Mi sembra che il segretario del Partito Democratico, l'onorevole Dario Franceschini, stia cercando di convincere sé stesso più che i suoi elettori. Il responso di queste elezioni europee è inequivocabile e dice che il Popolo delle Libertà ha guadagnato il 35, 26 % dei voti, il Partito Democratico il 26, 13%, la Lega Nord il 10, 2%, l'Italia dei Valori 8.0% e l'Unione di Centro (Udc) il 6, 51%. L'onorevole Francschini canta vittoria e dice che il governo è in minoranza. All'onorevole Franceschini voglio dire che se non ci fosse stata l'astensione, forse il Popolo della Libertà sarebbe ben oltre il 40% pronosticato dai sondaggi del presidente Berlusconi. Forse, il segretario del Partito Democratico vuole convincere sé stesso che non è successo nulla ma invece è accaduto l'esatto contrario. Così facendo, prende in giro sé stesso e gli elettori del suo stesso partito. La realtà dice che il centro destra (l'alleanza di governo tra Popolo della Libertà e Lega Nord) regge bene (facendo seguire all'Italia la tendenza di tutta l'Europa che va verso destra) e che il Partito Democratico è in caduta libera e perde voti a favore dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e dell'Unione di Centro, ove vanno i voti dell'ex-Margherita, che confluì proprio nel Partito democratico. Il Partito Democratico è fallito. Infatti, si era proposto come una forza moderna che non viveva più dell'odio becero contro il presidente Berlusconi ed invece si è alleato con chi con il più becero antiberlusconismo campa come l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Oggi non è più un partito credibile. Basta anche vedere la sua collocazione in Parlamento Europeo. Non può stare nel Partito Popolare Europeo (per la presenza degli ex-democratici di sinistra originariamente comunisti) e né nel Partito Socialista Europeo, per la presenza degli ex-democristiani, dei quali fa parte lo stesso segretario che, forse, farebbe bene a fare i conti con la realtà.
Cordiali saluti.
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