Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 21 marzo 2011

DIFENDIAMO LE PARROCCHIE!

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, mi è capitato di leggere una nota dell'amica Francesca Padovese.
Questa nota mi ha toccato il cuore (e lo dico veramente) e ho pensato di fare un piccolo articolo, qui sul mio blog.
Il link della nota è http://www.facebook.com/home.php?sk=group_186394838047456&id=199214676765472#!/notes/francesca-padovese/richiesta-agli-amici-che-credono-in-dio-request-to-friends-who-believe-in-god/10150162969101183.
Oggi, hanno celebrato il funerale del suo parroco, monsignor Pierluigi Mascherin.
Francesca ha chiesto una preghiera per lui.
Io non lascio cadere questa richiesta nel vuoto.
Prima, però, faccio qualche considerazione.
Io penso che le parrocchie siano realtà molto importanti, non solo per la cura spirituale delle anime. Esse sono punti di aggregazione per i giovani e sono luoghi di sostegno per chi è in difficoltà.
Per questo, dico che chi attacca la Chiesa e le parrocchie ha un atteggiamento controproducente.
Pensate a certi luoghi degradati nelle grandi città o a certi piccoli villaggi.
Lì le parrocchie sono punti di riferimento e non contribuiscono solo a salvare le anime, nel senso spirituale del termine.
Esse sono anche luoghi di dialogo, anche con chi non è cattolico.
Io penso che le comunità debbano sostenere le realtà parrocchiali, soprattutto alla luce di questa secolarizzazione che sta disgregando la società.
Preghiamo il buon Dio per l'anima di monsignor Mascherin e perché ci siano anche dei giovani che scelgano di dedicare la propria vita agli altri, stando nella parrocchia, come catechista o come animatore o anche consacradosi e diventando sacerdoti.
Termino con questa poesia-preghiera.

A SAN PAULU
Comu di Diu...o bon Paulu...vi fici sirvituri...
et pè Iddu...longu facistu lu caminu...
Ghjesù...So' Figghiu et nosciu Signuri...
cusì lu Celu priati...pè lu survizziu divinu..
quelli chì ficiru...et chì autri sianu su li So' campi...
cusì nto travagghiu...puru nto duluri...
et chì fortia àbbianu...cuntru puru li toni et li lampi...
comu la Palora a purtà...chì puru lu disertu faci di ciuri.
Amen.

Cordiali saluti.



PELLAGRA

Cari amici ed amiche.

Parlando della nostra storia, anche risorgimentale, non si può non parlare di una malattia che colpiva le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale.
Questa malattia ha molti nomi ma il più comune è pellagra.
Essa fu particolarmente diffusa fra il XVIII ed il XIX secolo e colpì particolarmente le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale.
Oggi è assai meno diffusa.
I suoi sintomi più comuni sono l'arrossamento e la desquamazione della pelle, l'inappetenza, la lingua gonfia ed arrossata, la diarrea e la perdita di peso. A ciò si uniscono anche l'ansia e la depressione.
I sintomi neurologici si aggravano a tal punto che si arriva alla demenza e vi possono essere complicanze a livello del Sistema Nervoso Centrale come l'ipertonia (tensione spasmodica dei muscoli), la sindrome piramidale ed il nistagmo, ossia delle oscillazioni non ritimiche ed involontarie dei bulbi oculari.
Questa malattia può portare anche portare alla morte.
Ora sorge una domanda.
Perché la pellagra era diffusa nell'Italia centro-settentrionale?
Il motivo era molto semplice.
Infatti, la causa della pellagra era l'alimentazione.
Le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale mangiavano molta polenta.
Nel mais (che è il prodotto base della polenta) manca il triptofano.
Il triptofano è un amminoacido essenziale, ossia un amminoacido che non può essere sintetizzato dal corpo umano.
Dal triptofano, il corpo ricava la niacina, detta anche vitamina PP o B3.
Mancando questa vitamina, vi sono squilibri a carico del sistema nervoso, che sono sintomi della pellagra.
Per questo, la terapia si basa sulle somministrazioni di nicotinamide, composto correlato alla niacina.
In passato, il mais veniva indicato come la causa della pellagra.
In realtà, a causare la pellagra non fu il mais in sé ma l'alimentazione povera.
Ad esempio, qui nel Mantovano, si usava mangiare una fetta di polenta strofinata su un'aringa salata (che in dialetto viene chiamata "cospeton") che la insaporiva.
Era chiaro che un'alimentazione simile non potesse garantire l'apporto di tutte le sostanze nutritive.
Per questo, per vivere bene, serve un'alimentazione completa.
Del resto, oggi noi abbiamo tecnologie e conoscenze che possono migliorare molte situazioni.
Anche l'ingegneria genetica, ad esempio, potrebbe aiutare molto.
Se gli uomini dei tempi passati avessero avuto tali conoscenze, tante morti sarebbero state evitate.
Cordiali saluti.


UNITA' D'ITALIA, FINITA LA FESTA...GABBATO LO SANTO!

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere queso interessante articolo scritto dalla signora Margherita Genovese su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/25376/2001-03-18.html.
Effettivamente, sono d'accordo con quanto scritto nell'articolo.
I festeggiamenti dell'unità d'Italia hanno avuto i toni solenni delle grandi occasioni e si è vista una grande aggregazione di massa.
Ora, però, tutto è finito.
Si è tornati alle vecchie partigianerie e a "spararsi addosso".
Del resto, storicamente, l'Italia è il Paese delle divisioni.
Durante il periodo dell'Antica Roma, fu il Paese dei seguaci di Mario e di quelli di Silla. Nel Medio Evo fu il Paese dei ghibellini e dei guelfi. Nel XVIII secolo fu il Paese degli illuministi e degli anti-illuministi. Durante il fascismo, fu il Paese dei fascisti e degli anti-fascisti. Nel 1948 fu il Paese dei monarchici e dei repubblicani ed oggi è il Paese dei berlusconiani e degli anti-berlusconiani.
Questo Paese è davvero strano poiché sembra che queste divisioni siano etniche.
In poche parole, sembra che coloro che (come me) sono schierati con il centrodestra e coloro che gli sono contro siano di due etnie diverse.
Questo negli altri Paesi non avviene.
Nel Regno Unito, i cittadini possono essere laburisti o consevatori ma si sentono e sono sempre britannici.
Negli USA, i cittadini avere simpatie per il Partito Democratico o per quello Repubblicano ma si sentono sempre americani.
In Italia, invece, sembra quasi che noi di centrodestra e gli altri siamo di due etnie diverse.
Durante i festeggiamenti, coloro che sono contro il centrodestra hanno tentato di umiliare tale coalizione e in primis la Lega Nord, prendendo come pretesto ogni atteggiamento di questo partito.
Queste persone facevano peani sulla bandiera, mettevano fiori sull'Altare della Patria e cantavano canzoni dedicae alla patria.
Peccato che queste persone erano le stesse che in passato vedevano nel patriottismo un sentimento "becero", "reazionario", "fascista", "atlantista", "borghese" e "contraria al proletariato" e qualcuna di esse bruciò anche la bandiera italiana.
A casa mia, questo atteggiamento si chiama ipocrisia!
Personalmente, riterrei giusto non fare più queste feste che rischiano di diventare solo delle pompose manifestazioni di ipocrisia perché si celebra un sentire comune che non c'è.
Ora che tutto ciò è finito, si è tornati ai vecchi livori.
Non basta fare delle celebrazioni solenni (e spendere tanti soldi in esse) per dimostrare di essere un popolo solo.
Cordiali saluti.

domenica 20 marzo 2011

ATTACCO ALLA LIBIA, HA RAGIONE ANCHE LA LEGA NORD!

Cari amici ed amiche.

Ieri è iniziato l'attacco alla Libia da parte della Francia, degli USA e di altre forze.
Anche l'Italia appoggia questa missione e ciò è condivisibile.
Tuttavia, vi sono state delle perplessità da parte della Lega Nord. Trovo che anche questa posizione sia condivisibile e legittima.
Se, da una parte, bisogna rendere inoffensivo un dittatore come Gheddafi che sta facendo un massacro, dall'altra, bisogna porsi il problema di quello che si farà in futuro, a missione conclusa.
Una volta reso inoffensivo Gheddafi, si dovrà fare in modo che, da una parte, non si affermino in Libia dei movimenti fondamentalisti e, dall'altra, che non vi sia un'invasione di profughi verso l'Italia.
Quindi è giusto rendere Gheddafi inoffensivo ma a tempo stesso si dovranno i due possibili problemi che ho citato prima e che sarebbero molto gravi, qualora essi si verificassero.
Inoltre, il fondamentalismo potrebbe diffondersi a "macchia d'olio" anche nelle altre aree del Nord Africa, alcune della quali (come Tunisia ed Egitto) sono instabili.
Quindi, ci sarebbero gravi rischi per l'Europa (Italia compresa), per lo Stato di Israele e per gli ebrei ed i cristiani nel Nord Africa.
Quindi, in tale senso, le perplessità della Lega Nord sono più che condivisibili.
Quindi, una volta, centrato l'obiettivo della mission, servirà un "Piano Marshall" per la Libia.
Cordiali saluti.

sabato 19 marzo 2011

STRADE MANTOVANE, ANCORA PROBLEMI!

Cari amici ed amiche.

A completamento dell'articolo intitolato "Provincia di Mantova, servono strade nuove", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/provincia-di-mantova-servono-strade.hml, vi mostro un'altra criticità delle strade mantovane. Questa è la SP 80, all'altezza di Barbassolo, frazione del Comune di Roncoferraro. Questa località è chiamata anche "Pompa d'Oro". Qui vi è una brutta strettoia con due curve consecutive. Nel febbraio dell'anno scorso vi fu uno spaventoso incidente che uccise una persona. Le immagini si commentano da sole.

Cordiali saluti.

ELEZIONI PROVINCIALI DI MANTOVA, IL CENTRODESTRA DEVE VINCERE


Cari amici ed amiche.
Io credo che il centrodestra possa vincere le elezioni provinciali che si terranno il 15 maggio.
Per vincere, però, dovrà uscire dai suoi confini attuali, cercando di strappare al centrosinistra Comuni importanti come Roncoferraro, Villimpenta e Castel d'Ario ed altri, Comuni in cui la sinistra comanda ma, di fatto, governa in minoranza.
Ad esempio, qui a Roncoferraro, il sindaco Candido Roveda (Partito Democratico) vinse le elezioni comunali del 2009 prendendo il 48,1% dei voti. Questo significa che da un lato vi è una sinistra impopolare e dall'altro un centrodestra che, per limiti suoi, non riuscì ad imporsi localmente.
Se il centrodestra vorrà vincere le elezioni provinciali dovrà organizzarsi meglio su questi territori.
Non è possibile che, nel Comune di Roncoferraro, il centrodestra vinca le elezioni politiche, quele europee e quelle regionali ma perda quelle comunali!
C'è qualcosa che non va!
Se vorrà vincere le elezioni provinciali, il centrodestra dovrà fare come il generale romano Scipione l'Africano che sconfisse il generale cartaginese Annibale portando la guerra in Nord Africa.
In pratica, dovrà uscire dalle zone in cui è forte (come l'Alto Mantovano) e cominciare ad interloquire anche con chi sta in quelle zone "rosse", ossia governate dalla sinistra.
In queste zone c'è lo scontento verso la sinistra.
Ad esempio, qui a Roncoferraro, nella zona adiacente alle Scuole Materne "Adolfo Rodoni" (nella frazione di Villa Garibaldi) manca un parcheggio adeguato e, per fare retromarcia, un'automobile deve salire sulla strada, su cui le automobili sfrecciano.
Le strade sono piene di buche e non in condizioni buone, come la Strada Provinciale 80, che citai nell'articolo intitolato "Provincia di Mantova, servono strade nuove", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/provincia-di-mantova-servono-strade.html.
E' ora di iniziare a parlare di queste cose.
Cordiali saluti.

ITALIA NON FARE COME LA SPAGNA DI ZAPATERO!




Cari amici ed amiche.
Inizio con una buona notizia.
La Corte europea per i diritti umani di Strasburgo ha assolto l'Italia che era stata citata a causa della questione dei crocifissi appesi sui muri delle scuole e degli uffici pubblici.
In pratica, la sentenza dice che non c'è alcun obbligo di rimuovere i crocifissi perché non pregiudicano la laicità e la libertà religiosa.
Vi invito a leggere questo articolo, seguendo il link http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/394013/.
Che male può fare un crocifisso?
Nessuno!
Il crocifisso è simbolo della nostra cultura e dei nostri valori fondanti.
La nostra cultura nasce da un intreccio tra mondo classico greco-romano e tradizione giudaico-cristiana.
La tradizione giudaico-cristiana fu quella che salvò tutto il nostro background di opere classiche dall'arrivo delle orde distruttive dei barbari.
Inoltre, se oggi noi dobbiamo togliere i crocifissi, domani dovremmo togliere le croci dai campanili delle chiese, dovremmo imporre ai preti di non indossare il clergyman o l'abito talare in pubblico, non dovremmo più fare suonare le campane e togliere i capitelli dalle strade?
Era questa l'intenzione di chi avrebbe voluto togliere il crocifisso.
Questa non sarebbe stata laicità ma un qualcosa un vero e proprio atto di fondamentalismo anticattolico, se non anticristiano, fondamentalismo che, purtroppo, sta imperversando in Spagna, con il Governo di Zapatero.
Lì, purtroppo, vi sono grossi problemi.
Leggete l'articolo scritto dal professor Massimo Introvigne sul quotidiano "La Bussola Quotidiana", seguendo il link http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-oggi-in-spagna-domani-in-italia-1321.htm.
Lì stanno succedendo delle cose indicibili.
Come dice l'articolo, Zapatero sta trovando la sponda in una parte della magistratura e in alcune lobbies anticattoliche per fare una politica che nulla ha di laico.
La legge sul matrimonio gay fu, la cui approvazione è sul video qui sopra che è scaricato da Youtube, fu solo il primo passo di questa politica distruttiva.
Nel novembre 2010, a Madrid, ci fu un episodio che fu molto simile a quello che successe qui in Italia nel 2008, quando fu impedito al Papa di visitare l'università romana "La Sapienza".
Un gruppo formato da studenti e docenti dell'Università Autonoma ha minacciato di fare delle contestazioni se l'arcivescovo di Madrid, S.E il cardinale Rouco Varela, fosse entrato nel plesso.
Inoltre, il 09 gennaio 2011, la cappella dell'Università di Barcellona è stata chiusa al culto perché la polizia non garantiva la sicurezza durante le funzioni religiose che erano contestate da gruppi anticattolici.
Nell'Università di Madrid c'è stata , addirittura, una profanazione della cappella che è stata occupata da ragazze che si sono spogliate e hanno fatto atti sessuali di lesbismo, a loro dire, per manifestare in favore dei diritti delle lesbiche.
Ora faccio una mia considerazione.
E' questa la vera "laicità"?
Assolutamente no!
Il vero laico rispetta la religiosità, specie se questa è maggioritaria.
Il vero laico può non andare chiesa a seguire la Messa (se non crede è libero di farlo) ma non impedisce a chi crede di andarci.
La politica di Zapatero è molto pericolosa!
Lui rischia di spaccare il suo Paese e di creare una contrapposizione talmente forte che può portare anche ad atti estremi.
Del resto, il Venerabile Papa Giovanni Paolo II, in merito alla mancata menzione delle radici giudaico-cristiane nella Costituzione dell'Unione Europea aveva detto che un atto simile avrebbe potuto portare ad estremismi laicisti e a fondamentalismi religiosi.
In Spagna sta succedendo questo e ciò è molto pericoloso!
Del resto, la Spagna è un Paese in cui il Cristianesimo è molto radicato.
Pensiamo ai numerosi Santi spagnoli o al Cammino di Santiago di Compostela che è anche intinerario culturale europeo.
Questo deve fare capire la pericolosità dell'operato di Zapatero.
L'Italia non lo imiti.
Cordiali saluti.

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Destre unite per cambiare l'Europa, il progetto riuscirà?

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.