Ringrazio l'amici Morris Sonnino di questo screenshot de "La Verità" con un editoriale di Maurizio Belpietro.La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è sotto indagine da parte della Procura Europea per la questione dei vaccini anti-Covid e non solo.
A questo punto, sorge una domanda: non si può fare la stessa cosa con l'ex-ministro della Salute Roberto Speranza?
Speranza non vuole rispondere a chi gli pone delle legittime domande riguardo ai vaccini e agli effetti avversi di essi.
In qualche modo, egli deve dare risposte.
Non può tacere di fronte ad una persona che è invalida a causa degli effetti avversi del vaccino.
Io stesso ho avuto problemi dopo la seconda dose di vaccino anti-Covid.
Sia chiaro, nessuno vuole essere manettaro e si deve credere nel principio della presunzione di innocenza.
Però, Speranza e coloro che all'epoca della pandemia stavano con lui devono rispondere alle domande che i cittadini gli pongono.
Bisogna trovare un modo per fare capire a Speranza che deve dare delle risposte.
Domandare è lecito e rispondere è cortesia.
Anzi, in questo caso, rispondere è un dovere.
Io penso che ognuno debba assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
Questo discorso vale per tutti.
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