Mattarella, quell'assist alle piazze pro-Hamas e il silenzio sul Green Pass

Riprendo questo stralcio dell'articolo di Federico Punzi su "Atlantico Quotidiano", articolo intitolato "L’assist di Mattarella alle piazze pro-Hamas, tutt’altro che pacifiche".

Ne riporto questo stralcio:

"Una nota del tutto irrituale, quella di ieri del presidente della Repubblica. Se non altro perché non è la prima volta che dei “ragazzi” si sono presi delle manganellate dalla polizia. Per citare solo un esempio piuttosto recente, se le sono prese anche gli studenti dell’Università La Sapienza che tentarono di impedire che si tenesse nell’ateneo romano un dibattito con Daniele Capezzone. Interventi di Mattarella in difesa della libertà di parola: zero".

Tutti noi sappiamo degli ultimi avvenimenti e mi pare inutile scrivere di ciò qui sopra.

Ora, però, una considerazione deve essere fatta.

Le manifestazioni pro-Palestina che ci sono state in questi giorni sono state manifestazioni pro-Hamas.

Infatti, in quelle manifestazioni non c'è stata nessuna condanna nei confronti di Hamas.

Quelle piazze sono state tutt'altro che pacifiche.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è speso tanto per la libertà di manifestare di coloro che hanno manifestato, a parole per le i civili arabi di Gaza ma nei fatti per Hamas.

Si doveva condannare Hamas.

Tuttavia, ricordo che lo stesso presidente della Repubblica tacque quando le forze dell'ordine caricavano le persone che manifestavano pacificamente contro il Green Pass ed altri provvedimenti si dissero essere stati presi in nome della salute pubblica ma che non ebbero nessun fondamento scientifico.

Il presidente della Repubblica tacque quando si caricavano le persone che manifestavano per difendere le loro libertà individuali.

Adesso, invece, il presidente parla e si esprime riguardo ad una piazza tutt'altro che pacifica.

Hamas deve essere condannata senza se e senza ma. 

Questo deve farci discutere parecchio.