Michela Murgia non ce l'ha fatta. Ella è passata a miglior vita ed io, come tanti, esprimo il mio cordoglio.
Il mio è un cordoglio sincero ma non sono ipocrita nell'affermare che nella maggior parte dei casi le affermazioni della scrittrice sarda non mi piacevano.
Michela Murgia ha rappresentato quella sinistra "gauche et caviar" che si è dimostrata lontana dai cittadini.
I suoi discorsi sono sempre stati improntati sul gender, sui predicozzi pro-immigrazione senza regole, sulla campagna in favore di una certa "scienza" ufficiale e sul fanatismo ambientale che tanti danni stanno causando.
Ella era anche una di quelle persone che parlavano di un pericolo fascista imminente, un pericolo che non c'è mai stato.
Non condividevo neppure le sue esternazioni su Israele.
Dunque, i suoi discorsi non potevano piacermi.
Anzi, li ho sempre condannati.
Però, ho rispetto per le persone che non ci sono più ed esprimo il mio cordoglio.
Per ovvie ragioni, non santifico Michela Murgia ma rispetto il dolore dei suoi cari.
Dunque, ribadisco il mio cordoglio pur non rinnegando il mio giudizio su ciò che quella persona diceva.
Nessun commento:
Posta un commento