Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

domenica 3 luglio 2011

BEPPE GRILLO? IRRESPONSABILE!





Cari amici ed amiche.

Ieri ci sono stati dei gravi scontri in Val di Susa e Beppe Grillo è accorso là definendo "eroi" coloro che hanno attaccato i poliziotti che difendevano il cantiere in cui si sta costruendo la TAV.
In questo video (che ho preso da Youtube) Beppe Grillo parla di "prove tecniche di dittatura" e parla di guerre civili e catastrofi imminenti.
Io trovo che i suoi toni siano irresponsabili e da condannare senza appello!
Sono parole molto gravi!
In primis, la TAV è necessaria. Questa ferrovia ad Alta Velocità serve ad unire Lisbona a Kiev e, una volta finita, darà un contributo fortissimo anche al nostro Paese.
Qualora questa ferrovia non venisse fatta in Val di Susa (che è il corridoio naturale) sarebbe una vera e propria tragedia.
Infatti, la TAV si farebbe comunque ma verrebbe fatta passare in Svizzera e in Austria e l'Italia sarebbe tagliata fuori da tutti i commerci.
E così, mentre gli Svizzeri e gli Austriaci si fregherebbero le mani e festeggerebbero, per via dei lauti guadagni, noi saremmo emerginati dal resto d'Europa.
Quindi, il signor Grillo farebbe bene a tacere.
Chi ieri ha fatto quegli atti violenti contro i poliziotti non ama l'Italia e nemmeno il territorio della Val di Susa.
Amare il proprio territorio significa conoscerlo e denunciare tutte le volte in cui esso è danneggiato.
Mi viene in mente una discussione di ieri, durante la visita al "Forcello" , su cui ho scritto l'articolo intitolato "Mantova e gli Etruschi".
In quell'occasione ebbi una discussione con il presidente onorario del Cenacolo dei Poeti Mantovani "Al Fogolèr", Claudio Quarenghi.
Questi si lamentava del fatto che il territorio mantovano fosse maltrattato.
Aveva pienamente ragione.
Quarenghi non può essere certamente tacciato di "filo-berlusconismo".
Anzi, non condivido la sua posizione verso il presidente Berlusconi.
Sono pur sempre del Popolo della Libertà e berlusconiano di ferro.
Però, Quarenghi è anche una persona molto colta. Conosce a menadito tutta la storia e le caratteristiche del territorio mantovano. Merita il mio rispetto e la mia stima.
Si arrabbia quande vede i fossi inquinati o il terrirorio maltrattato.
Questo è amore per il territorio!
Amare il proprio territorio significa conoscerlo e denunziare tutte le disfunzioni reali che lo danneggiano e non agire in base ad un pregiudizio e bloccare un'opera di pubblica utilità solo in funzione di questo pregiudizio.
Tra l'altro, se ci fosse la TAV, tanta parte del traffico che oggi va su gomma finirebbe su rotaia.
Tanta parte del'inquinamento non ci sarebbe più.
Quindi, i NO TAV agiscono in base ad un pregiudizio e vogliono bloccare la realizzazione di un'opera pubblica in base a questo pregiudizio.
Tra l'altro, la violenza fatta da quei manifestanti di ieri non era diversa dallo squadrismo fascista, contro cui gli stessi dicono di combattere.
I poliziotti meritano la mia solidarietà, come gli operai del cantiere, che si guadagnano il pane onestamente.
Ora faccio un'osservazione sul Partito Democratico.
Il suo segretario Pierluigi Bersani ha ragione a condannare le violenze.
Però, la sinistra radicale manifesta con i NO TAV ed è alleata con il Partito Democratico in molti Comuni, Province e Regioni.
Se vuole essere coerente, il Partito Democratico deve rompere con la sinistra radicale.
Non si possono condannare certe posizioni ed essere alleati con chi le sostiene.
Cordiali saluti.

MANTOVA E GLI ETRUSCHI




Cari amici ed amiche.

Inizio con questa mia poesia che ho in parte ricavato da una canzone del cantastorie, poeta mantovano ed amico Wainer Mazza.

ETRUSCHI CU SITI?"Etruschi chi siete
il mondo si chiede
da dove venite
nessuno lo sa."
E
truschi cu siti?
Si dumanna u munnu...
da unni viniti...
u sapi nuddu di tunnu!

Sì...da d'Italia cori vosciu fù caminu...
comu 'n Felsina...fuste 'nto Laziu...et fortia criastu
cusì 'n Roma ultimu u rè facistu superbu...
comu 'n Mantua...di Grechi u sapè mittistu!

Cusì...d'i Finici...littiri da leggiri...
a vuluntati voscia a li populi tutti desi...
et chista mai ùn ebbe a scinniri...
ma a morti voscia nto misteru stesi!

Diu solu sapi...comu vi fici cinniri!
Invitato dagli amici del cenacolo dei poeti dialettali mantovani "Al Fogolèr", sono stato nella zona archeologica del "Forcello", una zona che si trova a Bagnolo San Vito, in Provincia di Mantova.
In questa zona, sono stati trovati resti di insediamenti etruschi.
Si sa, il Mantovano fu terra abitata dagli Etruschi.
Basti pensare alla Civiltà villanoviana che si estendeva dall'Emilia Romagna ed arrivava fino in Campania, a Sala Consilina, in provincia di Salerno.
Il Mantovano potrebbe essere stato un avamposto della civiltà etrusca.
La zona del "Forcello" era sicuramente importante.
Infatti, era la zona più a nord di tutto il territorio in mano agli Etruschi.
Era vicina al fiume Mincio che, in origine, non era imbrigliato da argini e quant'altro.
Al contrario, gran parte della Pianura Padano-Veneta era paludosa ed aveva delle piccole isole di terraferma.
Su uno di questi isolotti, gli Etruschi si insediarono e formarono una vera e propria città.
In quella zona, oggi, si trovano resti che possono essere datati fino al 380 BC.
Non ci sono resti di date più recenti.
Qui c'è un mistero.
Non sono state trovate tracce di guerre o di scontri violenti.
Si può dire, però, che nell'attuale città di Mantova vi sono resti di origine etrusca che risalgono a date posteriori al 380 BC, che coestistono con altri resti di origine romana.
Addirittura, il poeta Publio Virgilio Marone (Virgilio) scrisse di questi "Etruschi-mantovani" ed affermò di essere lui stesso di origine etrusca.
Tra l'altro, Virgilio era nativo di Andes, l'attuale Pietole, che si trova lì vicino.
Quindi, tra Etruschi e Romani vi fu una convivenza.
Molti dei resti di vasellame sono di origine greca, fenicia ed orientale.
Questo significa che gli Etruschi facevano commerci e che il "Forcello" era una zona strategica.
Infatti, attraverso il Mincio, che è un affluente del Po, le navi provenienti dalla Grecia e dall'Oriente arrivavano lì.
Tra l'altro, la città del "Forcello" aveva al suo interno dei canali, come la capitale dell'Impero Azetco, Tenochtitlan, nell'attuale Messico.
Allora, cosa successe?
Perché quella città fu abbandonata e ad essa non se ne sovrapposero altre, come nel caso di Mantova o di Bologna, che nel periodo etrusco si chiamava Felsina?
Non sono state trovate tracce di guerra.
Ciò significa che i motivi potrebbero essere stati altri, magari di origine naturale.
Di sicuro, gli Etruschi in quella zona fungevano da "cerniera" tra le popolazioni celtiche e proto-venete del nord e quelle del Bacino del Mediterranaeo.
Tra l'altro, la loro area di influenza arrivava fino alla zona del "Castellazzo", una zona che si trova vicino al centro abitato di Garolda, una frazione del mio comune, Roncoferraro.
Tra l'altro, di quest'ultima zona scrissi.
Vi invito a rileggere il mio articolo intitolato "Roncoferraro, gli ebrei ed i catari".
Qui, infatti, pare che ci fossero stati il primo insediamento ebraico e quello cataro nel Mantovano.
Quindi, la zona del "Forcello" è importante e ancora a molto da rivelare.
Tra l'altro, gli Etruschi diedero anche un grande contributo culturale.
Nel loro alfabeto vi sono lettere di origine fenicia e greca.
Dalla loro trascrizione fonetica si può intuire che le lingue che vennero in seguito ebbero una forte influenza dall'etrusco che portò questo alfabeto attinto dalle popolazioni del Mediterraneo.
Pensiamo, ad esempio alla lingua norrena o alla stessa lingua latina.
Il "Forcello" merita interesse.
L'evento è stato condito da poesie.
Io stesso ne ho declamata una, quella intitolata "Chant of Melrose abbey", che potrete leggere nell'articolo intitolato "Codice Botticelli".
Inoltre, l'evento, si è concluso con una "merenda" a base di bruschette, prosciutto e melone, lasagne, insalata, bresaola, formaggio Parmigiano-Reggiano e dolci, presso la "Corte Traversone", di proprietà della famiglia Moretti, una delle tante cascine del luogo.
Vi sono state altre declamazioni di poesie e canzoni dell'amico Wainer Mazza.
Ringrazio gli amici del cenacolo "Al Fogolèr" per questa bella giornata di cultura e di aggregazione.
Cordiali saluti.













sabato 2 luglio 2011

L'UMILE REGALITA', XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Cari amici ed amiche.

Oggi è la XIV domenica del tempo ordinario e nelle nostre chiese verranno letti i brani del libro del profeta Zaccaria (capitolo 9, versetti 9-10), del Salmo 144 (145), della lettera di San Paolo apostolo ai Romani (capitolo 8, versetti 9, 11-13) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 11, versetti 25-30).
In questa Messa si parla del valore dell'umiltà e della mitezza, che sono i valori cardine di quello che ci ha insegnato il nostro Signore Gesù Cristo.
Già nel brano vetero-testamentario (quello di Zaccaria) si prefigura ciò.
Infatti, esso parla di un re che viene non su un cavallo, che è simbolo di potere e di guerra, ma su un asino, che è simbolo di umiltà e di lavoro.
La scena poi si verificò e fu quella che noi celebriamo nella "Domenica delle Palme", in cui si ricorda l'entrata di Gesù in Gerusalemme, prima della sua crocifissione.
Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, era ricco e potente ma si fece povero.
Con un suo gesto, avrebbe potuto annientare i suoi nemici e invece si fece crocifiggere e perdonò loro i peccati.
Oggi, più che mai, questo insegnamento va contro ogni logica umana.
Infatti, spesso e volentieri, ad avere ragione sono i più furbi ed i più ruffiani, coloro che, senza avere alcun merito ottengono risultati.
Ad esempio, mi viene spesso detto che sbaglio a schierarmi politicamente con chi nella realtà in cui vivo risulta perdente.
Anzi, mi viene spesso detto che farei bene a schierarmi con chi il "grano turco", in mantovano "al formenton".
Secondo logica umana che ho citato, questi signori avrebbero ragione.
Infatti, se io stessi con chi nella mia zona vince, sarei più ascoltato e forse sarei anche più agevolato in certe situazioni, come la ricerca del lavoro.
Invece, io ho scelto di stare dall'altra parte e, per certi "signori", merito di restare disoccupato.
Certo, questa è una situazione triste.
L'umanità ha avuto un progresso nelle scienze e nelle tecnologie, il che è cosa buona, ma moralmente è tornata alla "legge della giungla".
Ritiene degno di rispetto chi fa cose mirabolanti mentre chi fa cose apparentemente insignificanti ma importanti nella sostanza, viene ignorato.
Per esempio, una persona che vince il jackpot al Superenalotto viene osannata come un dio.
Un paramedico dell'ambulanza che soccorre una persona viene ignorato.
Ora, il servizio fatto dal paramedico è più importante, perché salva delle vite.
Eppure, viene ignorato.
Certo, la persona che vince al Superenalotto non ha rubato nulla e la gioia sua è legittima.
La ricchezza in sé non è un reato e nemmeno un peccato.
Ma volete mettere il valore intrinseco di questa con una vita umana salvata?
Dobbiamo tornare ad essere umili a sapere dare il giusto il peso alle cose.
Gesù ci insegnò questo.
Cordiali saluti.

MESSAGGIO DI CORDOGLIO PER IL SOLDATO MORTO IN AFGHANISTAN


Cari amici ed amiche.

Come tutti noi, apprendo con dolore la morte di un nostro soldato in Afghanistan.
Il caporal maggiore Gaetano Tuccillo è rimasto vittima di un attentato sulla strada nel distretto di Farah.
Esprimo il mio cordoglio per questo soldato che è morto per fare un servizio alla nostra patria.
Infatti, facendo la missione in Afghanistan, i nostri soldati contribuiscono alla lotta al terrorismo, una triste realtà che minaccia anche il nostro Paese.
Nelle Messe vespertine di questa sera e in quelle di domani preghiamo per lui, per i suoi cari e per il suo collega che è rimasto ferito nello stesso attentato.
Cordiali saluti.

venerdì 1 luglio 2011

VIDEOGIOCHI ED ESOTERISMO





Cari amici ed amiche.

Vi parlo di una questione nota, quella del rapporto tra i videogiochi e l'esoterismo.
Non a caso, ho messo un video (che ho preso da Youtube) in cui viene fatto vedere un videogioco con cui giocavo spesso, Realms of the Haunting, un videogioco che risale al 1997 e che fu realizzato dalla Gremlin.
In questo videogioco, vi è una trama che vede Adam Randall, il figlio di un pastore anglicano, coinvolto in un'avventura in cui si imbatté in personaggi buoni e cattivi.
Tra questi ultimi è citato è citato anche il demonio Belial.
Ci sono pentacoli, versetti biblici e simboli arcaici ed occulti.
Tra l'altro, questo videogioco ha anche spezzoni di filmato che sono interpretati da attori.
Tra questi cito David Tuomi, che interpreta il protagonista Adam Randall, Marc Finn che interpreta Claude Florentine, il malvagio sacerdote, cavaliere templare e mago che tenta di portare Satana sulla Terra, Gerry Hinks, che interpreta il pastore Charles Randall, il padre di Adam, che è morto ma la cui anima è prigioniera, Dave Roberts, che interpreta Aelf, un cavaliere che in realtà è San Michele Arcangelo, Emma Powell, che interpreta Rebecca Trevisard, una giovane con poteri psichici che aiuta Adam Randall a risolvere gli enigmi, David Learner, un famoso attore britannico che interpreta il demonio Belial, Kim Durham, attore interpreta Gaul, l'Anti-Cristo, Segna Byron, l'attore che interpreta l'angelo buono Hawk che combatterà Gaul nell'Armageddon, ed altri.
In questo gioco compaiono ovunque simboli magici ed occulti.
Vi sono anche termini biblici come "Sheol" (o Sceol), il termine ebraico che viene usato per indicare l'Ade dei Greci o il Regno dei morti oppure l'Inferno, come anche le leggende persiane dello Zoroastrismo (religione di Zarathustra) come anche vocaboli anglosassoni. Ad esempio, Aelf è un termine anglosassone. Uno degli arcivescovi di Canterbury si chiamava Aelfric.
Ora, chi (come me) è appassionato di cultura medioevale (che ha forti connotazioni mistiche ed esoteriche) non corre rischi a giocare a quel videogioco.
Del resto, come ho già detto più volte, sono appassionato di cultura medioevale, specie dell'Inghilterra, come anche di cultura inglese del dei secoli XVI e XVII.
Inoltre, San Michele è uno dei miei Santi preferiti.
Tra l'altro, in quel gioco compaiono anche le leggende della Cornovaglia, che è un luogo in cui è diffuso il culto di San Michele, cosa di cui parlai nell'articolo intitolato "La devozione micaelita nell'Inghilterra medioevale".
Ora, qui potrebbe esserci un problema.
Intendiamoci, in sé, il videogioco potrebbe non creare problemi.
Chi come me, almeno un po' si documenta, può affrontare determinati discorsi.
Ad esempio, io so cos'è un pentacolo, la stella a cinque punte che era di origine pagana e che nel Medio Evo venne cristianizzata e a ll'inizio le fu attribuita una valenza positiva (poiché veniva usata dai cristiani per tenere lontano il diavolo, dato che le cinque punte indicavano le cinque piaghe di Cristo) ma che poi assunse una valenza negativa ed è usato dai satanisti.
Inoltre, ho letto qualcosa di "Daemonologie", il libro scritto da re Giacomo I Stuart (1566-1625).
Questo libro è un trattato di demonologia.
Il Medio Evo aveva forti connotazioni magiche ed esoteriche. Anche la Divina Commedia di Dante Alighieri fa accenno a ciò.
Il problema è il contesto sociale in cui viviamo, un contesto secolarizzato, in cui Dio è stato "relegato" in un angolino ma in cui, a tempo stesso, la domanda di spiritualità è rimasta la stessa.
Il rischio di cadere in certe trappole (come l'occultismo) è quindi elevato.
Tenete conto, infatti, che (ad esempio) oggi vi è una crisi generalizzata di valori, come la famiglia.
I giovani sono soli di fronte ad un mondo che ha perso la bussola.
Essi si chiudono nelle loro stanzette e si siedono di fronte ad un computer, navigando sui social-network o giocando ai videogiochi.
Molti giovani non si documentano.
Senza valori fondanti e punti di riferimento e stando sempre da soli di fronte a questo "mare magnum" di simboli i giovani rischiano di credere veramente ad una trama che, pur essendo inventata, ricorre a nozioni collegate alla realtà, rischiano di prendere il tutto per verità.
E allora, da una parte, ci si deve documentare e, dall'altra, bisogna che le famiglie, la scuola e le parrocchie tornino ad occuparsi dei giovani.
Nel va del nostro futuro.
Cordiali saluti.

BUON LAVORO, ONOREVOLE ALFANO!




Cari amici ed amiche.

In questo video preso da Youtube, si può vedere l'investitura dell'onorevole Angelino Alfano (già Ministro di Grazia e Giustizia) a segretario del Popolo della Libertà.
Nato ad Agrigento, il 31 ottobre 1970 e laureato in legge (avvocato), Alfano inziò la sua esperienza politica nella Democrazia Cristiana. Nel 1994, aderì a Forza Italia.
Nel 1996 si candidò come deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana per il collegio di Agrigento.
Nel 2005 divenne coordinatore di Forza Italia in Sicilia.
Nel 2006 fu eletto deputato, nella circoscrizione XXIV della Sicilia.
Venne rieletto nel 2008, come deputato del Popolo della Libertà, e divenne Ministro di Grazia e Giustizia.
Alfano è sicuramente la persona giusta per guidare il Popolo della Libertà.
I punti salienti del suo discorso fatto oggi al Consiglio Nazionale del Popolo della Libertà (che lo ha visto insediato) sono la meritocrazia, il rapporto diretto con la società civile, la sussidiarietà ed i valori fondanti della società.
Riguardo alla meritocrazia, Alfano è stato molto chiaro.
Bisogna valorizzare il talento, le capacità e l'impegno, incominciando proprio dal partito che deve operare di più sul territorio e fare sì che tutte le sue dirigenze locali ed i suoi eletti siano scelti in base a quelle caratterische che prima descritto.
Forse, una simile politica potrebbe rimettere a posto le cose in certe aree in cui il partito è assente, come qui a da me, a Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Per quanto riguarda il rapporto stretto con la società civile, Alfano ha rapportato la cosa anche riguardo alla corruzione.
Alfano ha parlato del primo progetto del PdL, un partito che deve essere con la gente e per la gente e non un "partito delle tessere".
Infatti, per esistere, un "partito delle tessere" ha bisogno di tanti soldi.
E' logico che esso si esponga alla corruzione.
Il PdL non sarà così.
Anzi, esso attingerà direttamente dalla società civile sia le persone e sia il bagaglio culturale.
Per quanto riguarda la sussidiarietà, va detto che la rovina dell'Italia è stata la politica di assistenzialismo, una politica che ha fatto sì che molti fondi venissero dispersi a destra e a manca e in progetti inutili.
Con la sussidiarietà, che è riconosciuta dalla dottrina sociale della Chiesa, non sarà così.
Essa punta a fare sì che l'istituzione agevoli solo i progetti migliori ed efficaci.
Riguardo ai valori fondanti, il PdL è un partito che ha di riferimento, come la famiglia, la sacralità della vita, la libertà di educazione e la concezione che vede lo Stato al servizio del cittadino e non il contrario.
Quindi, il Popolo della Libertà ha dei valori fondanti.
Non si può dire lo stesso dei nostri avversari, il centrosinistra.
Se qualcuno chiedesse a un militante del Partito Democratico quali siano i suoi valori, questo risponderebbe che il suo valore cardine è la Costituzione.
Mi sembra una risposta che non vale niente.
Infatti, anche il Popolo della Libertà si riconosce nella Costituzione.
Il problema è che il Partito Democratico è basato solo sul pregiudizio e sull'odio verso il presidente Berlusconi.
Dice di rifarsi alla Costituzione (usandola quasi come un "Moloch") ma in realtà non ha valori.
E' rimasto a quella vecchia concezione in cui lo Stato deve dettare l'etica al cittadino, tipica del modello comunista.
Oggi, il centrosinistra ha tre radicalismi. Ha il radicalismo etico, quello giudiziario (giustizialismo) e quello sociale.
Guarda caso, alle ultime elezioni non ha vinto la sinistra riformista e parlamentare ma quella extra-parlamentare e massimalista.
Il centrosinistra è basato solo sul pregiudizio e sull'odio verso il proprio avversario.
Io, ad esempio, avevo fatto delle proposte culturali al Comune di Roncoferraro, che è amministrato dal centrosinistra, in occasione dei 150 anni di Unità d'Italia.
Ebbene, queste proposte non sono state ascoltate.
Non avevo fatto nulla di male.
Avevo solo proposto tavole rotonde e discussioni pubbliche su Giuseppe Garibaldi e sul processo di unificazione.
Non sono stato ascoltato.
Noi del centrodestra non dobbiamo fare lo stesso.
Vi invito a leggere i commenti all'articolo intitolato "Una manovra di responsabilità".
Qui, infatti, vi sono commenti scritti da un "fantomatico" ingegnere di nome Pasquale che attacca il Governo, con toni spesso beceri.
Il fatto che io pubblichi i suoi commenti dimostra che io non ho paura del confronto e né ho pregiudizi.
Di certo il "fantomatico Pasquale" non sa che forse il prossimo Governo potrebbe essere di centrodestra e non di centrosinistra.
Forse, lui avrà qualche "rivelazione divina"?
Io credo, piuttosto, che sia come la "schiava indovina" che è citata negli Atti degli Apostoli.
Quella schiava non aveva nulla di divino. Semmai, aveva un demonio.
Inoltre, ricordo che questa manovra taglierà gli stipendi ai ministri e farà sì che gli impiegati pubblici non facciano i "finti malati".
Sia i pubblici impiegati che i ministri sono pagati da noi.
Quindi il "caro ingegnere" non faccia demagogia.
Del resto, Alfano ha annunciato che lascerà il Ministero di Grazia e Giustizia e non usufruirà più dei voli di Stato ma andrà con il treno, tra la gente.
Questo è molto positivo.
All'onorevole Alfano faccio i miei migliori auguri.
Cordiali saluti.

GLI EBREI, MONSIGNOR BERTOGLIO E PAPA PIO XII

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto dall'"Anti UAAR-Unione Cristiani, Cattolici e Razionali".
L'articolo è intitolato "65 ebrei salvati da mons. Bertoglio grazie alle direttive di Pio XII".
Il Consigliere per gli Affari Pubblici dell'Ambasciata di Israele, Livia Link, ha consegnato a Milano la medaglia dei "Giusti tra le Nazioni" a monsignor Francesco Bertoglio. Questo riconoscimento va ai non-ebrei che salvano gli ebrei.
Durante la buia epoca nazista, monsignor Bertoglio salvò almeno 65 ebrei.
Lo fece anche sotto le direttive di Papa Pio XII, quel Papa accusato da alcuni di essere stato in silenzio durante la Shoah.
Ciò riabilita la figura di Papa Pio XII. A volte è meglio operare in silenzio che non mettersi ad urlare.
Se Papa Pio XII si fosse messo ad urlare, non solo sarebbero morti molti più ebrei ma Hitler avrebbe avuto il pretesto per attaccare il Vaticano e distruggere la Chiesa, cosa che, per altro, voleva fare.
Papa Pio XII operò in silenzio ma evitò un bagno di sangue e salvò molti più ebrei.
Papa Pio XII fu il Papa che scomunicò i comunisti e forse, visto che i ceti intellettuali erano (e sono tuttora) allineati sinistra, questi ultimi fecero sì che venisse gettata infamia su di lui, mettendolo in cattiva luce anche tra i cattolici.
Ora, la vera storia sta emergendo.
Ringrazio l'amica Irene Bertoglio che ha messo il link dell'articolo su Facebook.
Certi preti lefebvriani negazionisti e certi pseudo-cattolici dovrebbero imparare che l'antisemitismo non è compatibile con la Chiesa cattolica. Questo fu detto anche da Papi pre-Concilio Vaticano II, come Papa Pio XI.
Cordiali saluti.

Translate

Continuiamo insieme per Roncoferraro

Ieri sono stato alla convention della lista Continuiamo insieme per Roncoferraro , la lista che sostiene l'attuale sindaco di Roncoferr...