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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 1 giugno 2009

Arte medioevale, tra Spirito e uomo.

Si sa che il medioevo, che iniziò il 476 AD (caduta dell'Impero romano d'occidente) e finì nel XV secolo, fu un periodo contraddittorio. Vi furono, infatti, una forte religiosità ed un'altrettanto forte violenza. Tutto ciò si espresse nell'arte e nell'architettura, che cambiarono nel correre del tempo. Nella prima parte del Medioevo, vi fu ancora un barlume di romanità, una romanità arricchita dal pensiero cristiano.Vi fu una rottura con il mondo pagano e ciò venne testimoniato dal fatto che le chiese non ebbero la stessa architettura dei templi delle divinità pagane ma furono costruite sul modello di un edificio civile, la basilica, a cui venne aggiunto il transetto, per dare alla pianta la forma di una croce.Questo non fu solo la nascita dell'architettura cristiana ma della stessa cultura europea ed occidentale. Un esempio, fu la Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura (Roma) prima dell'incendio del 1823 AD. Anche nell'epoca del re ostrogoto Teodorico (454AD-526AD), si fecero le chiese prendendo a modello le basiliche romane. L'esempio, fu la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna, che originariamente fu voluta costruita da sovrano ostrogoto come chiesa dedicata al culto ariano. Con l'arrivo dei Bizantini nel 540 AD, la chiesa venne riconvertita al culto cattolico e tutte le immagini che raffiguravano Teodorico e gli esponenti del culto ariano vennero cancellate.  Erede dell'epoca del dominio in Italia dell'imperatore Giustiniano I(483AD-565AD), che regalò monumenti insigni, come la Basilica di San Vitale a Ravenna, che testimonia il fulgore e la forza della corte di Costantinopoli, l'arte bizantina si fece strada e diede la sua influenza anche nell'Occidente.
Ci fu una sintesi tra arte romana, arte barbara e bizantina che si unirono nellla visione cristiana. Già con i Longobardi ci fu questa sintesi ed il Tempietto di Cividale del Friuli (in provincia di Udine) lo testimonia.
Ciò si compì nell'epoca di Carlo Magno, che nella notte di Natale dell' 800 AD divenne imperatore del Sacro Romano Impero. Si sviluppò un'arte detta "carolingia", il cui esempio fu il monastero di Santa Maria-Laach.
Nacque quindi l'arte romanica, un'arte rustica e a tempo stesso solenne.
Chi oggi entra in una chiesa romanica noterà l'ambiente con poche finestre e con mura molto spesse, con una pittura ancora molto influenzata dalla cultura bizantina e con un arredo semplice.
La solennità dell'arte romanica sta proprio nella semplicità e nell'intimità religiosa tra Dio e l'uomo.
Esempi di arte romanica sono la basilica di San Nicola a Bari , il santuario dei santi Cosma e Damiano a Barbassolo di Roncoferraro (in provincia di Mantova, non lontano da casa mia), il duomo di Modena, quello di San Ciriaco ad Ancona e la cattedrale di Notre Dame di Poitiers, in Francia. In Sicilia, durante l'epoca normanna, il romanico si unì alle forme bizantine ed arabe. Esempi di questa sintesi sono il duomo di Monreale e quello di Cefalù, in provincia di Palermo. Inoltre, i Normanni importarono un clichet artistico che unì la Sicilia alla Francia e all'Inghilterra. Basta pensare ai particolari architettonici della cripta della cattedrale di Canterbury, le cui forme sono simili a quelle di alcune chiese francesi e siciliane. 
Dall' XI secolo, nel nord della Francia, nacque una nuova arte, quella gotica.
Quest'arte fu figlia di un nuovo pensiero. Prima dell'anno 1000 si temette la fine del mondo e vi furono molte paure che si dissolsero. Questo modificò anche l'atteggiamento religioso dell'uomo.
E così all'arco a tutto sesto dell'arte romanica si sostituì quello a sesto acuto (ripreso dall'arte araba)  e le chiese divennero molto più imponenti.
Questo fu fatto grazie all'introduzione di nuove tecniche, come la creazione del contrafforte con l'arco rampante, che permise di mantenere stabile la chiesa che altrimenti (a causa della spinta dell'arco a sesto acuto) sarebbe crollata.
Si poté fare una chiesa molto imponente e da una struttura leggera, grazie anche all'adozione dei pinnacoli all'esterno.
Non si ricorse più all'uso di muri spessi ma di vetrate raffiguranti immagini bibliche.
Queste avevano la funzione di illuminare la chiesa e di istruire i fedeli.
Si ricorse molto alla statuaria, cosa che nelle epoche precedenti era pressoché assente o usata come semplice ornamento, poiché si temeva che i fedeli convertiti dal paganesimo potessero scambiare per idoli le statue di Gesù, della Madonna e dei Santi.
Esempi di chiese gotiche sono le cattedrali di Chartres e quella di Notre Dame di Parigi (in Francia), quelle di Canterbury, di Wells e di York (in Inghilterra), la chiesa di Rosslyn (in Scozia), la cattedrale di Colonia (in Germania), la cattedrale di San Vito a Praga, quella luterana di Sibiu (Romania) ed il monastero di Batalha, in Portogallo. Un altro esempio di gotico è la moschea di del Pascià Lalà Mustafà (ex cattedrale di San Nicola)  che si trova nella città cipriota di Famagosta e che con l'arrivo dei Turchi nel 1571 AD venne ricovertita in luogo di culto musulmano. 
Se si eccettua il duomo di Milano, in Italia il gotico non si sviluppa e si rimane legati al laterizio.
E così le chiese gotiche italiane sono più piccole e delle altre e non hanno contrafforti con archi rampanti, hanno poche finestre ed un arco a sesto acuto meno ardito.
In pratica, il gotico italiano altro non è che un romanico arricchito da alcuni elementi gotici.
Esempi di questo tipo sono il santuario della Beata Vergine Maria di Grazie (Curtatone, in provincia di Mantova), il duomo di Siena, quello di Orvieto, la Basilica di San Francesco di Assisi, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila (che fu di transizione dal romanico al gotico)  e l'abbazia di Casamari, in provincia di Frosinone, edificio dei monaci cistercensi, che furono i primi a portare il gotico in Italia.
La pittura gotica, segnò una rottura più marcata dal'influsso bizantino, poiché essa ha iniziato a dare una maggiore mobilità e realismo. La pittura gotica ebbe la sua massime espressioni in pittori come Cimabue, Giotto ed Ambrogio Lorenzetti. Nel XIV secolo, a causa della peste e della crisi economica, la pittura assunse le connotazioni tragiche e a volte macabre, con i "trionfi della Morte". La Morte fece parte dell'icongrafia ed era raffigurata con la forma di uno scheletro (spesso a cavallo) armato di falce che uccide improvvisamente. Un esempio è il "Trionfo della Morte" che si trova nel monastero di San Benedetto a Subiaco, in provincia di Roma. Nell'Umanesimo e nel Rinascimento, il gotico venne visto come la "corruzione" del gusto classico greco-romano.Il termine "gotico" stava a significare "barbaro".Successivamente, lo stile venne rivalutato ed ebbe un revival nella seconda metà del 1700 e nelle epoche successive.Nacque, quindi il neogotico.Esempi di questo tipo sono il Santuario di Nostra Signora di Lourdes (in Francia) o la cattedrale di La Plata (Argentina), di cui la signora Silvia Beatriz Quadranti (che ringrazio) mi ha dato alcune foto. Una di queste è qui pubblicata.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.