Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 18 giugno 2009

Tacuarembò (Uruguay) non dimentichiamoci dei nostri connazionali!

Voglio parlare della situazione dei nostri connazionali residenti nella cittadina di Tacuarembò, Uruguay. Nel febbraio 2008, sul sito dell'Associazione Mantovani nel mondo (http://www.mantovaninelmondo.org) lessi una denuncia fatta dalla signora Marta Rosa Martinez Ambrosini che è la segretaria del Circolo italiano di Tacuarembò, docente di lingua italiana e conduttrice del programma radiofonico "Italia en Armonia" sull'emitente ARMONIA FM 92.5 Tacuarembò, Uruguay. La signora Martinez Ambrosini denunciò lo stato di abbandono in cui versava la succitata comunità italiana da parte delle nostre autorità e del consolato italiano di Montevideo. In pratica, essi avevano problemi di natura burocratica, come l'accesso alle documentazioni. Di conseguenza, io mi attivai ed incominciai a rivolgermi a siti (come il portale diretto da  Ricky Filosa "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net) e a persone, tra cui politici. Prima delle elezioni politiche, mi rivolsi all'onorevole Maurizio Lupi e al candidato in Sud America Andrea Ruggeri. A livello del del mio Comune, Roncoferraro in provincia di Mantova, mi rivolsi ai locali esponenti politici, come Franco Carreri (segretario locale della Lega Nord) al professor Roberto Archi (Popolo della Libertà) e alla professoressa Fiorella Orlandi (segretaria locale dell'Udc) e ad altri esponenti, tra i queli il consigliere comunale di Porto Mantovano (ed amico di famiglia) Antonio Corbari.  Mi sono rivolto anche a giornali, come "La Cittadella", quotidiano della Diocesi di Mantova e dei cattolici mantovani (che mi fu suggerito da Archi) e  alla rivista "L'Eco di San Gabriele", collegata all'Ordine Passionista di Teramo, come ai blog di Giuseppe Sagliocco e Vito Schepisi. Appena insediato il nuovo governo del presidente Silvio Berlusconi, mi sono rivolto anche al Ministero degli Esteri che ha contattato a sua volta il consolato di Montevideo. Nell'autunno del 2008 a Tacuarembò venne il console italiano, la dottoressa Gaia Lucilla Danese, che avrebbe detto che avrebbe potuto lavorare presso Roma per fare di questa cittadina uruguaiana la sede di un'agenzia consolare. Credo che sia ora di riprendere il discorso che dovetti interrompere per vari impegni personali, tra i quali cito anche la campagna elettorale delle elezioni comunali che si sono tenute quest'anno a Roncoferraro. Non ci si deve dimenticare degli italiani all'estero perché essi ci sono stati vicini nei momenti difficili. Basta pensare che proprio il Circolo italiano di Tacuarembò organizzò una raccolta fondi per i terremotati abruzzesi. Mi dispiace di non essere stato in grado di fare un interscambio tra la comunità italiana di Tacuarembò e il Comune di Roncoferraro. Ciò non è dipeso da me. Comunque, voglio ringraziare le persone e gli enti che prima citato e che hanno collaborato. Con tutto il cuore, spero che per questi nostri connazionali le cose si mettano a posto.

martedì 16 giugno 2009

Aiutate il restauro del Santuario di San Gabriele dell'Addolorata

Cari amici e cari care amiche.

Come tutti noi già sappiamo, il terremoto che colpì l'Abruzzo il 06 aprile del 2009 ha fatto numerosi danni. Ha distrutto vite umane, case e monumenti. Tra questi ultimi vi è il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, posto sulle falde del Gran Sasso d'Italia, in provincia di Teramo. Fondato dai Passionisti nel 1809 (sui resti di un precedente convento francescano soppresso in epoca napoleonica) questo santuario  è molto importante, sia da un punto di vista del culto religioso che da quello sociale e da quello dell'arte e dell'architettura. Esso, è un punto di riferimento per molti giovani che vanno lì in pellegrinaggio e che, grazie all'aiuto dei frati passionisti, trovano anche momenti di aggregazione. Per la cronaca, San Gabriele dell'Addolorata è il Patrono e Protettore dei giovani. Purtroppo, anche questo santuario non è stato risparmiato dal sisma e la "chiesa vecchia", che è oggetto di venerazione perché contiene la tomba del santo, è stata gravemente danneggiata e servono lavori urgenti e costosi.  Bisogna tenere presente che questa chiesa non è solo un importante centro di culto ma è anche un'opera d'arte che se dovesse andare perduta sarebbe una grave perdita. Chi vuole offrire un aiuto potrà farlo presso gli uffici del santuario o tramite conto cc postale n° 111066, int. "Santuario S. Gabriele". Causale "Restauro basilica San Gabriele". Potrà anche usare il cc bancario n° 0050283, int. "Provincia Ss. Maria della Pietà Santuario di S. Gabriele", presso la BancaTercas, fil 016 Castelli (Teramo). IBAN: IT 79 W 06060 76810 CC0160050283 Swift Code: TERCIT3TXXX-Causale" Restauro basilica San Gabriele". Per maggiori informazioni, contattare la rivista "L'ECO DI SAN GABRIELE" . L'indirizzo postale della rivista è 64045 San Gabriele (Teramo, Italy) ed il suo numero di telefono è 0861 975924. Il fax è 0861 975655. La rivista ha anche un sito che www.sangabriele.org e l'email è rivista@ecosangabriele.it. Confidando nella vostra buona volontà, vi porgo i miei cordiali saluti.

domenica 14 giugno 2009

Lettera aperta al sindaco di Roncoferraro

Egregio signor sindaco.

Con un articolo scritto sul portale  "Italia chiama Italia" (link www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/14466/2009-03-30.html) ho parlato dell'impianto di teleriscalmento "Fossil Free" di Roncoferraro, in provincia di Mantova, il Comune ove abito. Tutti noi sappiamo che tale impianto funziona a PELLETS, cosa che non fu prevista dal progetto originale che prevedeva come combustibile il CIPPATO DI LEGNA. Ora, alla luce della notizia che parla di una partita di di circa 10000 tonnellate pellets che risulta inquinata da materiale radioattivo (cesio 137)  che è  stata sequestrata a Ferrara, chiedo che si dia una tracciabilità del materiale che viene bruciato nel nostro impianto Fossil Free. Chiedo ciò non come persona impegnata nello schieramento politico opposto al suo ma come COMUNE CITTADINO. Bisogna tenere conto anche del fatto che qui a Roncoferraro vi è una forte incidenza dei tumori. Mi appello pertanto al suo senso  civico.

Cordiali saluti.

martedì 9 giugno 2009

Elezioni comunali a Roncoferraro, che tragedia!

Ora è confermato! A Roncoferraro (in provincia di Mantova) si ha paura di cambiare! Infatti, la lista di centro destra "Libertà di cambiare, diritto di crescere-Poltronieri sindaco", guidata dall'avvocato Filippo Poltronieri, è stata sconfitta dalla lista di centro sinistra "Solidarietà e progresso" del sindaco in carica Candido Roveda. Le percentuali sono del 48,1 % per il Roveda, del 40, 0% per Poltronieri e dell'11,9% per la lista "Futuro comune" guidata da Davide Balzanelli, dell'Associazione Civica Mantovana. La lista di centro destra (nel cui staff sono presente anch'io) ha commesso alcuni errori. Il primo è l'avere sottovalutato Balzanelli, che elettoralmente non era forte a tal punto da vincere le elezioni ma che era molto ben organizzato e motivato, e lo stesso Roveda che, pur essendo impopolare, aveva (e ha ancora) dietro di sé un apparato che funziona in modo capillare sul territorio. Il secondo errore è stato quello di avere basato la campagna elettorale più sugli happy hours al bar e sulle risottate che non su una massiccia propaganda, anche porta a porta, in cui anche TUTTI I CANDIDATI della lista sarebbero dovuti andare in prima linea ad incontrare le persone casa per casa. Ci sono stati alcuni candidati che non sono stati MAI presenti nemmeno ai banchetti. Il terzo errore, che è stato anche il più grave, è stato quello di perdere dieci mesi in baruffe tra gli esponenti della Lega Nord e quelli del Popolo della Libertà e tra quelli dello stesso PdL. Queste elezioni le abbiamo perse noi e non le ha vinte Roveda. Mi dispiace molto per Filippo Poltronieri, il nostro candidato sindaco, che è una persona che stimo e che secondo me farà strada. Certo, Roncoferraro è una realtà chiusa ma noi ci abbiamo messo del nostro. Noi dobbiamo ripartire da quello che di buono c'è stato. La prima cosa buona è che ora nel centro destra si è creato un embrione di un gruppo giovane, dinamico e competente. Io direi che si debba ripartire proprio da persone come Filippo Poltronieri (anche se non come candidato sindaco) e l'ingegnere Francesco Scarpari. Scommetterei anche su una figura come Alan Carreri (Lega Nord) che è un giovane sveglio e capace. Bisognerà anche dialogare molto di più con la Lega Nord, cosa che non si è fatta. L'altra cosa da cui bisogna ripartire è paradossalmente questo risultato. Infatti, Roveda ha vinto con meno del 50% dei voti. Questo significa che la maggioranza dei roncoferraresi non l'ha votato. Noi dobbiamo cercare di batterlo al "centro" , togliendogli i voti dal mondo cattolico e cercando di convincere quell'elettorato meno politicizzato, che magari in questo turno ha votato Balzanelli. Fatte queste considerazioni, mi viene da dire un'altra cosa. Noi abbiamo perso anche perché nella nostra parte ci sono dei "franchi tiratori". Infatti, non è possibile che, sul territorio del Comune di Roncoferraro, il centro destra prevalga alle elezioni europee con oltre 700 voti di scarto e perda le comunali. Ci sono persone che non hanno avuto a cuore l'interesse del Comune ,ma qualche loro interesse particolare. Purtroppo questi "traditori" sono in casa nostra, nel PdL. Ritengo giusto che al prossimo congresso del PdL si prendano provvedimenti contro queste persone che hanno remato contro la lista guidata da Poltronieri. Io sarei favorevole anche all'espulsione dal partito. Per quello che mi riguarda, io voglio essere tra quelli che ricostruiranno il centro destra qui a Roncoferraro, ammesso che rimanga in questo Comune, visto che Roveda e colleghi sono molto vendicativi. Hanno creato molti problemi ad alcuni loro ex alleati, figuriamoci se non lo faranno contro i loro avversari. Io ne ho già avuto la prova. Nel 2005, lavorai in municipio e quando mi scadde il contratto non mi venne rinnovato e fui attaccato dal vice sindaco che mi accusò di non avere mantenuto una promessa di voto per il suo partito, una promessa CHE NON HO MAI FATTO! Inoltre, ho visto molte mie proposte bocciate e tra questa vi fu quella dell'interscambio tra Roncoferraro e Tacuarembò (Uruguay) in cui vi è una grossa comunità italiana. Inoltre, ho visto molte mie domande di lavoro a cui le risposte diventavano negative e temo che quei signori possano crearmi problemi nella ricerca di un nuovo lavoro. Cordiali saluti.

lunedì 8 giugno 2009

Il delirio dell'onorevole Dario Franceschini

Mi sembra che il segretario del Partito Democratico, l'onorevole Dario Franceschini, stia cercando di convincere sé stesso più che i suoi elettori. Il responso di queste elezioni europee è inequivocabile e dice che il Popolo delle Libertà ha guadagnato il 35, 26 % dei voti, il Partito Democratico il 26, 13%, la Lega Nord il 10, 2%, l'Italia dei Valori 8.0% e l'Unione di Centro (Udc) il 6, 51%. L'onorevole Francschini canta vittoria e dice che il governo è in minoranza. All'onorevole Franceschini voglio dire che se non ci fosse stata l'astensione, forse il Popolo della Libertà sarebbe ben oltre il 40% pronosticato dai sondaggi del presidente Berlusconi. Forse, il segretario del Partito Democratico vuole convincere sé stesso che non è successo nulla ma invece è accaduto l'esatto contrario. Così facendo, prende in giro sé stesso e gli elettori del suo stesso partito. La realtà dice che il centro destra (l'alleanza di governo tra Popolo della Libertà e Lega Nord) regge bene  (facendo seguire all'Italia la tendenza di tutta l'Europa che va verso destra)  e che il Partito Democratico è in caduta libera e perde voti a favore dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e dell'Unione di Centro, ove vanno  i voti dell'ex-Margherita, che confluì proprio nel Partito democratico. Il Partito Democratico è fallito. Infatti, si era proposto come una forza moderna che non viveva più dell'odio becero contro il presidente Berlusconi ed invece si è alleato con chi con il più becero antiberlusconismo campa come l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Oggi non è più un partito credibile. Basta anche vedere la sua collocazione in Parlamento Europeo. Non può stare nel Partito Popolare Europeo (per la presenza degli ex-democratici di sinistra originariamente comunisti) e né nel Partito Socialista Europeo, per la presenza degli ex-democristiani, dei quali fa parte lo stesso segretario che, forse, farebbe bene a fare i conti con la realtà.

Cordiali saluti.

venerdì 5 giugno 2009

Laicità o laicismo?

A volte mi domando se oggi la nostra società sia laica o meno.
Attenzione, però, la parola "laicità" va letta e capita bene. Infatti, molto spesso, con questa parola si intende tutto ciò che è contro la religione e che, in qualche modo, vuole ad essa sostituirsi.
In realtà, la laicità non è un sentimento antireligioso e né, tanto meno, ANTICRISTIANO e né ANTICATTOLICO. La laicità è sì una separazione ed una reciproca autonomia tra Stato e Chiesa che però vivono in altrettanto reciproco riconoscimento, in dialogo, collaborazione e in ascolto.
Infatti, la stessa laicità è parte del cristianesimo. Gesù stesso era un LAICO, poiché faceva parte della tribù di Beniamino mentre la casta sacerdotale ebraica era della tribù di Levi.
Oggi, purtroppo, la laicità viene intesa come un sentimento di scontro (se non di ostilità e forse di odio) verso la religione, specie quella cristiana.
Io stesso (che sono cattolico) ho subito certe situazioni spiacevoli.
Racconto un episodio. Qualche anno fa mi recai al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in provincia di Teramo, vicino al Gran Sasso d'Italia. Da lì spedii delle cartoline a parenti ed amici. Ne spedii una anche ad un mio amico che consideravo quasi fraternamente.
Questa persona ed i suoi parenti mi misero al ludibrio e mi irrisero perché sulla cartolina c'era raffigurato San Gabriele.
Questo è un sentimento laico?
Qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova, noi della lista "Libertà di cambiare, diritto di crescere-Poltronieri sindaco" abbiamo in programma una collaborazione con le parrocchie.
I nostri avversari ci hanno attaccato dicendo che andiamo contro la laicità.
Questo è un sentimenti laico?
Alcuni giocatori di calcio, come il brasiliano Kakà, l'italiano Nicola Legrottaglie e l'uruguaiano Edinson Cavani, mostrano le magliette con scritto "I belong to Jesus".
Questi giocatori vengono irrisi e presi in giro.
Questo è un sentimento laico?
Dai muri delle scuole e dei pubblici uffici si staccano i crocefissi e nelle scuole non si fanno più cantare ai bambini le canzoni natalizie, per "non offendere chi non è cristiano"-
Questo è un sentimento laico?
No, tutto questo è LAICISMO che nulla ha a che fare con una sana laicità.
Il laicismo rappresenta la volontà di rinnegare le nostra cultura in nome di un pensiero "politically correct" che rischia di distruggere la nostra società.
Questo laicismo rischia di distruggere la nostra società perché attacca la nostra identità forgiata anche nel pensiero giudaico-cristiano, sostituendola con un pensiero in cui ognuno può fare quelo che vuole (senza rispettare gli altri) e che disprezza i valori come la vita e la famiglia, che sono fondanti per la nostra società.
Questo pensiero non ha nulla a che fare con la laicità.
Cordiali saluti.

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Destre unite per cambiare l'Europa, il progetto riuscirà?

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.