Anche se non sono della Lega, e non intendo aderire ad essa, aderendo già ad un altro partito del centrodestra, condivido questa foto che mi è stata segnalata dall'amico Morris Sonnino, che ringrazio.Si tratta di una foto presa dalla pagina Facebook dell'esponente della Lega Alessandra Basso.
L'Unione Europea attacca l'agricoltura con le sue politiche. Basta pensare all'idea di pagare gli agricoltori per fare sì che non coltivino più la terra.
Gli agricoltori vogliono coltivare la terra e continuare a vendere i loro prodotti.
Ora, una riflessione deve essere fatta.
Infatti, l'agricoltura è il settore primario.
Non per nulla è così.
Senza agricoltura, salta tutto il sistema.
Infatti, se non avessimo più l'agricoltura, dovremmo importare le materie prime da fuori.
Le materie prime importate avrebbero un costo elevato e di conseguenza tutti i prodotti che si fanno con la trasformazione di queste ultime costerebbero di più.
Oltre a ciò, noi abbiamo dei prodotti di eccellenza.
Penso, per esempio, al riso Vialone nano mantovano e al pomodoro del piennolo del Vesuvio.
Dovremmo rinunciare a questi prodotti perché l'Unione Europea è presa dal delirio green in stile Greta Thunberg?
L'Unione Europea non è infallibile.
Serve un dialogo tra agricoltori e Governo per fare fronte comune contro quelle politiche scellerate e ignobili di Bruxelles.
Certamente, abbiamo un Governo che si sta dando da fare nel difendere i nostri prodotti.
Però, un dialogo più diretto col mondo agricolo e con gli agricoltori sarebbe una cosa giusta.
Qui ci sono in ballo le vite di intere famiglie.
Molte aziende agricole, infatti, sono a conduzione familiare.
Non si possono sacrificare le famiglie per gli interessi di qualche multinazionale.
L'Unione Europea sta sacrificando gli interessi e le vite delle famiglie per le multinazionali.
Con dialogo con gli agricoltori, il Governo sarebbe più forte nell'affrontare i burocrati europei.
Gli agricoltori vogliono coltivare la terra e continuare a vendere i loro prodotti.
Ora, una riflessione deve essere fatta.
Infatti, l'agricoltura è il settore primario.
Non per nulla è così.
Senza agricoltura, salta tutto il sistema.
Infatti, se non avessimo più l'agricoltura, dovremmo importare le materie prime da fuori.
Le materie prime importate avrebbero un costo elevato e di conseguenza tutti i prodotti che si fanno con la trasformazione di queste ultime costerebbero di più.
Oltre a ciò, noi abbiamo dei prodotti di eccellenza.
Penso, per esempio, al riso Vialone nano mantovano e al pomodoro del piennolo del Vesuvio.
Dovremmo rinunciare a questi prodotti perché l'Unione Europea è presa dal delirio green in stile Greta Thunberg?
L'Unione Europea non è infallibile.
Serve un dialogo tra agricoltori e Governo per fare fronte comune contro quelle politiche scellerate e ignobili di Bruxelles.
Certamente, abbiamo un Governo che si sta dando da fare nel difendere i nostri prodotti.
Però, un dialogo più diretto col mondo agricolo e con gli agricoltori sarebbe una cosa giusta.
Qui ci sono in ballo le vite di intere famiglie.
Molte aziende agricole, infatti, sono a conduzione familiare.
Non si possono sacrificare le famiglie per gli interessi di qualche multinazionale.
L'Unione Europea sta sacrificando gli interessi e le vite delle famiglie per le multinazionali.
Con dialogo con gli agricoltori, il Governo sarebbe più forte nell'affrontare i burocrati europei.
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