Un articolo scritto su "La Verità" da Maurizio Belpietro racconta la storia dell'ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Io rispetto la figura di Napolitano e non gioisco per la sua morte.
Nemmeno una bestia gioirebbe per la morte di una persona.
Però, non si può nemmeno canonizzare una figura come quella di Napolitano.
Nei suoi nove anni di presidenza della Repubblica, Napolitano fu un interventista.
Andò oltre le sue prerogative.
Inoltre, la sua azione fu volta all'europeismo acritico, quell'europeismo che ci sta causando tanti danni.
Dunque, la figura di Napolitano è controversa, anche per il suo passato (forse non realmente rinnegato) da comunista.
Ricordo che nel 1956 egli fu favorevole ai carri armati sovietici in Ungheria.
Queste cose devono essere ricordate.
Con Napolitano si inaugurò un presidenzialismo di fatto senza che il presidente della Repubblica fosse eletto dal popolo.
Così, le storture che si vedono oggi risalgono al suo settennato.
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