega, Milei è stato definito "estremista" e "populista".
In realtà, il risultato delle elezioni in Argentina deve fare riflettere anche noi.
Il fatto che un candidato sia accusato da "populismo" e di "estremismo" da un certo establishment dimostra che forse quel candidato è giusto.
Inoltre, vi è anche un altro dato.
In molti Paesi nei quali si è votato, la sinistra è uscita ridimensionata se non sconfitta.
Anche in Spagna, ove il socialista Pedro Sanchez governa ancora, la sinistra è ridimensionata.
Sanchez è ancora al governo per un pericoloso accordo con gli indipendentisti catalani e baschi.
Di conseguenza, possiamo dire che la gente si sia stancata del socialismo.
Una larga fetta della gente non vuole più sentire parlare di socialismo e neppure di terze vie.
Vuole una politica diversa.
Quindi, vanno gli auguri di buon lavoro di tutti noi al nuovo presidente argentino.
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