Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

martedì 24 gennaio 2012

SCIOPERO DEI TIR, UN'OPINIONE

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del sito "Infomotori" che è intitolato "Sciopero dei tir per 5 giorni, traffico paralizzato e benzina a rischio".
Ora, io esprimo la mia opinione.
La Sicilia è stata l'epicentro di questa contestazione.
Io penso che qui ci sia un problema di fondo.
Il governo Monti si era proposto (ed era stato proposto) come il "governo salvatore della patria".
Purtroppo, le sue ultime manovre non sono andate nella direzione di una seria politica di liberalizzazione e di riforma.
Al contrario, ha reso il fisco ancora più aggressivo verso i liberi professionisti (vedi il caso di Cortina d'Ampezzo) ed ha aumentato le tasse sui comuni cittadini, senza togliere certi privilegi e situazioni di reale spreco.
Tra questi prelievi, vi sono anche le accise sui carburanti ed i pedaggi autostradali.
Ciò innesca un meccanismo che, ad esempio, fa aumentare i prezzi delle merci al dettaglio.
Il governo Monti vuole fare una cosa buona?
Tolga le agevolazioni fiscali alle cooperative e ai sindacati!
Ne vuole fare un'altra?
Favorisca la liberalizzazione di certi servizi pubblici.
Ne vuole fare un'altra ancora?
Privatizzi la RAI o almeno pezzi di essa.
Le idee non mancano. Basta attuarle.
Da questa situazione vessatoria nasce il malumore.
Mi auguro che il clima si rassereni.
Cordiali saluti.

lunedì 23 gennaio 2012

TERRITORIO E SFRUTTAMENTO


Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto sulla Gazzetta di Mantova dall'esponente del Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantovana Marco Gallusi.
L'articolo è riportato sul sito della succitata associazione, nell'articolo intitolato "La nostra terra: un bene vitale!"
Gallusi parla della questione delle centrali a biomasse che, qui nel Mantovano, è spinosa.
Io, invece, vorrei uscire fuori dal contesto mantovano e roncoferrarese ed estendere il discorso anche ad ambiti diversi.
Com'è noto, l'Italia ha un territorio particolare.
Circa il 42% è costituito da colline, il 35 % da montagne ed il resto da pianure.
E' un territorio che ha tante criticità, dal dissesto idrogeologico alla sismicità, fino al vulcanesimo.
Non da ultimo, vi è anche il problema dell'inquinamento in alcune aree, come la Pianura Padano Veneta.
Quindi, riuscire a gestire un simile territorio non è sempre facile e purtroppo, troppo spesso, l'uomo ci mette del suo, per combinare disastri.
Oggi, che c'è una maggiore sensibilità verso la materia ambientale, ci si deve barcamenare tra la scelta di fare opere sostenibili e quella dello sviluppo economico.
Prendo un esempio, le autostrade.
Ora, è noto che noi abbiamo un territorio complesso.
Pensate che, ad esempio, la zona appenninica compresa tra Bologna e Firenze è tra le più complesse d'Europa sul piano morfologico e geologico.
Il tratto dell'Autostrada A1 Milano-Napoli che lo attraversa risente di ciò.
Ho qui i dati dell'Osservatorio Ambientale della Variante di Valico. Leggete l'articolo del suo sito che è intitolato "Descrizione del tracciato e del territorio attraversato" e che è molto interessante.
Esso esordisce in questo modo:

"La Variante di Valico si inserisce all'interno di un territorio vario ed articolato caratterizzato dalla presenza di massicci montuosi dell'Appennino tosco-emiliano, separati, in genere, da valli strette solcate da corsi d'acqua, per lo più a carattere torrentizio.

Il tratto di Appennino attraversato assume morfologie anche molto differenti lungo il tracciato e, in particolare, tra la regione Emilia-Romagna e la Toscana; in effetti, la Valle del Setta-procedendo da nord verso sud-si presenta sempre meno ampia sino ad assumere versanti ripidi in corrispondenza del valico. La stessa situazione si rivede lungo il versante toscano dove, procedendo verso sud, la valle si apre in corrispondenza dell'abitato di Barberino di Mugello laddove si estendeva un bacino intramontano.".

Quindi, questa zona problematica, sia per la conformazione del territorio, sia per la sua composizione (ad esempio, vi sono zone di arenaria ed altre di argille o di roccia calcarea) e sia per la presenza di gas sotterranei.
Ora, l'attuale infrastruttura si è mostrata inefficiente sia sul piano della sicurezza e sia su quello della viabilità.
Le soluzioni sarebbero state due: l'ammodernamento in sede dell'autostrada esistente o la costruzione di una nuova sede autostradale, la Variante di Valico.
Si optò per la seconda soluzione, che oggi è in attuazione.
Certo, l'inconveniente di questa soluzione sta nel consumo del territorio, ossia nell'occupazione di porzioni di territorio vergine da parte della nuova sede autostradale.
Quindi, verranno costruiti nuovi ponti e perforate montagne.
Pensate, tra Emilia-Romagna e Toscana sarà fatta una nuova galleria a doppia canna che sarà lunga circa 8,6 Km, la "Galleria di Base".
Questa è stata la migliore soluzione.
Infatti, se i tecnici avessero scelto di ammodernare l'autostrada esistente, ci sarebbero stati dei grossi problemi di viabilità in un'arteria importante qual è l'Autostrada A1 Milano-Napoli e non è detto che l'impatto ambientale sarebbe stato minore.
Quindi, paradossalmente, in questo caso viene consumato del territorio per migliorare anche la situazione ambientale.
Basti pensare che, quando la Variante di Valico sarà terminata, saranno ridotti i consumi di carburante.
Un discorso analogo vale per l'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Qui, il problema nacque da certe cattive politiche che fecero in modo che l'infrastruttura nascesse con molti handicap.
Avrebbero potuto fare l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria facendola correre parallela alla costa.
Invece, la fecero passare all'interno, tra montagne e territori soggetti e rischio idrogeologico e sismico.
La cosa, per esempio, fu notata dall'attuale governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che propose di fare una "variante" che iniziasse da Polla (in provincia Salerno) e finisse a Falerna (in provincia di Catanzaro).
Oggi, l'Autostrada A3 è cantierizzata ed, in parte, è perfettamente ammodernata.
Pensiamo al tratto campano-lucano.
Guardate questo video che ho preso da Youtube e che è intitolato "In viaggio sull'A3-L'Autostrada che non c'è". Il video è stato girato da Gabriele Campagna.
Quando sono andato in Sicilia, sono passato sull'Autostrada A3 e, ad oggi, fino allo svincolo di Lagonegro nord, l'autostrada è pressoché ammodernata.
Qui c'è stato del consumo del territorio?
Sì. Infatti, per togliere molti tratti tortuosi sono stati fatti nuovi viadotti e sono state costruite nuove gallerie, come le gallerie "Monte Vetrano I", "Monte Vetrano II", "Serralunga", "Sagginara", "Serrone Tondo", "Sant'Angelo", "San Michele", "Costa Incoronata", "Deruitata", "Casalbuono" e "Tempa Ospedale" . Inoltre, sono state potenziate le gallerie esistenti come la galleria "Rufoli", "Castelluccio", "Baldassarre", "Intagliata" e "Tempa Pertusata".
Infine, sono state chiuse al traffico la galleria artificiale "Deruitata" e la galleria "Costarelle".
Qui, si sta facendo una "ricucitura ambientale", ossia una ricostruzione del territorio, com'era prima della realizzazione dell'autostrada.
Quindi, si può conciliare la sostenibilità ambientale con lo sviluppo.
Tuttavia, tanta parte del territorio viene consumata.
Logicamente, per fare ciò serve un dialogo con le comunità locali (per questo ci sono le Conferenze dei Servizi) ma non è giusto sacrificare un interesse di tutti per uno particolare.
Bisogna trovare un compromesso.
Per questo, il fenomeno del "NIMBY" va deprecato.
Il discorso fatto per le autostrade vale per le ferrovie, come la TAV Lione-Torino, e per altre opere, come le centrali a biomasse.
Quindi, bisogna valutare caso per caso e fare sì che l'interesse particolare di una comunità non soverchi quello generale.
Se una comunità lamenta il fatto che sul suo territorio si stia facendo un'opera inutile (se non dannosa) deve esprimere il suo parere, portando delle prove vere, senza ideologismi e particolarismi di vario tipo.
In tal caso, servirà una mediazione seria e "alla pari".
Però, va sgombrato il capo dalla demagogia e dal poplusmo.
Cordiali saluti.







LETTERA APERTA AL GOVERNO URGENTE UNA LEGGE PER LA PROMOZIONE, IL RIORDINO E LA REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI DEL RIUSO


Cari amici ed amiche.

Mi permetto di diffondere questa "LETTERA APERTA AL GOVERNO URGENTE UNA LEGGE PER LA PROMOZIONE, IL RIORDINO E LA REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI DEL RIUSO".
L'operato di questo governo sta scontentando tutti.
Non sta portando sviluppo. Anzi sta creando nuova povertà.
Non fa innovazione né politiche a sostegno delle imprese, della famiglia e dei giovani.
La gente sta protestando.
Leggete questo articolo su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Se fossi Berlusconi mollerei Monti - di Antonio Gabriele Fucilone".
Codiali saluti.

WESTMINSTER AFFONDA NEL TAMIGI


Cari amici ed amiche.

Tempo fa avevo scritto un articolo intitolato "Londra sott'acqua? Possibile!".
Ora, la notizia potrebbe essere confermata e chi mi accusava di allarmismo o di scrivere delle sciocchezze potrebbe essere smentito.
Il Televideo della RAI riporta una notizia inquietante del Mail on Sunday .
Infatti, pare che l'area dell'attuale Palazzo di Westminster stia scivolando verso il fiume Tamigi.
Secondo la notizia, vi sarebbe uno smottamento del terreno che starebbe spostando il complesso architettonico rappresentato dal Palazzo di Westminster (sede del Parlamento) e dall'Abbazia di Westminster verso il fiume, facendolo sprofondare.
Ci potrebbero essere rischi anche per gli edifici vicini, come, ad esempio, la cattedrale cattolica del Sacro Cuore.
Addirittura, dei segnali preoccupanti si incominciano a notare.
Pare, infatti, che la nota Torre dell'Orologio (che contiene la campana "Big Ben") si sia già inclinata come la Torre di Pisa.
Secondo i contabili, i lavori che servirebbero a fare sì che si possa evitare una tragedia costerebbero circa un miliardo Sterline.
Quindi, si sta valutando se fare i lavori o abbandonare il complesso di edifici.
Di sicuro, sarebbe una tragedia la perdita di questo insieme di edifici.
Pensate all'Abbazia di Westminster, con le tombe di santi, come re Edoardo il Confessore.
Pensate anche al Palazzo del Parlamento, un'opera di Christopher Wren.
Comunque, questa notizia conferma quanto da tempo sostenevo.
Cordiali saluti.



CROAZIA NELL'UNIONE EUROPEA


Cari amici ed amiche.

Leggete questa nota che l'amico Marco Stella mi ha inoltrato sui Facebook:

"La Croazia, già parte della Jugoslavia, fu teatro tra il 1943 ed il 1947 (circa) di un'atroce pulizia etnica ai danni di cittadini Italiani. Infoibati o costretti all'esilio gli italiani d'Istria, fiume e Dalmazia (territori oggi croati), lasciarono nelle terre d'origine terre, case, risparmi, molti dei quali nazionalizzati dallo stato comunista del maresciallo Tito. L'ideale sarebbe che lo Stato Italiano approvi l'adesione della Croazia all'Unione Europea solo nel caso in cui tutti i beni fossero restituiti e tutti i crimini risarciti. Aver abbandonato un lembo di Patria al proprio triste destino fu già un grave errore, non esigere giustizia sarebbe un'altro gravissimo errore. Se oggi l'irredentismo non va più di moda e di fatto ogni pretesa territoriale annullata nella grande "Patria" sovranazionale europea, che non si voglia metter una pietra sopra a danno delle migliaia di italiani d'Istria Fiume e Dalmazia che soffrirono gli orrori del comunismo.".

Sono perfettamente d'accordo con Stella ma voglio aggiungere qualcos'altro.
Stando agli scrutini del referendum che ratifica l'entrata della Croazia nell'Unione Europea, circa il 66% degli elettori si è mostrato favorevole, se pur con forti contrasti ed una forte astensione.
Ora, la questione degli esuli istriani e dalmati mi è stata (e mi sta) particolarmente a cuore, tanto da venire quasi accusato di "apologia di fascismo".
Tuttavia, vi è anche un'altra questione importante e riguarda proprio lo Stato croato e la concorrenza con l'Italia.
Lo Stato croato è un nostro concorrente diretto per ciò che riguarda il turismo.
Quest'ultimo, però, ha costi minori.
Quindi, noi rischiamo di pesare ancora meno in ambito europeo.
Inoltre, vi è anche una questione che riguarda la Croazia ed il rapporto con la sua storia.
Negli anni '90, la Croazia combatté contro il regime comunista jugoslavo per difendere la sua identità culturale.
Ora, questa Unione Europea, che pretende di imporre una moneta anomala (come l'Euro) e che va ad attaccare certi Stati che vogliono proporre certi valori (come l'Ungheria) tende ad andare verso una direzione opposta.
Tra l'altro, bisogna tenere conto anche del fatto che anche la Serbia voglia entrare nell'Unione Europea.
Ora, Serbi e Croati hanno la stessa lingua, che in Serbia si scrive con l'alfabeto cirillico (dialetto štokavo) e in Croazia con quello latino, e la stessa religione cristiana (se pur ortodossa in Serbia e cattolica in Croazia) ma sono due popoli che, bene che vada, si ignorano.
Per l'amor di Dio non ho nulla di personale contro i Serbi e contro i Croati ma voglio solo fare notare che c'è un problema.
Se anche la Serbia dovesse entrare nell'Unione Europea e se dovessero esserci dei problemi con la Croazia, l'Unione Europea avrebbe un'altra grossa grana, come se non ne avesse altre.
Serbi e Croati non si amano.
Un mio professore mi raccontò di avere incontrato delle ragazze croate.
Lui fece leggere la parola "serbo" su un dizionario.
Una di queste ragazze prese una matita e cancellò la parola con un livore molto forte.
Serbi e Croati tengono molto alla loro identità.
L'Europa non può non tenere conto di ciò.
Cordiali saluti.

domenica 22 gennaio 2012

DALLA LEGA NORD ALLA SICILIA, LE PROTESTE IN ITALIA


Cari amici ed amiche.

E' stata una settimana di proteste.
Ieri vi è stata a Milano la manifestazione della Lega Nord.
Il leader del partito, onorevole Umberto Bossi, ha detto che il presidente Berlusconi dovrebbe togliere l'appoggio al governo, che è stato bollato da lui come "infame".
Io penso che il presidente Berlusconi farebbe bene a ricordare a Monti gli impegni presi e, se dovesse esserci una risposta negativa, a togliere l'appoggio al suo governo, un appoggio che, ricordo, non è sine conditio.
Infatti, il Popolo della Libertà ha dato il sostegno a Monti in virtù del fatto che quest'ultimo abbia promesso di mettere a posto i conti e di fare delle liberalizzazioni.
Ora, i conti pubblici non sono stati messi a posto.
Anzi, lo spread tra BTP e Bund tedeschi è sempre alto. Inoltre, l'ultima manovra economica sta mettendo in grossa difficoltà molte aziende e rischia di creare tanta povertà. Basti pensare alle aziende che chiudono qui al nord.
Quanto alla legge sulle liberalizzazioni, mi sembra più la ricetta di un medico che vuole curare un cancro con l'acido acetilsalicilico, la nota "Aspirina".
Liberalizzare significa favorire la concorrenza.
Questo provvedimento portato dal governo Monti non va in questa direzione.
Prima di tutto, perché ci sia la concorrenza, ci deve essere un fisco uguale per tutti.
Ora, questa situazione non c'è.
Ad esempio, vi sono aziende, come le cooperative, che hanno dei vantaggi fiscali.
Monti avrebbe dovuto abolire questi privilegi.
Inoltre, Monti avrebbe dovuto fare delle leggi che favorissero l'imprenditoria giovanile, in base ad un principio di sussidiarietà, come la "Dote", che c'è qui in Lombardia.
Inoltre, avrebbe dovuto colpire i grandi interessi e non i piccoli professionisti, come i farmacisti o i tassisti, che ora protestano.
Ricordo, ad esempio, che il famoso provvedimento sui farmaci da banco attuato nel 2007 dal governo Prodi, con Pier Luigi Bersani come ministro delle Attività Produttive, favorì, di fatto le cooperative che, come ho scritto prima, hanno già dei vantaggi a livello fiscale.
Monti ha fatto ben altre cose e per questo, a mio avviso, dovrebbe dimettersi.
Tra l'altro, ho sentito molti elettori del Popolo della Libertà e non sono contenti.
Il partito non rischia di perdere solo l'appoggio della Lega Nord (che ha minacciato di togliere l'appoggio alla Giunta della Regione Lombardia) ma anche quello di molti dei suoi elettori.
Tutti protestano ma, a mio avviso, le proteste più preoccupanti sono quelle in Sicilia.
Per giorni sull'isola vi sono stati blocchi e proteste. Queste ultime ci sono ancora.
I siciliani sono particolarmente penalizzati dall'attuale situazione.
Pensiamo all'ultimo provvedimento del governo Monti che, ad esempio, ha tolto i finanziamenti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, un'opera che sarebbe stata necessaria, per dare sviluppo all'isola.
Inoltre, i siciliani sono penalizzati per ciò che riguarda i carburanti (che costano di più) e di conseguenza fanno fatica a creare ricchezza.
Un'altra situazione che penalizza l'isola è il fatto che, supinamente, il governo Monti appoggi l'Unione Europea, senza criticare certe norme, come quella che prevede la possibilità di fare le aranciate senza succo d'arancia o certi limiti sulla pesca.
Quello siciliano è un popolo che vive anche con le attività marittime (come per l'appunto la pesca) e con la coltivazione di ottimi prodotti agroalimentari, gli agrumi in primis.
Nessuno si rende conto che in questo modo certi ceti tecnocratici stanno "strozzando" la Sicilia?
Da qui nasce il malumore.
Il mio timore sta nel fatto che i Sicilia non vi sia un riferimento politico come la Lega Nord che faccia da "valvola di sfogo".
Rileggete l'articolo che avevo scritto su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "La Lega Nord? Merita rispetto - di Antonio Gabriele Fucilone".
Temo, quindi, che le proteste possano degenerare.
Ripeto, se io fossi nel presidente Berlusconi, direi a Monti di fare quei provvedimenti che ha promesso e, in caso di risposta negativa, non esiterei a "staccare la spina" al suo governo.
Cordiali saluti.

IL CENTRISMO? UN ERRORE


Cari amici ed amiche.

Faccio mie le parole di Golda Meir (1898-1978) che affermò: "Essere o non essere non è una questione da compromesso. O sei oppure non sei...".
Ringrazio l'amica Sara Astrologo che ha messo queste parole su Facebook.
Queste parole sono perle di saggezza e non sono mai state così attuali.
Qui in Italia, forse, dovrebbero essere ripetute a qualcuno.
Dovrebbero essere ripetute a coloro che "in nome delle larghe intese" e della "salvezza nazionale" hanno consegnato il nostro Paese in mano ai tecnocrati, generando forti tensioni.
Oggi c'è chi parla di "grande centro", alleandosi a volte con la sinistra e a volte con la destra o facendo alleanze improponibili che partano dalla destra alla sinistra oppure vi sono quelli che in nome del "civismo" (e spesso con toni populisti) propongono movimenti trasversali, fomentando il qualunquismo.
Questi sono esempi di "centrismo".
Spesso, in questa logica prevale l'opportunismo sulla visione del mondo.
Negli anni passati, qui in Italia si fecero troppi compromessi (specie con i comunisti) ed i risultati si vedono.
Io mi ricordo, ad esempio, che la grande scuola politica anglosassone si fonda sulle idee.
Pensiamo alla divisione tra Wighs e Tories nel XVII secolo.
Per la cronaca, se fossi stato un inglese del XVII secolo, sarei stato un tory.
Wighs e Tories nacquero perché ebbero idee diverse e su queste si confrontarono senza arrivare ad odiarsi ma anche senza fare degli assurdi compromessi.
Un conto è il dialogo, che è necessario.
Un altro, invece, è il compromesso che arriva a snaturare un progetto politico.
In politica serve la praticità, il pragmatismo.
Tuttavia, perché funzioni, la politica deve avere delle idee senza se e senza ma.
Io, che sono un uomo di destra, trovo inaccettabile un compromesso con la sinistra.
Questa mia affermazione non deve essere presa come una manifestazione di odio verso le persone di sinistra.
Questa mia affermazione parte dal presupposto che un compromesso con la sinistra generi immoblismo e screditi la politica.
La politica, "polis", non si basa sul pragmatismo (che serve) ma anche sulle idee.
Per questo, il centrismo è un errore
Cordiali saluti.

Translate

Caso Salis, un mondo di sinistra che gira alla rovescia

Ilaria Salis, nota eroina di questa sinistra,  sarà mandata agli arresti domiciliari.