Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 27 maggio 2012

Auguri "Fogolèr"!

Cari amici ed amiche.

Oggi ho passato una bella giornata in compagnia degli amici del Cenacolo dialettale dei poeti mantovani "Al Fogolèr" che compie 40 anni.
A questo evento sono stati invitati anche i cenacoli trentini, veronesi, bergamaschi, cremonesi e modenesi.
Questa giornata è incominciata alle ore 10:30, a San Benedetto Po, il Comune della Provincia di Mantova che ospita il complesso monastico dell'Abbazia di Polirone.
Il nome di questa abbazia benedettina deriva dall'antica confluenza tra il fiume Po ed il Lirone.
All'ingresso dell'abbazia (oggi complesso museale), gli amici del "Fogolèr" hanno messo a disposizione per la vendita  i loro gadgets, tra cui l'annullo postale da collezione.

La visita è iniziata alle ora 10:40  e abbiamo fatto un tour nell'abbazia, entrando attraverso il grande scalone con gli stucchi e la "Rosa dei venti" al centro del soffitto.
Entrato nel complesso museale, ho visto con grande piacere il museo dedicato alla civiltà contadina mantovana, lo Scriptorium,  l'antica biblioteca dei monaci (con i suoi geroglifici di stile egizio che l'adornano) e la scalinata che veniva usata dai monaci per andare alla Basilica, scalinata decorata da Giulio Pippi de' Iannuzzi, detto Giulio Romano (1499-1546).
Purtroppo, il terremoto ha fatto danni anche lì, anche se sono nulla a confronto di quanto successo a Mirandola o a Moglia.
Poi, abbiamo visitato la basilica e lì il mio cuore si è aperto.
Ho pregato (tra l'altro, porto sempre con me un rosario) e ho visitato il tesoro di arte che questo luogo di culto contiene.
Questa abbazia è legata a Matilde di Canossa (1046-1115) che qui fu sepolta e rimase fino al 1645, quando Papa Urbano VIII trafugò le sue spoglie per portarle a Roma, contro il parere della popolazione di San Benedetto Po.
Nella chiesa vi è un'esplosione di arte e di fede.
Qui si sovrapposero il romanico, il gotico, il rinascimentale ed il barocco.
Questi stili si intrecciano.
Grazie all'opera di grandi pittori e scultori,  come Giulio Romano, Antonio Begarelli (1499-1565),  Giovanni Maria Piantavigna (morto nel 1575) e Guido Reni (1575-1642), la fede si trasforma in arte e l'arte in fede.
Le volte gotiche furono arricchite di stucchi da Giulio Romano e le colonne romaniche coesistono con  le nicchie del tardo Rinascimento, tutto seguendo il motto che recita: "Nihil amori Christi praeponere".
Ho visto le tombe di grandi personaggi come Lucrezia Pico della Mirandola, discendente di quel grande erudito che fu Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494), e (ovviamente) il cenotafio di Matilde di Canossa.
Alle ore 13:00, ci siamo spostati presso il ristorante "Il Nespolo", per il pranzo.
Esso è stato introdotto da un antipasto a base di salumi mantovani con focacce e grissini all'aperto.
Dopo di essi sono arrivati i due primi, il risotto alla pilota e gli strangozzi al sugo d'anatra, ed il secondo, una grigliata mista di carni di maiale e patatine fritte.
Poi, il pranzo si è interrotto e vi sono stati un discorso di Sergio Aldrighi, il presidente del "Fogolèr", e la consegna di omaggi (dei piatti decorati)  ai vari cenacoli ospiti, all'autore dei piatti decorati Mario Manzalini e ai presidenti onorari del "Fogolèr", tra i quali cito Alfredo Facchini, Wainer Mazza e Claudio Quarenghi.
Poi il pranzo è ripreso e sono stati serviti mostarda mantovana, Grana Padano e bresaola ed il sorbetto.
Poi, è stato il turno dei due poeti ospiti che sono stati chiamati dal presidente Sergio Aldrighi.
Indovinate chi era uno dei due!
Mah sì, avete indovinato. Uno dei due poeti ero io.
Ho declamato la poesia dedicata a Wainer Mazza.
Ho ringraziato il "Fogolèr" per l'opportunità e gli ho regalato un'antologia che contiene una mia poesia.
Poi c'è stato il dolce.
Durante l'evento, ho anche segnalato Angelo Fazio ai poeti mantovani.
Oltre ad essere un ottimo interlocutore, Angelo è anche un ottimo poeta.
Ho ritenuto giusto segnalarlo.
Leggete la sua poesia qui sotto che ho portato.
A questo cenacolo fatto di grandi persone auguro ogni bene ed auguro che possa fare tanto per altri 40 anni e forse più.
Termino con delle poesie che ho portato e che è intitolata "L'arcancilu Micheli, la spata et la Palora":



L'ARCANCILU, LA SPATA ET LA PALORA
(L'ARCANGELO, LA SPADA E LA PAROLA)


Cum Caliburnus et Parabola...
 Michael archangelus vincit...
 in gratia Dei et in fortia...
 et Deus imperat.


Accussì...certu 'n pugna...sanza calumnia 'n Palora...
Michael ranni chì fù cù l'ali d'ancilu...
cuntru Luciferu 'n revolta chì fù...sanza virgogna...
et chì cascau et vinni diavulu...
pì Diu, nostru Signuri et Patri, vincìu...
pì Diu, lu Criaturi, lu Sarvaturi et lu Cunsulaturi,
et chiddu tintu dimoniu di xhiamma lu vinu bivìu...
 et lu ventri s'abbruciau et iddu pigghiau lu duluri.

Al "Fogolèr" posso dire solo una cosa: "Buon  compleanno!"
Cordiali saluti.

sabato 26 maggio 2012

Preghiera allo Spirito di Verità

Cari amici ed amiche.

Su Facebook,  l'amico Angelo Fazio mi ha fatto trovare questa preghiera:

"Salve, o Spirito di verità, di luce e di guida in questa valle di lacrime, salve!

Tu sei l'ebbrezza, la tenerezza, il candore, la forza e l'ardore di una vita che cammina sotto lo sguardo di Dio.

Illuminami in ogni decisione da prendere perché compia sempre la Tua volontà.

Fa che non commetta errori, così che possa essere a servizio Tuo e delle anime.

Allontana da me il peccato e le occasioni per commetterlo.

Placa i miei nemici con l'arma della Tua potenza.

Confortami nelle pene e insegnami a crescere nella via dello spirito.

Che io sia paziente, perseverante, povero, distaccato da ogni cosa,

che mi allontani dalle vanità del mondo, dalle passioni e dagli amici del male,

perché possa obbedire alla legge del Padre e comunicare il Tuo spirito ai fratelli.

O Spirito di bontà, ascolta la mia preghiera e non disdegnare le mie suppliche,

così, quanti a me ricorreranno, guardando al Tuo operato si convertano.

Amen .
".

Oggi è il giorno di Pentecoste.
Lo Spirito Santo scese sugli apostoli di Gesù Cristo e li fece missionari del Padre.
Dio creò l'uomo libero ma spesso e volentieri l'uomo fece un cattivo uso della sua libertà.
L'esempio fu il caso della Torre di Babele.
La Torre di Babele fu l'esempio della tracotanza degli uomini che si unirono per rifiutare Dio.
Dio, allora, mandò lo Spirito Santo a confondere, in modo da fare recedere gli uomini da quel truce progetto.
Ora, nella Pentecoste cristiana, lo Spirito Santo, invece, volle riunire gli uomini sotto Dio.
Cordiali saluti.

Festa del Pesce di Roncoferraro, la recensione sui cibi

Cari amici ed amiche.

Com'è noto, dal 24 di questo mese è iniziata la "Festa del Pesce" qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Essa durerà fino al 27 di questo mese.
L'evento è stato organizzato dal Comitato Manifestazioni di Roncoferraro.
Ieri, ho cenato lì.
Ho preso un risotto alla Pilota, una frittata con i "saltarei" ed due fette di polenta abbrustolita.
Il risotto era ben condito.
C'era un giusto equilibrio tra il riso ed il condimento, il "pesto".
Il riso non era scotto ed era perfettamente asciutto.
Esso non era acquoso ed i chicchi si separavano bene.
Il "pesto" era cotto al punto giusto.
Riguardo alla frittata con i "saltarei", si può dire che essa non sia troppo unta.
Io mi aspettavo un disco di uova e "saltarei" (gamberetti d'acqua dolce) così intriso di olio da poterlo strizzare.
Invece, la frittata era pressoché asciutta ed aveva un buon sapore.
Non era stracotta.
I "saltarei" non erano bruciati.
Questo è molto positivo.
Infatti, i "saltarei" devono essere croccanti ma non  devono sapere di bruciato.
Il mio voto al cibo è nove.
Tra l'altro, le porzioni sono abbondanti e il prezzo di 5, 00 Euro per un piatto di "risotto alla pilota" e quello di 5,50 Euro per un piatto di risotto con la "psina" (pesce delle risaie) sono più che congrui.
Pertanto, andate a mangiare tutti alla "Festa del Pesce".
Cordiali saluti.

Segnalazione importante

Cari amici ed amiche.

Su Facebook ho trovato questa segnalazione della pagina dedicata al Parmigiano Reggiano:

"Vi diamo qui sotto i contatti (verificati) di due caseifici, tra quelli colpiti direttamente dal sisma, che si sono attivati per la vendita diretta di prodotti per far fronte ai danni subiti.

Continuate a seguirci, nei prossimi giorni daremo ulteriori indicazioni e contatti di altri caseifici, in modo da venire incontro alle tante richieste che arrivano in questi momenti.
Grazie a tutti per il supporto e per la pazienza!

CASEIFICIO SANT'ANGELO S.N.C.
DI CARETTI DANTE E C. (Azienda Caretti)
Indirizzo VIA IMBIANI, 7
Comune San Giovanni in Persiceto - 40017 (BO)
Telefono 051/824811
Sito: http://www.aziendacaretti.it/
Email: terremoto@aziendacaretti.it

Il caseificio ha avuto danni (23.000 forme danneggiate) e provvederà a fare una vendita promozionale.

CASEIFICIO SOCIALE LA CAPPELLETTA
DI SAN POSSIDONIO SOC. COOP. AGR.
Indirizzo VIA MATTEOTTI, 80
Comune San Possidonio - 41039 (MO)
Telefono 0535/39084
Come potete vedere dalla foto il magazzino stagionatura è stato gravemente danneggiato dal terremoto.

Per poterlo ripristinare, il caseificio LA CAPPELLETTA offre a prezzi ridotti PARMIGIANO REGGIANO di varie stagionature.
Chi fosse interessato può inoltrare direttamente gli ordini a ENTRO GIOVEDI': filieracorta@arci.it

Potrete ritirare il formaggio MARTEDI' fra le 12.00 e le 18.30 nella sede del Comitato Arci di Modena (via IV novembre, 40/L - zona direzionale Cialdini).

EDIT: i contatti di un altro caseificio qui:http://on.fb.me/JGmhaL.". 

Cordiali saluti. 

C'era una volta Finale Emilia

Cari amici ed amiche.

Per farvi capire l'entità dei danni causati dal terremoto, vi parlo un po' di Finale Emilia, uno dei Comuni più colpiti.
Finale Emilia si trova in Provincia di Modena ed è un Comune ricco di storia e di tradizioni, tradizioni e storia che a causa del terremoto sono a rischio.
Le prime testimonianza di presenza umane in quella zona risalgono all'Età del Bronzo (3500 BC-1200 BC).
In epoca romana,   lì nacque un agglomerato urbano, forse successivo ad un castrum.
Tacito, nella sia "Historia", parla di un centro abitato di nome Forum Alieni.
Nel 1009 AD si incominciò a parlare esplicitamente di Finale Emilia.
Fu citato, infatti, un castello finalese che fu oggetto di scambio tra il vescovo di Modena Varino e l'abate di Nonantola Rodolfo.
Tuttavia, il centro storico nacque nel 1213 AD, quando,  durante una guerra tra Salinguerra Torelli e Aldobrandino d'Este, i militari fondarono un castrum.
Nacque poi il Comune.
In quel periodo fu costruita la Torre dei Modenesi o Torre dell'Orologio.
Il centro abitato finì in mano agli Estensi e divenne un importante centro economico.
Nel 1598, Cesare d'Este cedette Ferrara al Papa e si rifugiò a Finale Emilia, che ricevette il titolo di Finale Fedelissimo.
Nel XVIII secolo, la vita della città fu funestata da guerre e scontri tra varie fazioni.
Tuttavia, non perse lo splendore di "città ideale", anche grazie al contributo di una forte comunità ebraica.
Dopo essere stata in mano a Napoleone, la città tornò in mano agli Estensi (Congresso di Vienna-1814) che la mantennero fino al 1860, quando fu inclusa nel Regno d'Italia.
Nel 1886, qui nacque la prima cooperativa nel Modenese.
Durante la II Guerra Mondiale, qui ci fu uno scontro cruciale tra le truppe naziste e quelle americane.
I combattimenti in strada tra i nazisti ed finalesi,che cercavano di fermarli, furono feroci.
I nazisti sconfissero i finalesi ma ciò fece guadagnare tempo agli Americani che poterono accerchiare il nemico.
Quindi, la storia di questa cittadini è ricca.
Qui, come a Mantova e a Sabbioneta, vi era una comunità ebraica fiorente.
Cito, per esempio, Donato Donati (1550-1631), il banchiere e mercante che portò in Italia i grano saraceno.
La sua tomba è ancora presente a Finale Emilia.
Posso citare anche l'inventore di una specialità finalese che è molto simile all'Erbazzone mantovano, la Sfogliata di Finale Emilia.
Forse, potrebbero avere avuto origini comuni, visto che anche a Mantova c'era una comunità ebraica molto forte.
La differenza principale tra la Sfogliata di Finale Emilia e l'Erbazzone mantovano sta nel fatto che il secondo abbia un ripieno di spinaci e parmigiano.
Esso nacque nei forni della comunità ebraica.
Un giorno, nel 1860, un fornaio ebreo di Finale Emilia (che si chiamava Giuseppe Maria Alfonso Alinori) si innamorò di una ragazza cattolica.
La sua comunità gli fece ostracismo e lui si convertì al cattolicesimo, si sposò e (per vendetta)  decise di divulgare la ricetta della Sfogliata, che fu rivisitata, con l'aggiunta dello strutto di maiale.
Quindi, il centro di Finale Emilia va recuperato.
Gli organi competenti della Regione Emilia-Romagna hanno detto che per ora non è prioritaria la ricostruzione della Torre dei Modenesi, edificio che è stato distrutto dal sisma, ma il restauro conservativo degli edifici danneggiati.

Io penso che questo sia un grosso errore.
La Torre dei Modenesi va ricostruita, come vanno ricostruite le chiese e gli altri monumenti distrutti o danneggiati dal sisma.
Non fare ciò sarebbe come uccidere la storia.
Vi invito a guardare il video qui sotto per riflettere.
Cordiali saluti.

Da "Italia chiama Italia", Editoria, abolire contributi statali adesso! - di Antonio Gabriele Fucilone


Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Editoria, abolire contributi statali adesso! - di Antonio Gabriele Fucilone".
La stampa finanziata dallo Stato è tipica dei regimi non democratici.
Come può un giornale finanziato dallo Stato criticare in modo obiettivo la politica?
Inoltre, il finanziamento pubblico dell'editoria è uno spreco di denaro dei cittadini.
Cordiali saluti.

Il "Corvo", chi l'ha mandato?

Cari amici ed amiche.

Ieri, è stato arrestato il maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, con l'accusa di avere rubato documenti importanti.
Ora, c'è da chiedersi chi possa avere mandato il "Corvo" (così viene chiamato il ladro di documenti) e per quale motivo sia stato fatto questo.
Io penso che qualcuno l'abbia mandato a fare quello che hanno.
Infatti, è difficile pensare che un uomo solo rubi dei documenti importanti per sé stesso.
Io penso che qualcuno abbia pagato il "Corvo", per avere dei documenti che avrebbe potuto usare per danneggiare la Chiesa.
Questo deve farci riflettere.
Infatti, spesso e volentieri, i nemici non sono fuori ma in casa nostra.
Dobbiamo essere vigili.
Cordiali saluti.


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