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sabato 28 ottobre 2023

Il declino dell'Occidente


Riprendo questo stralcio di un articolo scritto da Michele Marsonet su "Atlantico Quotidiano":

"L’alleanza “senza limiti” tra la Russia di Vladimir Putin e la Cina di Xi Jinping tutto sommato funziona, anche se vede lo zar moscovita in posizione subordinata. Sorprendentemente (ma non troppo) la teocrazia iraniana ne è entrata a far parte, anche se, sul piano interno, Putin ha sempre usato il pugno di ferro con i musulmani di casa propria. Si pensi, per esempio, alla brutalità usata per risolvere la crisi cecena. Dal canto suo il segretario del Partito comunista cinese ha trasformato la regione autonoma del Xinjiang, popolata dagli uiguri di religione islamica, in un grande campo di concentramento a cielo aperto.

Gli ayatollah iraniani, ai quali interessa in primo luogo sconfiggere gli Stati Uniti e i loro alleati, non battono ciglio di fronte alla persecuzione dei loro correligionari, esibendo così un’enorme dose di ipocrisia e di malafede. Tutto va bene pur di battere il “Satana americano” e, a tal fine, l’islam diventa meno importante"
.

Quello che tiene insieme la Russia di Putin, la Cina di Xi Jinping e l'Iran degli ayatollah è proprio il sentimento antioccidentale.
Tale sentimento è il collante ideologico tra questi Stati che tra di loro sono diversi.
Infatti, cosa c'entra l'islamico-sciita Iran con l'ortodossa Russia?
Cosa c'entra l'ortodossa Russia con la comunista e confuciana Cina?
Cosa c'entra la comunista e confuciana Cina con l'islamico-sciita Iran?
Questa accozzaglia non ci dovrebbe fare paura se il nostro Occidente non fosse in crisi di valori.
I progressismo sta corrodendo la cultura del nostro Occidente dall'interno.
Gli Stati Uniti di Obama e Biden (nella foto) sono il paradigma di ciò.
Gli Stati Uniti di Obama e di Biden, per esempio, si sono allontanati dagli alleati storici in Medio Oriente, come l'Arabia Saudita ed Israele, per fare un appeasement con l'Iran.
Forse, Obama e Biden pensavano di guadagnare alla causa americana l'Iran, per allontanarlo dalla Russia?
Se fosse così, direi che i democratici americani hanno fatto un buco nell'acqua.
La cosa peggiore, però, è il fatto che il progressismo stia distruggendo la cultura dell'Occidente stesso.
Pensiamo al "politicamente corretto".
Non si possono più usare certi termini, per non "offendere" i musulmani, gli omosessuali e ogni altra minoranza.
Non si può parlare di Cristianesimo, per non sembrare dei fondamentalisti e in nome della laicità.
Però, nel contempo, non si può criticare l'Islam, per evitare di sembrare razzisti.
Questo atteggiamento sta distruggendo l'Occidente dall'interno.
Ciò rende forti quelli dello schieramento avverso, come la Russia e la Cina.
Basta pensare a certi cattolici tradizionalisti che ammiccano alla Russia, la quale è ortodossa.
Ricordo che, nel mondo ortodosso, la Chiesa russa è una delle più critiche verso il cattolicesimo.
Lo vogliamo dire o no?
Obama e Biden rappresentano il declino dell'Occidente.
Questo atteggiamento rende l'Occidente antipatico agli altri, i quali si sentono in diritto di definirlo "luogo di perversione". 
L'unica salvezza dell'Occidente sta nel ripudio di questo progressismo spinto, questo progressismo che sta distruggendo la nostra cultura, e nel recupero delle sue radici. 


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".