Analogamente, non vi è alcuna prova scientifica che a una riduzione di concentrazione della CO2 in atmosfera corrisponda una riduzione della temperatura media globale o una qualsivoglia altra modificazione climatica secondo il medesimo rapporto di causa-effetto.
Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire e, per fortuna, anche la comunità scientifica – quella con la “s” maiuscola – comincia a ribellarsi allo strapotere ideologico di quella esigua minoranza di “scienziati” che per quarant’anni hanno falsificato dati per sostenere surrettiziamente le più disparate tesi farlocche in tema di clima, spalleggiati dalla finanza speculativa internazionale cui la cosiddetta “agenda green” reca profitti spaventosi. Per fortuna, l’evoluzione reale del clima e la profonda crisi economica in cui siamo immersi fino al collo stanno mettendo finalmente a nudo la truffa “green” in tutto il suo pericoloso potenziale".
Ora, faccio una semplice riflessione.
Se per costruire dei parchi solari si devono togliere dei campi da coltivare, dove starebbe la sostenibilità ambientale?
Quello che sta accadendo è proprio questo.
I parchi solari e quelli eolici stanno rimpiazzando i campi da coltivare.
Noi rischiamo di vedere pale eoliche e pannelli solari al posto del grano, del riso, del granoturco, delle viti e di altre coltivazioni.
Così, noi rischiamo di sacrificare la nostra agricoltura.
Questo non è accettabile.
Noi non possiamo accettare una cosa del genere.
Se non ci fosse più l'agricoltura, come potremmo noi fare approvvigionamento di prodotti agroalimentari?
Oltre a ciò, vi è anche un'altra questione.
La Cina è il maggiore produttore di pannelli solari.
Dunque, noi rischiamo di sacrificare la nostra agricoltura per fare ingrassare i cinesi e certi magnati americani che coi cinesi fanno lauti affari.
Vogliamo parlare di questo?
Noi rischiamo di perdere la nostra autonomia produttiva, visto che l'agricoltura è il settore primario, per fare ingrassare i cinesi.
Oltretutto, la Cina non rispetta certo i protocolli ambientali che noi siamo stati costretti ad accettare.
Per questo motivo, la politica "green" europea è insostenibile.
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