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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 24 febbraio 2011

L'ARMA DEI CARABINIERI, UN VALORE!

Car amici ed amiche.

Io credo che si debba dare attenzione ad un'istituzione antica qual è l'Arma dei Carabinieri.
Fondata nel 1814 dal re di Sardegna Vittorio Emanuele di Savoia, essa rappresenta un pezzo di storia del nostro Paese.
Durante il fascismo, essa si trovò a dovere applicare le infami leggi razziali.
Circa 2700 carabinieri vennero deportati per essersi rifiutati di accettarle.
Essi parteciparono a molte delle nostre guerre, cosa che fanno tuttora, oltre a garantire l'ordine pubblico.
Essi si trovano a dovere lavorare anche i contesti difficili, come le zone in cui vi sono la criminalità organizzata e il degrado (qui in Italia) e in zone di guerra, all'estero.
Essi fanno ciò con grande spirito di sacrificio e spesso mettono a repentaglio la propria vita.
Pertanto, io trovo ingiusto che vi siano delle persone che urlano slogan beceri ed indegni come "10, 100, 1000 Nassiriya", scherzando su quanto successe in Iraq il 12 novembre 2003, in cui morirono 19 italiani che erano lì in missione, tra cui dei Carabinieri.
Trovo ingiusto anche che fosse stata intitolata un'aula di Palazzo Madama (la sede del Senato) a Carlo Giuliani, il giovane No-Global che venne ucciso da un colpo di pistola durante gli scontri avvenuti il 20 luglio 2001 al G8 di Genova.
L'accusa di avere sparato fu lanciata contro il carabiniere Mario Placanica.
Ora, vorrei ricordare che fu un gruppo di No-Global ad attaccare la camionetta con dentro i Carabinieri, tra i quali vi era Placanica.
Vorrei ricordare anche che Giuliani (che era in quel gruppo di Non Global) aveva in mano un estintore e stava per scagliarlo contro Placanica.
Quest'ultimo aveva puntato la pistola per proteggersi.
Secondo alcune versioni il colpo era partito accidentalmente e secondo altre il colpo di pistola potrebbe non essere partito da Placanica.
Quindi, è ora di finirla di attaccare i Carabinieri. Chi intitolò quell'aula di Palazzo Madama a Giuliani non ebbe senso dello Stato.
Essi portano all'attenzione di tutto il mondo i nostri valori di solidarietà e di rispetto per la persona. Questi sono valori fondanti della nostra cultura.
Forse, i Carabinieri unirono (e tuttora uniscono) l'Italia più di quanto fece Garibaldi.
Nell'Arma dei Carabinieri, il lombardo coopera con il campano, il veneto con l'abruzzese, il toscano con il calabrese, il piemontese con il siciliano e così via.
Nell'Arma, infatti vi sono i valori che accomunano tutti gli italiani, dalle Alpi a Lampedusa.
Io penso che i Carabinieri meritino di essere festeggiati più di tante altre cose (forse anche più di Garibaldi) nelle commemorazioni del 150° anno dell'Unità d'Italia.
Vale la pena di leggere la loro preghiera che dice:
Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,
noi Carabinieri d'Italia,
a Te eleviamo reverente il pensiero,
fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu che le nostre legioni invocano confortatrice e protettrice
con il titolo di "VIRGO FIDELS".
Tu accogli ogni nostro proposito di bene
e fanne vigore e luce per la Patria nostra.
Tu accompgna la nostra vigilanza,
Tu consiglia il nostro dire,
Tu anima la nostra azione,
Tu sostenta il nostro sacrificio,
Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all'altro d'Italia
suscita in ognuno di noi
l'entusiasmo di testimoniare,
con la fedeltà fino alla morte,
l'amore a Dio e ai fratelli italiani.
Amen!
Cordiali saluti.

sabato 19 febbraio 2011

HELL'S KITCHEN? PERCHE' NON FARE UN REALITY SIMILE ANCHE QUI IN ITALIA?





Cari amci ed amiche.


Vi invito visionare questo filmato preso da Youtube.
Esso è uno spezzone di un "reality show" che da un po' di tempo seguo su "Fox".
La sua prima versione fu prodotta nel Regno Unito dal 2004 al 2009. Nel 2005 iniziò la versione statunitense.
Questo reality si chiama "Hell's Kitchen" ed è una sorta di ristorante in cui de squadre di cuochi cucinano e devono fare tutto nel miglior tempo e nella migliore qualità.
Il tutto avviene sotto il controllo del celebre chef Gordon Ramsay (nella foto) che conduce il programma.
I cuochi devono fare tutto ciò che i clienti chiedono e lo chef Ramsay visiona tutti piatti, prima di farli servire.
Quando c'è qualcosa che non va si sentono le urla dello chef che, a volte, caccia i cuochi dalla cucina.
I cuochi vengono di volta in volta eliminati, finché non restano i migliori per la finale.
Chi dimostra di sapere fare bene le cose vince.
Io non sono un amante dei reality show ma devo dire che questo mi piace.
Qui, infatti, si devono "sudare sette camicie" per vincere e solo chi dimostra di essere il migliore può vincere.
I cuochi devono lavorare sotto la pressione dello chef che urla e rimprovera pubblicamente i concorrenti per vincere.
Io trovo questo reality istruttivo perché per ottenere un risultato bisogna faticare e (forse) ai nostri giovani non farebbe male ribadire questo concetto, magari usando proprio un reality show.
Inoltre, a chi (come me) ama la cucina, piace vedere nuove ricette.
Io mi chiedo il perché non si faccia un reality simile anche qui in Italia.
Del resto, la nostra cucina è invidiata in tutto il mondo ed i nostri piatti sono apparentemente semplici ma hanno delle regole perché riescano bene.
Ad esempio, per fare il ripieno dei Tortelli di zucca (tipico piatto di Mantova e provincia), non si deve lessare la zucca ma la si deve cuocere in forno.
Oppure si deve sapere che per fare il ripieno dei Tortelli di zucca mantovani si devono mettere gli amaretti tritati mentre per fare il ripieno dei Cappellacci (tipico piatto di Ferrara e provincia) no.
Io penso che sarebbe interessante fare un "Hell's Kitchen" anche qui in Italia.
Cordiali saluti.

mercoledì 28 luglio 2010

CORDOGLIO PER I SOLDATI ITALIANI

Cari amici ed amiche.

Io e chi fa parte dello staff di questo blog siamo vicini ai cari dei due soldati morti in Afghanistan, il caporalmaggiore Pierdavide De Cillis ed il primo maresciallo Mauro Gigli.
Bisogna ricordare sempre chi muore veramente da eroe.
Questi due soldati morirono da eroi.
Essi si recarono in quel Paese lontano e martoriato da regimi folli e da guerre per portare la pace ed aiutare chi assiste i bisognosi.
Guai a dimenticarli!
Chi crede, come me, preghi per loro e per i loro cari.
Chi non crede, rifletta sul valore della vita e del mettersi a disposizione degli altri.
Se qualcuno volesse usare questa tragedia per mene odiose dovute a speculazioni politiche, farebbe bene a vergognarsi.
Farebbe un sacrilegio, verso Dio e verso la patria.
Ciò sarebbe esecrabile!
Cordiali saluti.

mercoledì 23 giugno 2010

MENTRE QUI SI FANNO LE MOSCHEE...


Cari amici ed amiche.

Mentre qui si fanno le moschee...i cristiani nel mondo soffrono!
L'amica Sveva Orlandini (Minzolini Fan Club di Facebook) mi ha segnalato questo link che vale la pena di leggere . E' molto interessante. Il link è http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/cristiani_difficoltà_egitto.htm.
Questo link parla del dramma dei cristiani copti che subiscono ogni vessazione per ottenere la loro conversione forzata all'Islam.
Si registrno stupri, pestaggi ed uccisioni e spesso le autorità non possono (o non vogliono) intervenire.
Purtroppo, in tante parti del mondo la cristianità soffre.
Prendiamo, ad esempio, la Libia.
Vi consiglio di leggere il link http://www.paolocason.it/Libia/Pagine/Luoghi%20di%20Culto.html.
A Tripoli vi era una bella cattedrale neoromanica che fu costruita negli anni 20.
Era dedicata al Sacro Cuore.
Di recente, la chiesa è stata sconsacrata e trasformata in moschea, come dimostra la foto.
Altre chiese di Tripoli, come quelle di Santa Maria degli Angeli all'Hara e della Madonna della Guardia, sono state riconvertite ad altro uso.
La chiesa della Madonna della Guardia è oggi una palestra di judo. Anche la Sinagoga è stata trasformata in moschea.
A Bengasi, la cattedrale è stata trasformata in moschea.
Ci sono altre situazioni molto gravi.
Un esempio è Cipro Nord.
Dal 1974, l'esercito turco ha occupato la parte nord di Cipro ed ha instaurato una repubblica riconosciuta solo dalla Turchia.
Lì le chiese sono state trasformate in moschee o riconvertite in altro uso, se non distrutte.
Inoltre, tutti i monumenti sono trascurati e in rovina.
Anche la cattedrale di Famagosta, oggi moschea, non versa in buone condizioni.
A Cipro Nord vi è la comunità cristiano-cattolica di rito maronita di Kormakiti.
Essa rischia di scomparire.
In Arabia Saudita vi sono comunità cristiane ma non vi sono chiese.
Inoltre, lì si rischia di morire se si viene visti con una Bibbia in mano. In Somalia, è oggi proibita ogni forma di culto cristiano.
Nel 1989 il vescovo di Mogadiscio Pietro Salvatore Colombo fu ucciso e la cattedrale fu rasa al suolo dai fondamentalisti islamici.
Oggi, la diocesi di Mogadiscio è vacante. Non ha il vescovo. Inoltre, nelle scuole non si fanno più suonare le campanelle perché ricordano le campane delle chiese.
Nel nord della Nigeria (a prevalenza musulmana) vi sono attacchi contro i cristiani e si bruciano le chiese.
In Turchia, vi sono forti restrizioni verso i cristiani, come quella che contempla il divieto di fare le chiese affacciate sulla pubblica via, ai sensi di un'antica legge dell'Impero ottomano. Il recente caso del monsignor Luigi Padovese dimostra che oggi in Turchia vi è un fondamentalismo islamico sempre più aggressivo.
Anche in zone come il Kosovo vi sono situazioni allarmanti.
I monasteri serbo-ortodossi che si trovano in quella zona sono oggetto di atti vandalici da parte della popolazione albanese e di religione islamica.
Anche i Serbi del Kosovo subiscono vessazioni.
Inoltre, sorgono moschee, spesso finanziate da gruppi sospetti.
I kosovari albanesi subirono tante gravi vessazioni ad opera dei Serbi ma questa violenza di oggi è inqualificabile!
Non dimentichiamoci di chi LIBERAMENTE sceglie di passare dall'Islam al Cristianesimo.
Queste persone rischiano la vita ogni giorno.
Se poi aggiungiamo anche la situazione in Corea del Nord (leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/corea-del-nord-un-dramma-per-i.html), quella in Cina, in cui i cristiani sono costretti a stare nell' "Associazione patriottica dei cattolici cinesi" (una sorta di "Chiesa" controllata dallo Stato comunista) e quella in India, ove i cristiani vengono uccisi o subiscono vessazioni, il quadro è allarmante.
Anche qui in Europa ci sono situazioni allarmanti e questo link ne cita qualcuna.
Tutti noi (ed in particolare noi cristiani) non possiamo restare con le mani in mano e né tacere!
Cordiali saluti.

lunedì 21 giugno 2010

BASTA CON LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE!

Cari amici ed amiche.

Leggendo il blog di Alessandra Boga "Mille e una donna" (http://milleeunadonna.blogspot.com/) mi è venuto in mente di fare questa riflessione.
Oggi, ci sono ancora troppi di casi violenza contro le donne.
In certi Paesi, esse vivono in una condizione di inferiorità, per non dire di segregrazione.
Pensiamo a molti Paesi islamici.
Anche qui in Italia vi sono stati casi drammatici.
Pensiamo al caso drammatico di Hina Saleem, la ragazza pakistana che nel 2006 fu uccisa dal padre a soli 20 anni perché si rifiutava di adeguarsi ai costumi islamici ed amava un ragazzo italiano e cattolico.
Pensiamo al caso di Sanaa Dafani, la marocchina che fu uccisa dal padre per un motivo analogo. Aveva solo 18 anni.
Coloro che fecero questo, devono essere puniti severamente!
Bene sta facendo l'onorevole Suoad Sbai (PdL), che ha preso una posizione di dura condanna contro queste fatti orrendi.
Queste cose non devono più ripetersi come non devono i ripetersi i numerosi casi di violenze in famiglia, che troppo spesso non vengono denunciati.
Gli episodi di stalking e di violenza vanno denunciati!
Lo dico da italiano (che vive in un Paese in cui grazie a Dio ci sono i diritti), da cattolico e da uomo.
Cordiali saluti.

domenica 20 giugno 2010

BASTA STRADE INSANGUINATE!

Cari amici ed amiche.

Faccio un po' come Emanuele Carioti (titolare del sito http://www.ematube.it) che in suo vecchio video girato sul tratto Bologna-Firenze dell'austostrada A1, ha parlato anche di guida sicura e pulita.
Proprio così! E' ora di dire basta con le strade insanguinate.
Gli incidenti stradali dipendono da tre fattori.
Il primo fattore è la condizione dell'automobilista.
Infatti, colui che guida ha una responsabilità verso sé stesso e verso gli altri. Pertanto è tenuto a rispettare il codice della strada e non deve prendere sostanze (come alcool e stupefacenti) che ne possono influenzare il comportamento.
Il secondo fattore è rappresentato dalle condizioni del veicolo.
E' logico, infatti, che per circolare in modo sicuro, il veicolo debba avere tutte le sue parti in regola.
Provate ad immaginare, ad esempio, un'auto con i freni non funzionanti o con le gomme lisce.
Diventerebbe un pericolo per chi la guida e per tutti coloro che camminano su quella strada.
Il terzo fattore è rappresentato dalle condizioni della strada.
Ad esempio, una strada con buche o come quella del "Molinello" (di cui ho parlato nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/roncoferraro-mantova-la-strada-della.html) rappresenta un pericolo.
Sui primi due fattori, si deve intervenire con una buona educazione stradale, specie dei giovani che prendono la patente, e con sanzioni severe, ove servono.
Ad esempio, qui a Roncoferraro c'è chi ha l'abitudine di parcheggiare l'auto sulle strisce pedonali che si trovano tra la tabaccheria e la chiesa parrocchiale.
Lì, ad esempio, si dovrebbe multare di più.
Lì si crea una situazione di pericolo per i pedoni, anche perché nel centro abitato molte auto vanno forte, oltrei limiti.
Inoltre, serve un'educazione stradale più accurata che contempli anche la gestione del veicolo.
Per quanto riguarda il terzo fattore, serve un grande piano di manutenzione delle strade, anche radicale.
Ad esempio, io avrei in mente il modo per mettere in sicurezza la strada del "Molinello", come anche quella della "Pompa d'Oro" che si trova sempre nel territorio comunale di Roncoferraro, nella frazione di Barbassolo.
Oggi, si è fatto molto (come l'ammodernamento di varie autostrade) ma si deve fare ancora altro.
Non devono più ripetersi casi come quelli citati nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/da-alessandro-nobile-federico-marchetti.html.
Cordiali saluti.

venerdì 18 giugno 2010

DA ALESSANDRO NOBILE A FEDERICO MARCHETTI, DUE STORIE DA RACCONTARE!

Cari amici ed amiche.

Voglio raccontarvi due storie che devono fare riflettere. Una di queste èp citata in un blog che ho visto nella Community di Libero, su cui ho un account (fucio02).
Il link è http://blog.libero.it/alessandronobile/view.php?nocache=1276851310.
Questo blog parla di Alessandro Nobile, un giovane di origine pugliese (ma residente ad Ancona) che nel 2007 morì a soli diciotto anni a causa di un incidente stradale.
L'altra storia, l'ho sentita ieri.
Riguarda il portiere del Cagliari e della Nazionale Federico Marchetti. Nel marzo di cinque anni fa, il portiere veneto ebbe un gravissimo incidente in cui rischiò la vita.
Queste due vicende (che mi hanno colpito molto) devono farci riflettere.
Se pur finite in modo diverso, esse hanno molti punti in comune.
Innanzitutto, la dignità di come i familiari di Nobile e Marchetti portano all'attenzione questa vicenda.
Questo mi ha molto colpito.
Sia i cari di quel povero ragazzo e sia Marchetti hanno avuto una grande dignità e, soprattutto, una grande fede.
Tra l'altro, il portiere si è fatto tatuare l'Ave Maria sul braccio.
Mi fa ricordare una battuta del film "Il ritorno di don Camillo", durante la scena in cui Peppone (interpretato da Gino Cervi) porta dei ceri a don Camillo (interpretato da Fernandel) ma non volle farli mettere davanti al crocifisso, con cui il prelato aveva l'abitudine di conversare, ma davanti alla Madonna.
Andato via Peppone, don Camillo inizia a dialogare con il crocifisso.
Alla fine, questi dice delle parole che più o meno suonano così:" Nessuno è più povero di un uomo che di fronte alla disperazione perde la fede".
Loro, i cari di Nobile e Marchetti, hanno quindi una ricchezza enorme.
Queste due vicende sono due grandi lezioni di umanità per tutti.
Forse, sono anche due lezioni per il sottoscritto.
Ciò deve essere anche un appello per tutte le persone perché siano prudenti quando vanno sulla strada.
La strada è simbolo di libertà ma va saputa gestire e bisogna guidare con prudenza. Infatti, chi guida un veicolo ha responsabilità sia verso sé stesso che verso gli altri.
Inoltre, è anche un appello perché chi di dovere, oltre a fare campagne (che sono certamente utili) per l'educazione stradale, migliori le nostre strade che troppo spesso hanno dimostrato di essere inadeguate ed insicure.
Gli incidenti dipendono sia dalle condizioni di chi guida che da quelle del veicolo e della strada.
Cordiali saluti.

giovedì 17 giugno 2010

GILAD LIBERO!


Cari amici ed amiche.
Come feci l'anno scorso (con il post http://italiaemondo.blogspot.com/2009/07/appello-per-ghilad-shalit.html) anche quest'anno faccio il mio appello per sensibilizzare l'opinione sulla questione inerente Gilad Shalit, il soldato israeliano rapito il 25 giugno 2006 dai terroristi di Hamas.
Con tutto il cuore, io spero che egli venga liberato al più presto. Rapire un ragazzo (che è coetaneo di mio fratello) e metterlo alla berlina su certi manifesti (come quello qui rappresentato) come se fosse un di trofeo di guerra è stato un atto disumano che denota solo il disprezzo per la vita di coloro che l'hanno fatto!
Spero che la comunità internazionale si adoperi per liberare quel ragazzo.
Sono vicino ai suoi cari.
Che Dio sia con lui!
Cordiali saluti.

giovedì 10 giugno 2010

MA QUANTA DISINFORMAZIONE!

Cari amici ed amiche.

Ma quanta disinformazione!
Questa mattina ho parlato con un signore che accusava l'esercito israeliano di avere sbagliato ad attaccare i "pacifisti" a bordo della nave turca "Marmara" e di essersi reso colpevole di avere causato la morte di diciannove persone.
Io gli ho fatto notare che se quei "signori" avessero voluto fare realmente una missione umanitaria, avrebbero potuto fare ispezionare sé stessi e la nave dall'esercito israeliano.
Perché non l'hanno fatto?
Avevano qualcosa da nascondere?
E poi, certi video fanno vedere che i "pacifisti" (o meglio "pacifinti") sparavano dai boccaporti.
Alla faccia della pace.
Molti giornali italiani stanno facendo disinformazione.
A mio modo di vedere, in essi prevale l'ideologia politica.
Questo non è fare un buon servizio.
Cordiali saluti.

lunedì 7 giugno 2010

CASO TURCHIA-ISRAELE, DUE PAROLE



Cari amici ed amiche.
Dalle discussioni molto costruttive che sto avendo su Facebook vorrei parlare della situazione che si è creata sul caso della nave "Marmara" e quello che è venuto dopo.
Io penso che qui vi sia una strategia molto pericolosa.
Questa strategia consiste nel mettere Israele in cattiva luce.
Mettendolo in cattiva luce, chi è contro questo Stato potrebbe avere il pretesto per attaccarlo.
Quindi, vi è un gioco perverso, il classico gioco del "dividi e conquista".
Purtroppo, molti stanno cadendo in questa trappola e si stanno prestando al gioco di chi vorrebbe distruggere lo Stato di Israele.
Non solo vi è questa strategia ma vi è anche un antisemitismo strisciante che in qualche modo tende a favorirla.
Anzi, forse, la situazione potrebbe anche essere peggiore di quella degli anni 30.
Infatti, in quel periodo storico, l'antisemitismo era sempre visibile, mentre ora è spesso nascosto e apparentemente non c'è ma poi esplode violentemente in certe manifestazioni in cui, assieme alla contestazione contro il governo israeliano.
E' molto pericoloso.
E intanto, si cerca di distruggere l'immagine di Israele.
Sulla Turchia, vorrei dire questo.
La nave "Marmara" è turca e oggi questo Stato è teatro di violente manifestazioni contro Israele.
Qui, lo Stato laico sta venendo meno ed i germi del fondamentalismo islamico si stanno facendo strada.
Era un fondamentalismo latente che oggi si sta manifestando con tutta la sua violenza, assieme all'antisemitismo.
Forse, credo che sia ora di ripensare la questione dell'ingresso della Turchia in Europa e che chi si mostra favorevole a ciò rifletta.
Anche il compianto monsignor Padovese, durante un'intervista su "Telepace", aveva detto che un eventuale ingresso in UE della Turchia sarebbe stato difficile.
La situazione di Cipro Nord dimostra che in Turchia vi è un ancora una situazione ambigua, come anche la questione delle chiese che non possono essere realizzate sulla pubblica via o del Patriarca di Costantinopoli che deve essere un cittadino turco.
E' una strategia per sfavorire la cristianità in Turchia, visto che i cristiani turchi sono un'esigua minoranza.
L'antisemitismo diventa quindi il catalizzatore del fondamentalismo islamico ed il collante tra questo e certi movimenti in Occidente.
Quindi vi è un grosso pericolo, sia per gli ebrei che per noi cristiani.
Infatti, con l'antisemitismo ed il fondamentalismo islamico vi è anche la cristianofobia.
Lo stesso sinodo dei vescovi del Medio Oriente ha parlato di conversioni all'Islam di cristiani.
Queste conversioni sono spesso forzate.
Quindi, credo che tutto il mondo cristiano debba svegliarsi e fare squadra con Israele, l'unico Paese mediorientale in cui vi sono tolleranza e libertà di culto.
Voglio ringraziare pubblicamente gli amici Morris Sonnino, Lisa Sannie Eliane Castelli, Riccardo Di Giuseppe, Francesca Padovese, Sara Astrologo e tanti altri di Facebook.
Loro mi hanno dato l'idea di questo post.
Voglio ringraziare pubblicamente anche coloro che mi hanno dimostrato stima e vicinanza dopo gli attacchi che ho ricevuto per avere difeso Israele.
Già certe reazioni di fronte a quanto da me esposto dimostrano che vi è un brutto clima.
Cordiali saluti.

venerdì 4 giugno 2010

GRILLO? CHE VERGOGNA!

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://beppegrillo.it/2010/05/il_trio_degli_esteri.html.
Prima di dire quello che penso, voglio ringraziare gli amici del Minzolini Fan's Club di Facebook che fa sempre un buon compito di informazione.
Questo link si commenta da solo.
E' ora di finirla di sputare su questo Governo!
Qui si è disposti a danneggiare l'immagine dell'Italia, pur di delegittimare il presidente Berlusconi ed il centro-destra.
Questo Governo è stato democraticamente eletto. Questo centro-destra continua ad essere votato a larga maggioranza.
Ma è mai possibile che ci sia chi non accetta ciò?
Questa è una mancanza di rispetto verso noi italiani!
E' come dire che la maggioranza del popolo italiano sia costituita da scriteriati.
Invito il signor Grillo a riflettere.
E poi, basta a dipingere gli israeliani come i cattivi!
E' ora di finirla!
Quei signori della nave turca avrebbero potuto farsi ispezionare dagli israeliani, anziché cercare di forzare il blocco!
A casa mia si dice "male non fare paura non avere".
Cordiali saluti.

giovedì 3 giugno 2010

VESCOVO UCCISO, E ADESSO CHE DICONO I "PACIFISTI"?

Cari amici ed amiche.

Oggi, giovedì 03 giugno monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia è stato ucciso a coltellate. L'omicidio è avvenuto ad Iskenderun, un porto sul Mediterranaeo. Il presunto assassino è una persona che lavorava per un altro prelato è stato indentificato dalla polizia con il nome Murat A.
Dopo don Andrea Santoro (parroco di Trebisonda ucciso da un giovane fanatico nel 2006), la Chiesa cattolica turca piange un altro pastore.
Tra l'altro, monsignor Padovese avrebbe fatto parte della delegazione aspostolica che avrebbe dovuto ricevere il Santo Padre Benedetto XVI in visita a Cipro.
La Chiesa cattolica in Turchia rappresenta lo 0,05% della popolazione. Comprende l'arcidiocesi latina di Smirne, ed i vicariati (sempre latini) di Istanbul e dell'Anatolia.
Inoltre, di un'archieparchia di rito armeno (archieparchia di Costantinopoli), di un'altra archieparchia di rito caldeo (archieparchia di Amida), di un esarcato greco-bizantino (Esarcato di Costantinopoli) e di un esarcato siro-cattolico (Esarcato patriarcale di Turchia).
E' una Chiesa vitale nel campo sociale ma molto limitata.
Ad esempio, secondo una legge dell'Impero ottomano, non si possono costruire le chiese in vista, sulla pubblica via.
Inoltre, in Turchia vi è la città di Tarso, ove nacque San Paolo.
Qui la chiesa viene usata più come un museo.
Ora, anche nella laica Turchia vi sono i fermenti del fondamentalismo.
Il 05 febbraio del 2006, venne ucciso don Andrea Santoro.
Il 22 novembre dello stesso anno, alla vigilia del viaggio di Papa Benedetto XVI in Turchia, un gruppo di fanatici occupò l'ex-chiesa bizantina di Hagia Sophia.
Ora è stato ucciso monsignor Padovese.
Questi sono solo alcuni degli episodi che devono farci preoccupare.
Sono vicino ai cari del prelato.
Preghiamo per i cristiani in Turchia.
Adesso cosa diranno i "pacifisti" che hanno gettato fango su Israele?
Cordiali saluti.

sabato 15 maggio 2010

UN NUOVO CASO HINA SVENTATO

Cari amici ed amiche.

A Poggio Rusco (Mantova) si è rischiata la tragedia.
Una ragazza turca di 18 anni è stata picchiata dal padre e dal fratello per i suoi costumi occidentali e per il fatto che lei abbia scelto di stare con un ragazzo italiano.
Si è rischiato un simile a quello di Hina Saleem, la ragazza pakistana che l'11 maggio 2006 fu uccisa da suo padre perché vestiva all'occidentale ed era fidanzata con un ragazzo italiano.
A differenza della povera pakistana, la ragazza turca di Poggio Rusco si è salvata anche grazie ad un'amica che l'ha incoraggiata a denunciare l'accaduto.
Ora, io vorrei porre una riflessione.
Molti di quelli che oggi fanno tanto putiferio sul caso dei preti pedofili (che è certamente molto grave) di fronte a quanto successe ad Hina e a quanto è accaduto a questa ragazza stanno tenendo un vergognoso silenzio.
Riflettiamo!
Cordiali saluti.

giovedì 13 maggio 2010

IL SANTO PADRE MISSIONARIO IN EUROPA

Cari amici ed amiche.

Il viaggio a Fatima (Portogallo) del Santo Padre Benedetto XVI è una tappa fondamentale per l'opera missionaria che sta facendo in tutta l'Europa.
L'opera del Papa non può essere definita in un altro modo.
Oggi, noi ci troviamo in un'Europa priva di un'anima.
Forse è anche questa la causa dei suoi numerosi problemi.
A questa Europa manca l'anima.
La storia lo dice.
Infatti, il vero cemento dell'Europa è rappresentata da quella tradizione giudaico-cristiana che oggi essa ha di fatto messo fuori dalla vita pubblica.
La mancanza di un riferimento esplicito alle radici giudaico-cristiane nella Costituzione dell' Unione Europea ne è la dimostrazuione più lampante.
Oggi, essa dice di attingere il suo bagaglio dall'Illuminismo, dalla Rivoluzione Francese e dalle tradizioni liberali e social-democratiche.
Purtroppo, l'Unione Europea ha dimenticato che il vero riferimento culturale sta proprio nelle radici giudaico-cristiane.
Ad esempio, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 AD), fu la Chiesa a ridisegnare il volto dell'Europa, anche altrimenti sarebbe stata un'accozzaglia di popoli.
Quindi, la tradizione giudaico-cristiana è il fondamento dell'Europa stessa.
A causa della corrente mentalità ateizzante, oggi vi è anche questa crisi di valori che sta portando all'eliminazione di tutti i simboli religiosi, al disprezzo verso la vita ed un uno scarso senso della famiglia come cellula fondante della società. Il tutto sta avvenendo in nome della "laicità".
A questo si unisce anche il vergognoso attacco contro la Chiesa sul caso della pedofilia.
Il Papa qui ha mantenuto la fermezza nel condannare questo scandalo.
Certo, la pedofilia è grave sia come reato che come peccato ma non è "monopolio" dei preti e né del mondo cattolico. Il Papa non ha mancato di denunciare errori fatti dalla Chiesa (e di cui il suo illustre predecessore, il Venerabile Giovanni Paolo II, si scusò, come le violenze contro gli ebrei o la IV Crociata) ma ha portato alto i valori cristiani.
E' evidente che la questione della pedofilia è stata cavalcata da alcuni soggetti per attaccare la Chiesa.
E' forse anche questo il "TERZO SEGRETO DI FATIMA"?
Non sta a me giudicare ma mi permetto di fare una considerazione.
Che oggi ci siano delle "persecuzioni" è vero. Esse, almeno qui in Europa, non si presentano con metodi violenti ma con attacchi da parte di certi "intellettuali", con certe sentenze (come quella fatta contro l'Italia sul crocifisso), con certe opere letterarie e con irrisione verso la fede (che viene vista come un qualcosa di "folkloristico" e di vetusto) e che cerca di manifestarla pubblicamente.
E' evidente che c'è un attacco contro la Chiesa. Qui in Europa questo attacco è "dolce" mentre in altre parti del mondo vi sono delle persecuzioni nel vero senso della parola.
Il viaggio del Papa è quindi un'occasione per risvegliare le coscienze e sarebbe giusto che anche chi (come crede) si unisca a lui nella preghiera a Maria.
Chi non crede provi almeno a riflettere.
Togliere Dio dalla vita pubblica non porta a nulla di buono.
Già successe in passato e si generarono i mostri come il Nazi-Fascismo ed il Comunismo. La storia potrebbe ripetersi.
Lo sanno bene anche i nostri amici degli USA, che pur nella loro laicità riconobbero in Dio un riferimento nella vita pubblica.
Negli Stati Uniti d'America non ci furono i succitati totalitarismi.
Cordiali saluti.

venerdì 30 aprile 2010

ANNUNCIO SHOCK, DICIANNOVENNE DONA SUA VERGINITA' AD AHMADINEJAD

Cari amici ed amiche.

Silvia Valerio, una giovane scrittrice padovana di diciannove anni ha annunciato che donerà la sua verginità al leader iraniano Mahmud Ahmadinejad.
Tra l'altro, ella ha ripetuto questo suo annuncio shock anche in una puntata della trasmissione in onda su Canale 5 "Pomeriggio 5" che è condotta da Barbara D'Urso.
Questa persona ha fatto questo annuncio shock e ha detto anche di apprezzare il leader iraniano perché, a suo dire, solo i fanatici sono quelli che colgono i risultati. Io sono rimasto INORRIDITO da quanto detto da questa persona.
In tutta onestà, io ritengo che questa persona non sia un esempio per i giovani e non rappresenta nemmeno la maggioranza di questi.
Tra l'altro, sia la conduttrice Barbara D'Urso che l'altro ospite, il parlamentare della Lega Nord Matteo Salvini, hanno citato i tanti giovani impegnati nel sociale.
Quella si è messa a ribattere dicendo delle cose molto offensive contro questi ultimi.
Ci sono tanti giovani che vogliono impegnarsi e che operano nel sociale e non solo.
Pensiamo, ad esempio, agli scout delle parrocchie o dei comuni.
Pensiamo anche ai volontari.
Un esempio personale è l'amica Francesca Padovese, blogger del blog "SarahRocks", con cui ho avuto occasione di confrontarmi.
Lei è volontaria dell'AVIS, come altri suoi coetanei.
Pensiamo anche a quei giovani che si impegnano in politica.
Un esempio è Antonio Augusto Gomes, un giovane che non ha ancora vent'anni ma parla come uno di trenta.
Lui vuole impegnarsi in politica.
Pensiamo anche a Ricky Filosa, direttore di "Italia chiama Italia" (http://www.italiachiamaitalia.net/) che dirige un network di grande livello e che contribuisce a mantenere i rapporti tra l'Italia e gli italiani all'estero. Pensiamo anche ai ragazzi dell'Associazione "Agorà" di Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina.
Pensiamo annche al giovane blogger modenese Antares 89 che ha il blog "Le Torri di Malta". Il link di quest'ultimo è presente nella lista dei "Link preferiti" di questo blog.
Sono solo alcuni esempi e ne posso citare altri, come tanti miei vecchi amici impegnati nel lavoro o nel sociale. Pensiamo anche ai numerosi giovani imprenditori del Veneto.
La signorina Valerio farebbe bene a vergognarsi di dire certe cose.
Infatti, ha definito "ipocriti" quelli che (come le persone che ho citato) si impegnano nel lavoro o nel sociale. E poi, inneggiare ad uomo che come Ahmadinejad inneggia alla distruzione di uno stato come Israele e nega la Shoah è solo un segno di poca moralità ...per non dire altro!
Cordiali saluti.

domenica 25 aprile 2010

25 APRILE SPORCATO!

Cari amici ed amiche.

Purtroppo, com'è accaduto negli altri anni, il 25 aprile è diventato occasione di scontro e di divisione.
A Milano vi sono state delle manifestazioni organizzate dai gruppi di sinistra estrema che hanno insultato pesantemente il sindaco Letizia Moratti ed il presidente della Provincia Guido Podestà.
A Roma vi sono stati fatti ancora più sconcertanti. La nuova governatrice del Lazio Renata Polverini è stata contestata pesantemente da gruppi analoghi ed il presidente della Provincia Nicola Zingaretti è stato colpito in un occhio da un oggetto contundente.
Ancora più sconcertante è il fatto che quegli individui beceri ed ignoranti che hanno tenuto questo comportamento INACCETTABILE non si siano limitati solo a contestare i politici ma hanno attaccato anche gli ex-deportati dei campi di concentramento.
Queste persone hanno sporcato il 25 aprile!
Non mi si venga a dire che quegli sciocchi hanno agito "in nome della democrazia e dell'anti-fascismo".
Queste persone non sanno nemmeno cosa significa la parola "democrazia". Se ne conoscessero il significato non si comporterebbero in questo modo indegno.
Riflettiamo tutti.
Cordiali saluti.

mercoledì 21 aprile 2010

LAICITA', UNA COSA SERIA!

Cari amici ed amiche.

Leggete il post di questo blog http://italiaemondo.blogspot.com/2010/04/pedofilia-e-preti-considerazioni.html. Questo post ricevette un commento anonimo che vi invito a leggere.
Vi invito a fare questa riflessione. Qui si è instaurato un concetto sbagliato di laicità.
In quel post io avevo detto che la stuazione dei preti pedofili è scoppiata quando il Papa ha toccato i temi della famiglia e delle vita e che ci sono delle lobbies che sono contro tutto ciò.
Io ribadisco quanto detto. Qui nessuno vuole fare delle discriminazioni contro gli omosessuali, questione sollevata dall'interlocutore, ma la famiglia è una cosa ben diversa.
Io non ho mai detto che tutti gli omosessuali siano pervertiti. Molti di loro saranno anche brave persone. Gli omosessuali sono persone e come tali vanno rispettati ma la famiglia è tutta un'altra cosa. Anche la nostra Costituzione lo dice.
Quanto ai preti, io posso replicare dicendo che la stragrande maggioranza di loro sono uomini degni che dedicano la loro vita a Dio e alla comunità cristiana di cui sono pastori.
E poi, l'interlocutore lamenta il fatto che ai preti vengano affidati i bambini e, a suo giudizio il reato di pedofilia sarebbe più grave.
Io gli voglio ricordare che i bambini vengono affidati anche ad insegnanti laici, o addirittura credenti di una religione diversa dalla cattolica o atei.
Purtroppo, la pedofilia è presente anche tra gli insegnanti.
Ci sono già stati dei casi.
Vorrei che ci si scandalizzasse anche di questo.
La pedofilia è una cosa brutta e DA CONDANNARE, sia che a farla sia un prete e sia che farla sia un laico. La pedofilia è sempre molto grave.
La verità è che qui c'è un concetto sbagliato di laicità.
La vera laicità non attacca la religione ma al contrario ne rivendica anche un suo spazio. Oggi si è instaurato un concetto in cui un "modo di fare veramente laico" è quello che attacca la religione (e in particolare la Chiesa cattolica) sempre e comunque.
Questa non è laicità.
La vera laicità la insegnò anche Gesù Cristo che predicò le Scritture nonostante non fosse stato un sacerdote.
Infatti, al tempo di Gesù solo quelli della Tribù di Levi potevano essere sacerdoti ( e di conseguenza potevano leggere e predicare le Scritture) mentre Gesù era della Tribù di Giuda.
Lui diede una nuova interpretazione alle Scritture ed introdusse il sacerdozio ministeriale, investendo Pietro come primo Papa e gli altri apastoli come primi vescovi.
Fu una visione laica. La laicità fa parte del Cristianesimo.
Quindi, per essere veramente laici non si può zittire la Chiesa.
In un contesto di laicità anche la Chiesa può parlare.
In un contesto di laicità non ci si può scandalizzare solo se il reato di pedofilia è fatto da un prete mentre si tace (o si reagisce in modo blando) se è fatta da un'altra persona.
La pedofilia va condannata sempre e comunque.
Del resto, il Santo Padre ha dimostrato di avere l'intelligenza ed il coraggio per affrontare la vicenda e, nella sua direttiva, ha incoraggiato i fedeli a denunciare ogni abuso fatto da uomini di Chiesa.
Bisogna capire che questa triste vicenda è stata strumentalizzata.
E' ora di riportare un concetto di quella "vera laicità" di cui ho parlato.
Cordiali saluti.

martedì 13 aprile 2010

PEDOFILIA E PRETI, CONSIDERAZIONI

Cari amici ed amiche.


Che la pedofilia sia un reato molto grave e da condannare senza se e senza ma è cosa assodata e certa.
Però, quanto sta succedendo ora alla Chiesa è inaccettabile.
E' vero che ci sono dei preti pedofili ma è altrettanto vero il fatto che essi sono una minoranza e che, invece, vi sono pedofili che preti non sono.
Come mai nessuno parla di questi ultimi?
Ci sono anche persone laiche (e magari anche non credenti) che praticano questo vergognoso reato chiamato pedofilia.
Inoltre, perché non esprime lo stesso disdoro per quello che riguarda chi fa sposare delle bambine a uomini adulti?
Non è pedofilia anche questa pratica?
Di fronte a tutte queste cose i detrattori di Sua Santità, Papa Benedetto VI, e della Chiesa cattolica stanno in UN TANTO VERGOGNOSO QUANTO INDECENTE SILENZIO.
Mentre, quando c'è l'abuso da parte di un prete ecco che questi "nuovi Giordano Bruno, Jacques René Hébert e Plutarco Elias Calles" iniziano a gettare fango su tutta la Chiesa e sul Papa, scatenando un becero odio che si manifesta anche in forme estreme.
Non ultima manifestazione di questo becerume è l'imbrattamento della casa natale del Santo Padre, a Marktl am Inn (in Germania), con scritte offensive.
E' una vergogna!
Questa campagna di denigrazione sembra montata ad arte per screditare la Chiesa.
A farmi pensare ciò, ci sono alcuni fattori.
Infatti, questo Papa è "scomodo" a qualcuno.
Infatti, il Santo Padre ha espresso pareri molto importanti come la SACRALITA' DELLA FAMIGLIA e la DIFESA DELLA VITA, dal suo concepimento alla sia fine.
A qualcuno tutto ciò dà molto fastidio. Ci sono delle categorie che su questi temi attaccano la Chiesa e la paragonano quasi ai Talebani. Ad esempio, c'è chi vorrebbe sostituire la famiglia (che la nostra Costituzione considera come un "istituto naturale fondato sul matrimonio") con altre forme di unione.
Qui nessuno vuole fare delle discriminazioni o negare diritti ma non si può scardinare ciò che è la "cellula fondante della nostra società".
Inoltre, uno che si dice cristiano non può non essere contrario all'aborto e all'eutanasia ed il Papa e la Chiesa ricordano ciò.
Il fatto che il Papa e la Chiesa parlino di ciò e dicano LEGITTIMAMENTE la loro dà fastidio ad alcuni che si dicono "laici". Anche la baraonda che si è creata sulla questione della pillola RU486 lo dimostra.
Vorrei ricordare a queste persone che la vera laicità non è antireligiosa ma al contrario rivendica anche per la religione un suo spazio.
Gesù Cristo stesso esprimeva un messaggio laico. Egli non era un sacerdote (in quanto la casta sacerdotale ebraica era della tribù di Levi mentre Lui era di Giuda) ma di certo non escludeva Dio dalla vita pubblica.
Questa vera e propria campagna punta, da un lato a destabilizzare la Chiesa cattolica al suo interno, e dall'altro a seminare odio tra questa, le altre Chiese cristiane e gli ebrei. Infatti, vi sono state delle uscite di alcune importanti personalità che addebitano questa campagna di odio contro la Chiesa cattolica ad una presunta "lobby ebraica".
Io credo che non sia così.
Anzi, i rapporti tra noi cattolici e gli ebrei sono ottimi. C'è dialogo e, anche se a volte esso può sembrare complicato, tutto quello che ci fu in passato (grazie a Dio) è stato superato.
Secondo me, chi sta facendo questa campagna infamante contro la Chiesa, punta a creare lo scontro con gli ebrei.
Inoltre, sembra che questa campagna punti a creare maggiori divisioni ed attriti anche con le altre Chiese cristiane.
Il fatto che essi provengano da certi ambienti (che sono noti a tutti) lo dimostra.
Nessuno (né noi cattolici, né i nostri fratelli delle altre Chiese cristiane e né i nostri "fratelli maggiori" ebrei) dovrà cadere in questa trappola. Con un altro nome non può essere chiamata questa cosa.
Se si dovesse cadere in questa trappola sarebbe un guaio per tutti. Divisi e in conflitto siamo tutti più attaccabili. Intanto, anche a nome dei collaboratori in questo blog, manifesto la mia solidarietà al Santo Padre.
Cordiali saluti.

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Liberiamo l'Europa dall'ideologia "Green"

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.