Concordo con quanto scritto da Federico Punzi su "Atlantico Quotidiano", del cui articolo riporto questo stralcio:
"Ci è voluto un emiratino, Sultan al-Jaber, ministro dell’industria e inviato speciale degli Emirati Arabi Uniti per la lotta ai cambiamenti climatici, nella veste quest’anno di ospite della Cop28, per squarciare il velo di ipocrisia della Conferenza annuale dell’Onu sui cambiamenti climatici e smascherare la bufala climatica occidentale. Pietra dello scandalo le sue affermazioni durante una sessione della conferenza riportate dal quotidiano The Guardian e dal Center for Climate Reporting.
Il ministro degli Emirati Arabi Uniti ha detto una sacrosanta verità.
Non possiamo pensare di mantenere l'attuale tenore di vita senza avere delle fonti di energia sicure.
I combustibili fossili rientrano in questa categoria.
Ciò può piacere o meno ma è la verità.
Si parla tanto delle automobili elettriche.
Però, i componenti delle automobili elettriche sono prodotte in Cina e l'energia elettrica usata per produrli è prodotta da centrali che vanno a combustibili fossili.
Dunque, in questo caso vi è anche un paradosso.
L'alternativa ai combustibili fossili potrebbe essere l'energia nucleare ma i soliti perbenisti hanno i loro pregiudizi.
Quindi il velo di ipocrisia è squarciato.
Senza combustili fossili, noi torneremo all'Età della Pietra.
La questione non è clima ma è l'ideologia di un Occidente che si vuole autodistruggere.
Si vuole favorire la Cina a scapito dell'Occidente.
Questa è la triste realtà.
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