Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 3 maggio 2011

LIBIA, CENTRO DESTRA COMPATTO, CENTRO SINISTRA SFASCIATO...E SFASCISTA


Cari amici ed amiche.

Il centro sinistra si metta l'anima in pace!
Il Governo non cadrà. Dopo alcune fibrillazioni, il Popolo della Libertà e la Lega Nord hanno trovato un'intesa sulla missione in Libia.
L'accordo prevede una forte azione politica, al fianco di quella militare, la non introduzione di nuove tasse per finanziare la missione, i tempi certi della durata della stessa missione, l'impiego di soli mezzi aerei, senza l'attacco di terra, e una rimodulazione e razionalizzazione delle altre missioni italiane all'estero.
Io trovo che questo sia un ottimo accordo che conferma l'impegno dell'Italia all'estero nella lotta contro il terrorismo e nel contempo razionalizza le spese ed evita l'uso indiscriminato della forza, favorendo le azioni mirate contro gli obiettivi militari, oltre a fare sì che vi sia un'azione politica accanto a quella bellica.
Il centro sinistra cosa fa?
Il centro sinistra non fa altro che criticare ed insultare, parlando di "pastrocchio" o quant'altro.
Fa questo perché al suo interno è diviso. Dice di volere essere un centro sinistra moderno ed occidentale ma, in realtà, è legato alle sue vecchie pulsioni antiamericane, antioccidentali e sessantottine.
Il Partito Democratico ha fallito!
Esso si era proposto come forza politica occidentale e a vocazione maggioritaria.
Invece, di fatto, ha affidato la "golden share" all'Italia dei Valori, alla sinistra massimalista di Nichi Vendola, al "Popolo Viola", al "Movimento 5 Stelle" e a tutte quelle forze politiche irresponsabili che vorrebbero che l'Italia abbandoni tutte le missioni all'estero, la lotta contro il terrorismo e che, magari, appoggiasse i Palestinesi guidati da Hamas e contro Israele.
All'Italia servono i pacificatori, di persone che operano direttamente con grandi azioni di politica internazionale per fare sì che si evitino spargimenti di sangue, e non i pacifisti, ossia di coloro che urlano contro la guerra, senza proporre niente, ed urlano inutili e patetici slogan come "Peace and love". Tra l'altro questi "pacifisti" sono le stesse persone che, alla faccia della pace, durante certe manifestazioni insozzano le città, spaccano le vetrine dei negozi e bruciano le automobili, i cassonetti dell'immondizia e le bandiere dell'Italia, degli USA e di Israele.
Non abbiamo bisogno di "pacifisti", con il loro "bla bla bla" che non porta a niente di buono.
Inoltre, il centro sinistra al Governo ha già dimostrato la sua incapacità di gestire certe situazioni nella politica estera.
Basti ricordarsi di quello che successe nel 1998 al Governo Prodi che cadde perché Rifondazione Comunista si rifiutò di appoggiare la missione in Kosovo.
L'Italia non ha bisogno di pacifisti ma di pacificatori.
Il nostro Governo, presieduto dal presidente Berlusconi, è pacificatore e non pacifista.
Cordiali saluti.

THE TUDOR AGE














































Cari amici ed amiche.



Un periodo molto importante, per non dire fondamentale, della storia inglese è il periodo Tudor. Esso inziò nel 1485 con il regno di re Enrico VII (1457-1509) e finì nel 1603 con la morte della regina Elisabetta I.

Il regno di Enrico VII incominciò dopo la fine della "Guerra delle Due Rose".

Questa guerra, che iniziò nel 1455, fu una vera e propria guerra civile tra le due famiglie nobili più importanti, quella dei Lancaster, il cui stemma era una rosa rossa, e quella degli York, il cui stemma era una rosa bianca.

Queste due famiglie erano i due rami della famiglia reale dei Plantageneti.

Enrico era figlio di Edmondo Tudor, fratellastro di re Enrico VI, e di Margherita Beaufort, una discendente dei Lancaster.

Nel 1471, Enrico divenne capo dei Lancaster e nel 1485 (a Bosworth) sconfisse il re Riccardo III, della casata degli York.

Qui ci fu un enigma.

Di questo enigma scrissi nell'articolo intitolato "Un enigma inglese, re Riccardo III", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/un-enigma-inglese-re-riccardo-iii.html. Infatti, la storia di re Enrico VII si intrecciò con quella dei due nipoti di re Riccardo III, i due principi che, se fossero diventati re, sarebbero stati Edoardo V e Riccardo IV, e che, secondo la storia ufficiale vennero fatti assassinare dallo stesso re Riccardo III.

Ora, quei due principi furono dichiarati illegittimi in virtù del "Titulus regius", un atto fatto votare dal Parlamento nel 1483 con cui venne dichiarato illegittimo il matrimonio di re Edoardo IV, fratello di Riccardo. Di conseguenza, i figli nati da quel matrimonio sarebbero stati illegittimi se non ci fosse stato proprio Enrico Tudor che sposò Elisabetta York, sorella dei due principi assassinati.

Per avere il pieno diritto al trono, re Enrico VII fece annullare quell'atto. Quei due principi tornarono ad essere legittimi alla successione al trono.

Per questo, pare che fosse stato proprio Enrico a fare uccidere i due principi, anche se vi è un'altra teoria che dice che re Riccardo III avesse fatto fuggire i due principi. Una prova potrebbe essere l'episodio in cui fu coinvolto Perkin Warbeck, un avventuriero che nel 1497 capeggiò la rivolta della Cornovaglia e che diceva di essere il principe Riccardo di York.

Warbeck venne preso e processato e giustiziato. Egli negò di essere il principe Riccardo ma la documentazione del processo è tuttora lacunosa.

Nonostante questo mistero, re Enrico VII fu colui che iniziò le spedizioni marittime ed investì molto nella costruzione di navi. Proprio durante il suo regno, nel 1492, Cristoforo Colombo scoprì l'America. Come i re delle altre nazioni, Enrico VII fece venire anche dei grandi navigatori, come gli italiani Giovanni e Sebastiano Caboto. Pose così le basi del futuro Impero Britannico e si meritò l'eponimo di "Enrico il Navigatore". Inoltre, introdusse criteri meritocratici, espellendo dal Consiglio regio tutti i nobili che non avevano meriti. Allacciò rapporti con la Spagna, facendo sposare suo figlio, il principe Arturo, con la figlia del re Ferdinando il Cattolico ed Isabella di Castiglia, Caterina d'Aragona. Purtroppo, Arturo morì nel 1502 ed nel 1509, prima di morire, fece sposare l'altro suo figlio, Enrico, con Caterina.

Nel 1509 Enrico VII morì e divenne re proprio suo figlio Enrico, che assunse il nome di Enrico VIII (1491-1547).

Questi fu una persona colta. Conosceva il latino, lo spagnolo ed il francese ed il suo governo iniziò sotto i migliori auspici.

In Europa scoppiò la Riforma protestante. Re Enrico VIII si mise contro il protestantesimo e nel 1520 Papa Leone X gli diede il titolo di "Fidei defensor".

In politica, mosse guerra alla Scozia, sconfiggendo re Giacomo IV, che morì nel 1513 nella Battaglia di Flodden.

Re Enrico VIII volle fare dell'Inghilterra una potenza coloniale molto forte.

Fece fare delle rocche in riva al mare, rocche che avevano una funzione militare.

Proprio l'arte militare fu al centro del regno di re Enrico VII. Essendo ancora sottosviluppata e non potendosi permettere l'acquisto di cannoni in bronzo, l'Inghilterra iniziò a produrre cannoni in ferro, di cui il suo sottosuolo era ricco. Nacquero così tante industrie siderurgiche.

Inoltre, re Enrico VIII diede inizio alla realizzazione della flotta di navi e chiamò molti cartografi, per avere delle mappe precise.

L'Inghilterra divenne quindi una potenza marittima e non fu più un Paese agricolo.

Egli, però, passò alla storia per la questione dello scisma anglicano.

Come è stato scritto, il re era con la Chiesa cattolica. Verso la fine degli anni '20 del XVI secolo, la situazione cambiò. Re Enrico VIII volle fare annullare il matrimonio con Caterina d'Aragona e risposarsi con una donna più giovane che gli potesse dare l'erede maschio. Infatti, dal matrimonio con Caterina d'Aragona ebbe solo una figlia, Maria.

La curia romana, però, non annullò il matrimonio ed iniziò un processo che portò allo scisma della Chiesa d'Inghilterra da Roma, scisma che fu ufficializzato con l'Atto di Supremazia del 1534.

Vi ricordate, ne parlai ampiamente nell'articolo intitolato "Come morì re Enrico VIII?", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/come-mori-re-enrico-viii.html. Enrico VIII sposò Anna Bolena che però gli diede una figlia che farà chiamare Elisabetta nel 1533.

Nel 1536, Anna Bolena fu fatta giustiziare perché accusata di adulterio. Enrico VIII si sposò altre quattro volte. Nel terzo matrimonio (nel 1537) ebbe il figlio maschio, Edoardo, ma sua moglie, Jane Seymour morì di parto.

Lo scisma ebbe i suoi effetti. Re Enrico VIII fece sciogliere i monasteri e ne confiscò le terre che vennero rivendute alla nobilità di corte. Tante opere d'arte andarono perdute. Fu uno scempio.

Inoltre, gli oppositori religiosi e politici furono imprigionati e fatti uccidere.

Intanto, il re continuava a progettare la flotta inglese e a fare studi sul mare e sulle tecniche di navigazione.

Sempre più paranoico (poiché temeva di essere tradito) ed ammalato, re Enrico VIII morì il 28 gennaio del 1547 e sul trono si sedette suo figlio Edoardo, che assunse il nome di Edoardo VI. Questi aveva soli nove anni e pertanto aveva bisogno di un reggente. La reggenza fu affidata alo zio materno Edoardo Seymour, I duca di Somerset.

Questi, con la collaborazione dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, fece arrivare la Riforma protestante in Inghilterra.

Nel 1549 fu redatto il "Book of Common Prayer", il libro liturgico della Chiesa anglicana, con cui si semplificavano tutte le liturgie medioevali, che vennero riviste in senso protestante. Fu fatta una legge che permetteva al clero di sposarsi e questa legge fu accompagnata da un nuovo ordinamento liturgico che privava i preti di ogni carattere sacrale e li ridusse a semplici ministri di culto.

La Messa non fu più celebrata in latino ma in inglese e dalle chiese furono tolte tutte le statue e le immagini afferenti al cattolicesimo. Ogni altro culto fu vietato.

Nel 1553, Edoardo VI morì di tubercolosi. Questi scelse come suo successore lady Jane Grey ma fu contestata da Maria, la sorellastra del re, e dopo sei giorni fu deposta ed imprigionata. Suo marito John Dudley fu decapitato. Nel 1554 fu fatta giustiziare.

E così, nel 1553 divenne regina Maria, che assunse il nome di Maria I.

Cattolica molto zelante, si impegnò a riportare l'Inghilterra al cattolicesimo.

Lo fece anche metodi repressivi. Nel 1554 sposò Filippo, il figlio dell'imperatore Carlo V d'Asburgo ed erede al trono spagnolo.

Con Filippo, Maria progettò l'allargamento della flotta e fece fare parecchie navi. Intanto, le persecuzioni contro i protestanti furono particolarmente violente e Maria venne chiamata Maria la Sanguinaria. Nel 1558, l'Inghilterra perse Calais, l'ultimo possedimento inglese in Francia. Nello stesso anno Maria morì, a causa di un cancro. Maria non ebbe figli ed il trono passò quindi alla sua sorellastra Elisabetta. Questa ripristinò l'anglicanesimo anche se in forma più moderata. Aderì il Parlamento, pur avendo un potere enorme. Elisabetta non si sposò.

Invece, riprese tutti progetti della creazione di una flotta potente.

Nemica dichiarata della Spagna, con i corsari, l'Inghilterra fece attaccare tutti i galeoni spagnoli e ne depredò le ricchezze. Nel 1570 fu scomunicata da Papa Pio V e lei iniziò a perseguitare i cattolici. Ci furono delle congiure per deporla ed una di queste costò la vita a Maria Stuart che, dopo essere stata deposta dal trono scozzese, fu imprigionata e fu fatta decapitare nel 1587 . Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Chi uccise la regina Maria Stuart?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/chi-uccise-la-regina-maria-stuart.html.

Questa fu la provocazione che la Spagna raccolse e re Filippo II, il suo ex-cognato, inviò contro di lei l'Invencible Armata che però, pur arrivando alle coste inglesi, fu sconfitta disastrosamente nel 1588. Questo segnò il declino della potenza spagnola e la nascita di quella inglese che iniziò a colonizzare territori nelle Amerfiche. Nel 1603, Elisabetta morì ed il trono passò a re Giacomo VI di Scozia, che divenne re Giacomo I di Inghilterra.

I monarchi della dinastia Tudor lasciarono un'impronta fondamentale nella storia inglese. Fecero cose edificanti. Ad esempio, diedero l'impulso alla tecnologia. Fecero anche cose meno edificanti.

Proprio quanto successe con l'Invencibile Armada dimostra che il sapere, la tecnologia e la conoscenza vincono sul numero. Infatti, re Filippo II di Spagna mise in campo una flotta molto numerosa ma venne sconfitto da quella inglese che, invece, era di dimensioni ridotte. Questo avvenne perché gli Spagnoli non ebbero le conoscenze del territorio e del mare e di tutti i fenomeni atmosferici delle coste inglesi e sottovalutarono il loro avversario.

Questo ci deve fare riflettere.

Cordiali saluti.



























































































lunedì 2 maggio 2011

L'EUROPA E IL RAPPORTO ITALIA-FRANCIA, COMMENTO ALLA NOTA DI ANDREA VERDE






Cari amici ed amiche.


Vorrei esprimere un commento alla nota scritta dall'amico Andrea Verde su "Il Predellino".


Andrea Verde parla dell'importanza rivestita dal rapporto che ci deve essere tra Italia e Francia e lo fa citando anche le affinità culturali tra i due Paesi.

E' fuori discussione il fatto che tra Italia e Francia vi siano delle affinità culturali. Pensiamo alle loro lingue, che hanno la comune eredità latina. Infatti, Francia ed Italia fanno parte dell'Unione Latina, insieme alla Spagna, al Portogallo, ai Paesi dell'America del Sud (come Brasile ed Uruguay) e alla Romania.

Il sito dell'Unione Latina è http://www.unilat.org/.

E' fuori discussione anche il fatto che l'intesa tra Italia e Francia sia necessaria per la questione del controllo dell'immigrazione.

Però, io penso che non si possa non dare ragione a chi dice che rischiamo di diventare una "colonia francese".

Effettivamente c'è una "preponderanza francese" sia a livello europeo e sia qui in Italia, con gli investimenti che hanno portato aziende importanti (comer Parmalat) in mano a gruppi francesi.

Io temo che, per ragioni geopolitiche, l'Italia appiattisca la propria politica sulle posizioni di Parigi e che, di fatto, la stesa Europa (che già ha molti problemi) possa risentirne.

Infatti, l'Italia potrebbe uscirne indebolita. Ora, vale il detto che dice che la forza di una catena è rapportata al suo anello più debole. L'Italia rischia di indebolirsi e di indebolire ulteriormente un'Europa già malandata.
Io penso che noi italiani dobbiamo svegliarci.

Va bene avere buoni rapporti con la Francia ma l'Italia deve sapere guardare anche ad altre realtà. Per esempio, non bisogna solo guardare all'"Europa carolingia" (che è rappresentata dall'asse costituito da Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania) ma anche all'"Europa anglo-finnico-vichinga" , che è rappresentata dalla Repubblica d'Irlanda, dal Regno Unito, dalla Norvegia, dalla Svezia, dalla Finlandia e dalla Danimarca, oltre ai Paesi dell'Est e agli altri Paesi latini, come la Spagna ed il Portogallo e a quelli dell'area alpina, come la Svizzera.

Inoltre, per la sua posizione, l'Italia può essere uno "Stato ponte" tra l'Europa ed il Bacino del Mare Mediterraneo, insieme alla Grecia, a Cipro e allo Stato di Israele.
Per fare questo, l'Italia non può dare più peso al rapporto con la Francia ma deve avere una maggiore autonomia da essa.

Di certo, come ho scritto poc'anzi, noi italiani dobbiamo svegliarci.

Dobbiamo puntare sulla tecnologia, sulla scienza e sulla cultura.

Dobbiamo abbandonare certe politiche. Personalmente, io sono favorevole al capitalismo di tipo anglosassone, in cui lo Stato non entra nell'economia.

Infatti, noi italiani abbiamo un capitalismo di tipo "renano", in cui lo Stato entra nell'economia, elargendo anche soldi alle imprese. Purtroppo, nei decenni passati lo Stato elargì soldi a destra e manca, anche ad aziende che non investirono i soldi dati ma non fecero progetti utili.

Io penso che sia arrivato il momento di cambiare.

L'istituzione pubblica non deve più entrare nel'economia. Se proprio deve fare degli investimenti, lo faccia assicurandosi che l'azienda a cui ha dato i soldi investa in progetti realmente utili.

Questa si chiama sussidiarietà.

Inoltre, dobbiamo riformare lo Stato, a cominciare dalla realizzazione del federalismo.

Un'ultima cosa (ma non meno importante) è la realizzazione delle nuove infrastrutture. Per questo, ieri (ad esempio) ho parlato del pericolo che può comportare una vittoria di Alessandro Pastacci nella Provincia di Mantova, nell'articolo intitolato "Provincia di Mantova, se dovesse vincere il centro sinistra...", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/05/provincia-di-mantova-se-dovesse-vincere.html.

La Provincia di Mantova, ad esempio, è strategica perché essa è attraversata da uno degli assi portanti delle vie di comunicazione tra Europa e Mediterraneo. Per questo, per esempio, la nuova autostrada "Tirreno-Brennero" , di cui ho parlato nell'articolo intitolato "Tirreno-Brennero, un asse fondamentale", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/tirreno-brennero-unasse-fondamentale.html, è importante.

Il centro sinistra ha dentro di sé forze che sono contrarie alla realizzazione di questa opera e propugnatrici del fenomeno "NIMBY", fenomeno in cui anche un piccolo Comune pone il veto ad un'importante infastruttura.

Dobbiamo abbandonare queste idee, se vogliamo dire la nostra nell'ambito Europeo.

Cordiali saluti.































LE PROFEZIE DI SAN MALACHIA E LE TEORIE DEI COMPLOTTI




Cari amici ed amiche.

Vi invito a visionare questo video di "Voyager", la trasmissione condotta dal professor Roberto Giacobbo e che va in onda su RAI 2.
Ora, vi invito a rileggere l'articolo da me scritto ed intitolato "Profezie di San Malachia, verità o finzione?" http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/profezie-di-san-malachia-verita-o.html.
Sulla profezia di San Malachia è stato detto di tutto e sono stati inventati teoremi spesso assurdi.
Voglio riprendere l'argomento, anche per cercare di smentire certe teorie, soprattutto quelle che parlano di presunti complotti orditi a danno dell'umanità.
Coloro che sostengono certe tesi, ad esempio, parlano di un complotto giudaico-massonico nella Chiesa, parlano di una "grande apostasia" nella Chiesa stessa e che l'attuale Papa Benedetto XVI sia il "Papa nero", inteso come il responsabile di questa apostasia.
Rileggete quel sito orribile del sedicente "Movimento di Resistenza Popolare", http://www.holywar.org/PROPAGAN.htm.
Questa teoria è assurda.
Da un punto di vista dottrinale, Papa Benedetto XVI si pone in continuità con quanto espresso dal suo grande predecessore, il Beato Papa Giovanni Paolo II.
Vi invito a leggere qualche sua opera.
Io, ad esempio, ho una copia dell'enciclica "Deus Caritas est", che significa "Dio è amore", ed essa ripropone la stessa visione di Papa Giovanni Paolo II.
Del resto, l'allora cardinale Joseph Ratzinger (oggi Papa Benedetto XVI) fu uno dei consiglieri più fidati del grande Papa polacco.
Quindi, secondo quei folli che sostengono certe teorie, anche il Beato Giovanni Paolo II sarebbe un apostata.
Ora, queste teorie non sono vere (e che le sostiene è un folle) e lo dimostra le testimonianze di padre Gabriele Amorth che afferma che durante i suoi esorcismi il diavolo schiumasse rabbia appena sentiva il nome del Beato Giovanni Paolo II, perché avrebbe tolto molte anime dalle sue grinfie.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Papa Giovanni Paolo II, Santo subito!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/papa-giovanni-paolo-ii-santo-subito.html.
Questo non conferma solo la santità del Beato Giovanni Paolo II ma anche la bontà dell'operato dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI.
A smentire queste teorie, è anche l'inattendibilità della Profezia di San Malachia.
Infatti, si dice che essa fosse stata scritta da più mani e che, quindi, a quest'opera non corrisponda la verità.
Ad esempio, vi è la teoria che dice che l'ultimo Papa non sia Papa Benedetto XVI ma che questi e l'ultimo Successore di Pietro, che dovrebbe chiamarsi Pietro il Romano, ve ne possano essere altri.
C' è anche chi dice che Papa Giovanni Paolo I (1912-1978) fosse stato fatto uccidere e che il suo omicidio fosse stato commissionato da alcuni cardinali che si opponevano alle riforme dello I.O.R (Banca del Vaticano) e che ci fossero stati di mezzo altri associazioni come la loggia massonica P2.
Queste tesi diedero il successo a scrittori vari, come, ad esempio, il saggista britannico David Yallop che scrisse un romanzo intitolato "In nome di Dio".
Secondo le fonti, Papa Giovanni Paolo I era ammalato e, come fece il suo grande successore, portò la malattia con dignità. Altri dicono che ciò non fosse vero ma confermarono che ebbe qualche problema di salute, come il gonfiore alle caviglie.
Vi invito a leggere il sito http://www.papaluciani.com/ita/fioretti/fioretti17.htm.
In quel sito vi è un articolo del vaticanista Andrea Tornielli che, pur negando che il Papa fosse malato, smentisce le tesi del complotto.
Molto spesso, la fantasia umana, può fare molto. Certo, alcune tesi possono diventare opere letterarie, magari anche pregevoli. Esse, però, sono opere letterarie e come tali vanno prese. Il problema è che quando si comincia a parlare di tesi di presunti complotti e le si spacciano per vere si rischia di creare del panico che, in realtà, è immotivato.
Dal panico non nasce mai nulla di buono.
Basti ricordare quello che successe con Hitler che aizzò il popolo contro gli ebrei.
Morirono più di 6.000.000 di persone innocenti.
Se vogliamo andare più indietro nel tempo, pensiamo ai morti che fece re Enrico VIII d'Inghilterra, per via del suo timore paranoico di essere deposto.
Di quest'ultimo, parlerò un'altra volta.
Cordiali saluti.

BIN LADEN UCCISO? GIUSTIZIA E' FATTA!




Cari amici ed amiche.

Osama Bin Laden, il noto terrorista a capo dell'organizzazione terroristica Al Qaeda, è stato ucciso.
Stavolta è tutto vero!
Infatti, il DNA del cadavere corrisponde.
Il terrorista è stato ucciso mentre si trovava in un accampamento ad Abbotabad, in Pakistan, dall'intelligence americana che ha fatto un'operazione congiunta con quella pachistana.
Questa notizia è stata un "fulmine a ciel sereno".
Dopo tanti anni di ricerche, finalmente, questo terrorista è stato fermato!
Questa persona uccise tanti innocenti nel vile attentato che distrusse le Twins Towers l'11 settembre 2001.
Fece altri attentati e provocò la morte di altre persone.
Vale proprio il detto "chi di spada ferisce di spada perisce". Bin Laden fece morire tanti innocenti. Vorrei che voi guardaste questo filmato preso da Youtube.
Questo filmato mostra quello che accadde l'11 settembre 2001 a New York.
Bin Laden fece questo. Uccise tante persone innocenti e, per colpa sua, il mondo visse nel terrore! Per colpa sua, ci furono guerre, in un mondo che sarebbe potuto essere diverso, se quel pazzo non avesse fatto quei vili attentati contro l'uomo, contro la sua libertà e contro Dio.
Io ho parenti negli USA, nel New Jersey. Per dovere di cronaca, sono cugini di mia madre.
Mi ricordo che, alla sera dell'11 settembre, parlarono con mia zia e dissero che da loro ci fu un clima di paura e che provarono rabbia!
Ora, giustizia è fatta!
Le vittime di quegli spaventosi attentati hanno avuto giustizia. Spero che con Bin Laden sia distrutta la sua "predica di odio"!
Questa, però, non è la vittoria di Obama.
Infatti, questa è la vittoria della civiltà contro il fanatismo ed il fondamentalismo.
God bless America...and civility.
Cordiali saluti.

domenica 1 maggio 2011

PROVINCIA DI MANTOVA, SE DOVESSE VINCERE IL CENTRO-SINISTRA...

Cari amici ed amiche.

Nella Provincia di Mantova serve un grande cambiamento. Dopo tutti questi anni di amministrazioni di centro sinistra, la provincia virgiliana vive in un inquietante stato di immobilismo.
Vorrei fare, quindi, delle considerazioni.
Se, per una sventurata situazione, dovesse vincere il centro-sinistra sarebbe un bel guaio per la provincia.
Proviamo ad analizzare la situazione del centro-sinistra mantovano, così si capiranno meglio le cose.
Il candidato presidente del centro-sinistra è Alessandro Pastacci (nella foto).
Pastacci è il Sindaco di Quistello ed è una figura civica che (teoricamente) non fa riferimento a nessun partito.
Questo è già un punto di debolezza del centro sinistra.
Mentre il centro destra ha candidato l'onorevole Gianni Fava, una figura che fa riferimento ad uno dei due partiti che costituiscono l'asse portante della coalizione, la Lega Nord, il centro sinistra ha candidato Pastacci perché nei partiti che costituiscono il suo asse portante (Partito Democratico ed Italia dei Valori) non c'è una personalità che sappia fare sintesi tra le forze di quella coalizione.
Questo è un punto che l'elettore dovrà avere ben chiaro, prima di andare a votare.
Pastacci dice che nel centro destra il Popolo della Libertà non esiste e che comandano i "Lumbard", quelli della Lega Nord.
Leggete l'articolo della Gazzetta di Mantova, seguendo il link http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/04/30/news/il-pdl-comandano-i-lumbard-4078106.
Se io fossi in Pastacci, guarderei bene la realtà.
Ad eccezione di qualche situazione, in cui è stato carente, il Popolo della Libertà nella Provincia di Mantova è forte ascesa.
E' ben radicato nell'Alto Mantovano e, con la Lega Nord, governa Comuni importanti, come il Comune di Virgilio, con l'ottimo Sindaco Alessandro Beduschi, e Sabbioneta.
A Roncoferraro, prevale nelle elezioni europee, nazionali e regionali.
Quindi, il Popolo della Libertà c'è. I fatti sconfessano Pastacci.
Inoltre, ricordo che dall'anno scorso sulla poltrona di Sindaco di Mantova siede un certo Nicola Sodano, che ha scalzato il centro sinistra.
E poi, se fossi in Pastacci, guarderei quello che succede nella mia coalizione.
Cito quanto sta succedendo nel Comune di Sermide, usando un articolo della Gazzetta di Mantova, un giornale che non può essere tacciato di avere delle simpatie per il centro-destra.
Leggete l'articolo, seguendo il link http://gazzettadimantova.gelocal.it/dalgiornale/2011/04/29/news/no-al-candidato-di-pastacci-autosospeso-il-pd-di-sermide-4064370.
Pastacci, infatti, ha messo in lista Stefano Righi. Questi è il vicesindaco di Sermide e fa parte di una Giunta di centro-destra.
Nel Partito Democratico vi sono mugugni e prese di distanza dal candidato.
In pratica, il centro-sinistra mantovano ha costituito una vera e propria "Armata Brancaleone" unita solo dall'avversione verso il centro-destra ed il suo candidato presidente Fava.
Quella coalizione è un'accozzaglia di forze troppo diverse tra loro e che hanno come collanti l'avversione verso il centro-destra ed il potere, qualora dovesse vincere.
Se dovesse vincere, sarebbe un problema.
Immaginate quello che succederebbe se ci fosse una Giunta provinciale con a capo Pastacci.
Ad esempio, alla Provincia di Mantova servono nuove infrastrutture e si dovrà fare una nuova strada. Immaginate cosa succederebbe se ci fosse una Giunta Pastacci.
Ci sarebbero certi comitati "civici" alleati del centro sinistra, come il Movimento 5 Stelle, e partiti, come i Verdi e Sinistra, Ecologia e Libertà, che inizierebbero a manifestare contro la loro stessa ipotetica Giunta e che minaccerebbero lo stesso Pastacci di farla cadere.
Ci sarebbe l'immobilismo più totale!
La Provincia di Mantova non può più permetterselo.
Rischierebbe di restare indietro sia nell'ambito della Regione Lombardia e sia nell'ambito nazionale ed internazionale.
Una situazione del genere porterebbe la provincia al collasso e molti giovani mantovani si vedrebbero costretti ad emigrare nelle grandi città (come Torino e Milano) o all'estero.
Elettori mantovani, prima di votare valutate la situazione e siate vigili!
E' vero che Pastacci non fa parte di nessun partito (e questo può stuzzicare il palato di qualche elettore deluso dalla politica) ma egli è stato scelto dal centro sinistra perché i partiti che compongono tale coalizione non sono in grado di scegliere un candidato nel loro ambito e che, soprattutto, hanno paura di perdere il potere sulla nostra provincia.
Cordiali saluti.

SAN GENNARO ED IL SANGUE






Cari amici ed amiche.


Vi invito a leggere l'articolo del blog dell'Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie, seguendo il link http://istitutoduesicilie.blogspot.com/2011/05/san-gennaro-se-sfaseriat-niente.html.

Non sono mai stato a Napoli ma mi è sempre interessata la storia del miracolo del Sangue di San Gennaro, la liquefazione del sangue del Santo che è avvenuta oggi.

Per alcuni, questo fatto è miracoloso. Per altri, non ha nulla di miracoloso e c'è chi, come il professor Luigi Garlaschelli afferma che la sostanza contenuta nell'ampolla non sia nemmeno sangue.


Io vorrei fare delle considerazioni a riguardo.

Io penso che la fede debba prescindere dal miracolo in quanto tale.

Credere in Dio ed aderire alla religione cristiana significa, prima di tutto, credere nella resurrezione di Gesù Cristo ed accettare i precetti, facendo così un voto di obbedienza a Dio stesso.

Un cristiano che non crede nella resurrezione di Gesù Cristo non può essere definito cristiano così come un cristiano che, ad esempio, non va a Messa è un cristiano per battesimo ma non lo è nella pratica. Giusto il brano del Vangelo secondo Giovanni che è stato letto nelle nostre chiese e che ho citato nell'articolo intitolato "Papa Giovanni Paolo II, Santo subito!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/papa-giovanni-paolo-ii-santo-subito.html, parla di chi perde un incontro con Gesù, San Tommaso apostolo.

Questi, non vide il primo incontro con Gesù risorto e non credette subito alla resurrezione.

Per credere, Tommaso dovette essere nel luogo in cui Gesù venne e toccare le sue ferite alle mani e al costato.

La Messa è l'incontro con Gesù Cristo. Infatti, nel Vangelo secondo Matteo vi è una frase di Gesù Cristo che dice :" Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì io sono in mezzo a loro.".

La Messa è l'incontro con Gesù nell'Eucaristia.

Un cristiano che salta anche una sola Messa è come San Tommaso che perse il primo incontro con Gesù cristo.

Per quanto riguarda il credere alla resurrezione di Gesù, qui vi deve essere un atto di fede.

Se una persona non crede nella resurrezione di Gesù, la sua fede cristiana è nulla.

Anzi, se uno non crede nella resurrezione di Gesù non può nemmeno comprendere i miracoli della Vergine Maria e dei Santi che di Dio (e di Gesù che è Suo Figlio) sono intercessori.

La stessa cosa vale per il miracolo del Sangue di San Gennaro.

Quindi, la fede prescinde dal miracolo.

Certo, non si deve escludere il fatto soprannaturale ed esso deve dare l'"input" della fede.

La fede, però, va oltre il miracolo. Quindi, ritengo che il miracolo del Sangue di San Gennaro possa essere anche soprannaturale però bisogna capire che il miracolo non dipende dal Santo ma da Dio, di cui il Santo è intercessore è testimone.

Questo discorso vale anche per la Vergine Maria e per altri Santi che sono legati a fatti miracolosi.

Cordiali saluti.
















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Beatrice Venezi boicottata perché è di destra

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.