Questo è uno stralcio dell'articolo scritto da Antonella Gramigna su "Atlantico Quotidiano", articolo che è intitolato "Caso Vannacci: chi ha dato alla sinistra il diritto di rilasciare patenti morali?":"Cosa ha scritto di così orribile e condannabile questo generale? Ciò che tanti pensano, ciò che (alla fine) è realtà. Solo che lui non ha un cognome di sinistra, non si chiama Murgia o Saviano, che ripetutamente si sono espressi con toni ben peggiori nei confronti di valori importanti come famiglia, babbo e mamma, la società “mafiosa e corrotta”, attaccando lo Stato e le istituzioni con ogni qualsivoglia pretesto. Offendendo direttamente chi non era dalla loro parte. Loro potevano, loro hanno questa libertà concessa.
No, lui è un generale dell’esercito (e quindi di destra?). Non può. È un preconcetto. Perché molti che oggi si agitano e usano parole forti, neppure hanno letto il suo libro, ma non perdono tempo ad accodarsi come sciame ben diretto con chi lo ha già condannato e avviato alle scale per la ghigliottina.
Chi affronta temi “scomodi” viene additato, messo alla gogna, dichiarato omofobo. Opinioni discutibili? Certo. Ogni opinione lo è. Grazie al cielo siamo (ancora) in democrazia. Ma da qui a pensare di destituire un generale e porlo sulla graticola perché si è espresso in modo spassionato e sincero su certi temi, ne corre".
In una democrazia sana e compiuta, ognuno ha il diritto di esprimere il proprio pensiero.
Questo vale per personaggi come Roberto Saviano come per il generale Roberto Vannacci.
Purtroppo, quest'ultimo è stato attaccato per avere espresso un pensiero difforme rispetto a quello "politically correct" di un certo mainstream.
Questo è un dato di fatto.
Ora, le opinioni possono piacere o meno.
Però, vi è la libertà di opinione.
La libertà d'opinione è fondamentale in una democrazia.
Quando si limita la libertà d'opinione, la democrazia è meno solida.
Il generale ha espresso un'opinione.
La sua opinione tocca temi sensibili, come quello della politica LGBT o quella inerente all'immigrazione.
Può piacere o meno ma è sempre un'opinione ed è legittima.
Purtroppo, c'è un'egemonia culturale della sinistra e ciò si sta vedendo in ogni ambito.
Il pericolo per la democrazia non viene da destra ma da sinistra.
I fatti lo dimostrano.
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