Riprendo questo stralcio di un articolo scritto da Umberto Camillo Iacoviello su "Atlantico Quotidiano" e intitolato "Il fronte interno: la Francia si ritrova il conflitto in casa":"Dopo l’incursione di Hamas e la risposta di Israele, nell’Europa occidentale si sono susseguite – e continuano tutt’ora – manifestazioni dichiaratamente pro-Hamas, organizzate da sigle di estrema sinistra con la partecipazione di giovani immigrati musulmani che celebrano i terroristi palestinesi. Parigi, che appena qualche mese fa ha dovuto contenere l’ennesima sommossa degli immigrati, sta impedendo lo svolgersi di manifestazioni pro-Palestina per il timore che sfocino in guerriglia urbana".
Oramai, è chiaro che terrorismo islamico stia alzando la testa.
La sinistra, con la sua idea buonista, si è comportata come l'uomo che ha alimentato il coccodrillo per farsi mangiare da quest'ultimo.
Il problema è che il coccodrillo ha ancora fame.
Ora, i fanatici islamici nei Paesi occidentali stanno emulando Hamas.
Il vero problema non è tanto chi manifesta per la Palestina in sé ma chi fa apologia di Hamas, movimento che è una vera e propria organizzazione terroristica ed islamista, un'organizzazione che vuole distruggere lo Stato di Israele e ciò che non è islamico.
Questo è un dato di fatto.
Sostenere Hamas significa sostenere chi vuole distruggere uno Stato legittimamente riconosciuto e la nostra stessa civiltà.
Hamas è insostenibile.
Purtroppo, manifestare per la Palestina sta diventando un atto di legittimazione di chi non deve essere, per l'appunto Hamas.
Questa Europa ha rinunciato alle sue radici storiche e i fondamentalisti islamici hanno trovato terreno fertile.
Questa è la realtà dei fatti.
Hamas vuole spostare il conflitto anche a casa nostra.
I segnali di ciò sono preoccupanti.
Il caso della reporter della trasmissione "Fuori dal Coro" che è stata aggredita mentre faceva il suo servizio è stato un esempio di ciò.
Il terrorismo islamico alza la testa e noi rischiamo di essere impreparati.
Nessun commento:
Posta un commento