Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 3 settembre 2010

DA MANTOVA A GALATI MAMERTINO, PASSANDO PER FALCONARA MARITTIMA, ECCO ALCUNI TESORI DA SALVARE


Cari amici ed amche.


L'Italia è piena di tesori artistici e, da appassionato di arte, non posso non parlare di essi.
Vi sono alcuni monumenti noti e ben conservati ma ve ne sono altri che sono ignoti ai più e spesso in stato di abbandono.
Voglio portare all'attenzione alcuni di questi tesori, sperando che essi vengano salvati.
Incomincio a parlare di Mantova, la mia città.
Questa è una città d'arte e ciò è noto. Essa è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO ed è altrettanto noto.
Con le sue chiese, i suoi palazzi, la sua sinagoga, le sue piazze e con tutta la documentazione storica, Mantova è un gioiello.
Tuttavia, vi sono edifici e monumenti che vanno valorizzati e salvaguardati.
Uno di questi è la Torre di Sant'Alò. Per alcuni, questa torre quattrocentesca aveva funzioni difensive mentre per altri aveva funzioni di magazzino per il sale.
Con i suoi cunicoli, questo edificio ha attorno a sé un alone di mistero.
Oggi, esso è in disuso e andrebbe restaurato e ripulito, magari per farne un museo.
Un altro edificio importante e che andrebbe valorizzato è il Tempio di San Sebastiano (nella foto).
Questo edificio è una chiesa costruita da Leon Battista Alberti (1404-1472).
Nel 1926 fu rovinata da un restauro molto discutibile.
Uscendo dalla città e arrivando nel comune di Roncoferraro, noi arriviamo a Villa Riesenfeldt, una costruzione in stile rococò, che si trova nella frazione di Pontemerlano e che è in stato di abbandono.
Sempre nel comune di Roncoferraro, in frazione Garolda, noi abbiamo Corte "Le Quadre", una villa con cappella privata, e Corte Cavriani, con l'antico oratorio.
Tutto ciò merita un restauro approfondito.
Inoltre, a Roncoferraro, vi è la Piazza Corte Grande, la cui recente pavimentazione non mi sembra adeguata con il contesto. I mattoni si sfaldano!
Nella frazione di Governolo vi è la Casa dei Concari che è confinante con il comune di Bagnolo San Vito che andrebbe restaurata, magari per farne un museo.
Passando alla Regione Marche, una regione che mi piace, non posso non parlare del comune di Falconara Marittima, in provincia di Ancona.
A tale proposito, vi invito a leggere questo bellissimo link http://www.musan.it/vis_cms.php?idcategoria=2.
Magari, quando vado in Abruzzo, potrei fermarmi a Falconara Marittima, uscendo ad Ancona-nord dalla A14, e visitare i suoi bellissimi luoghi, come Rocca Priora.
Nella frazione di Castelferretti, vi è Villa Montedomini.
Questo edificio, risalente al 1505, fu la residenza della signoria dei Ferretti.
Oggi, esso è chiuso ed è in stato di abbandono.
Che peccato!
Andando nel vicino Abruzzo, la terra d'origine di mio padre, non posso non parlare di Montorio al Vomano (come della provincia di Teramo) e della Chiesa di San Giusto che dà il nome ad un'intera via, in cui risiedono i miei zii, e che oggi è ridotta ad un ammasso di ruderi.
Io credo che possa essere ricostruita per com'era prima e riconsacrata.
Anzi, sarebbe giusto pensarci.
Andrebbero riqualificati anche i borghi come Azzinano (frazione del comune di Tossicia, sempre in provincia di Teramo) che potrebbero avere una fruibilità turistica.
Arrivando in Sicilia, non posso non parlare di Galati Mamertino, il paese di mia madre. Questo comune che si trova in provincia di Messina ha dei tesori che vanno valorizzati, come la Chiesa di San Luca e di tutto il suo borgo storico, con la Chiesa del Rosario, in cui ogni tanto mi fermo a pregare e che ha uno splendido tabernacolo marmoreo del Gagini ed una bella statua di San Rocco, ed il Palazzo del Principe.
Vi è anche il Borgo Milè, che è antichissimo e che va riqualificato.
Abbiamo fatto questo breve "viaggio" tra i "tesori dal salvare".
Spero che vi sia piaciuto.
Cordiali saluti.



SAKINEH LIBERA!


Cari amici ed amiche.

Come molte autorità e persone comuni di questo mondo, anch'io mi unisco all'appello per la liberazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana che da 2006 è nel braccio della morte, in quanto condannata per adulterio alla pena della lapidazione.
A coloro che vorrebbero lapidare la donna, vorrei dire le parole di nostro Signore Gesù che disse:
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Non esistono uomini senza peccato e chiunque lapiderà quella donna farà un peccato ancora più grave contro Dio e contro l'umanità.
Cordiali saluti.

OCCHIO AI SOCIAL-NETWORK!

Cari amici ede amiche.

Avrei voluto parlare di altri argomenti ma mi tocca esprimere un parere su quanto è successo ad una ventenne di Varedo (Monza-Brianza) è stata violentata da un ragazzo conosciuto su un social-network e lo stupro è stato filmato da uno degli amici di quest'ultimo.
Qui c'è un grosso problema!
Forse, per fare amicizia veramente, credo che non ci sia niente di meglio del "vecchio metodo", ossia la conoscenza diretta delle persone.
Purtroppo, l'uso dei social-network per fare amicizia è sempre più forte.
Io penso che ciò sia dovuto alla crisi di valori, tra cui quello dell'amicizia.
Da questa crisi sono particolarmente colpiti i giovani.
Io vedo che ci sono molti giovani che cercano di fare amicizia tramite Facebook, Twitter ed altri social-network.
Oggi c'è troppo individualismo, un individualismo che porta le persone a non guardare in faccia nessuno.
E così, un ragazzo (o una ragazza) cerca delle persone lontane dal contesto in cui vive (ove spesso questo individualismo è così accanito) ed il social-network diviene così lo strumento per fare ciò.
Il problema è che una persona conosciuta sul web potrebbe non essere uguale nella realtà e così si rischiano truffe ed episodi tristi come quello che ho citato.
Soprattutto ai giovani, voglio dire che il social-network va bene per portare idee e confrontarsi ma l'amicizia, quella vera, può essere fatta solo con il "faccia a faccia".
Come disse il grande Papa Giovanni Paolo II, non abbiate paura!
Non dovete avere paura di confrontarvi direttamente.
Del resto, della questione dei giovani e dei social-network si parla anche su riviste importanti come "L'ECO DI SAN GABRIELE" (http://www.sangabriele.org/leco.asp).
Quindi, occhio ai social-network!
E poi, se sui social-network vedete delle cose strane (come gruppi blasfemi o persone che vi propongono relazioni o vi chiedono soldi) segnalateli a chi di dovere contattando l'e-mail poltel.rm@poliziadistato.it
Dovete fidarvi delle istituzioni.
Cordiali saluti.

giovedì 2 settembre 2010

POLITICA RIDOTTA AD UNA FOGNA? NON E' COLPA DEL PRESIDENTE BERLUSCONI!


Cari amici ed amiche.
Non condivido le parole dette dal segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani che ha detto che "il berlusconismo riduce la politica ed una fogna".
Non solo non condivido queste sue parole ma le trovo anche offensive nei confronti di chi vota il Popolo della Libertà ed il centro destra.
E' ora di finirla di continuare a definire "piduisti", "mafiosi", "fascisti", "prostituti" , "squadristi" e con qualsiasi altra espressione offensiva noi militanti, sostenitori e semplici elettori del centro destra e in particolare del Popolo della Libertà.
Veramente, la misura è colma!
Io non mi permetterei mai di offendere i miei avversari politici.
Ad esempio, io non mi permetterei mai di offendere personalmente il Sindaco ed i membri dell'Amministrazione del mio comune, Roncoferraro, in provincia di Mantova, che sono di centro sinistra.
Certo, la loro politica non mi piace e credo che non piaccia nemmeno alla maggioranza dei cittadini roncoferraresi. Lo dimostra il fatto che, alle elezioni comunali dell'anno scorso, il centro sinistra avesse vinto ricevendo solo il 48,1% dei voti.
E' un risultato che deve ancora fare riflettere.
Al Comune serve una politica diversa, che faccia le opere importanti (come la messa in sicurezza delle strade), che non dica di no a priori (e senza fare un'approfondita discussione) a cose importanti (tra queste metto anche l'adozione dell'energia nucleare), che porti qualcosa di nuovo (come ad esempio la realizzazione delle "Case dell'acqua") e che ascolti di più i cittadini.
Però, io non mi permetterei mai di offendere gli amministratori sul piano personale.
Io credo nella politica di "Scuola anglosassone", quella politica che prevede anche lo scontro duro ma che non arriva mai alle offese personali.
A me la "Scuola di Robespierre", che volgarizzò la politica, non piace.
E poi, se vogliamo dirla tutta, io trovo ipocrita la posizione di quelli della sinistra.
Ad esempio, loro stanno facendo tanto rumore per quanto successo con Gheddafi.
Premetto, a me non è piaciuto quello che ha fatto il leader libico.
E di D'Alema che andava a braccetto con gli Hezbollah (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/torna-lunione-dio-ce-ne-scansi-e-liberi.html) che dicono?
Inoltre, che dicono di Romano Prodi che, nel 2006 (quando era premier), stringeva le mani del leader iraniano Ahmadinejad?
Bisogna essere coerenti!
Cordiali saluti.

CHI ERA IL PRETE GIANNI?

Cari amici ed amiche.

Nel Medio Evo circolava una leggenda che parlava di un regno in Oriente e del suo sovrano, un re-sacerdote, un leggendario re Melchisedech del Medio Evo.
Il nome di questo re era Prete Gianni.
Pare che la prima notizia fosse giunta dal Libano nel 1145, grazie al vescovo Ugo di Gebal. Nel XII secolo, precisamente nel 1165, l'imperatore bizantino Manuele I Comneno ricevette una strana lettera con scritto:
"Giovanni, Presbitero, grazie a Dio Onnipotente, Re dei Re e Sovrano dei sovrani".
Questa lettera fu in realtà un falso.
Il basileus girò la lettera all'imperatore Federico Barbarossa e a Papa Alessandro III che, nel 1177, inviò a lui una lettera con cui gli avrebbe dato l'autorizzazione a fare un santuario a Roma, riunificando la Chiesa.
Altre notizie di questo personaggio giunsero nel 1221, quando il vescovo di Acri riferì a Roma di un re indiano e cristiano di nome David che si diceva essere pronipote di Prete Gianni.
Verso il 1300, Marco Polo e Giovanni di Montecorvino riferirono di un principe che governava ad ovest di Pechino e che diceva di essere discendente di Prete Gianni.
Chi era questo personaggio?
Prete Gianni era sovrano di un misterioso regno che si trovava nel'attuale India o nel Corno d'Africa.
In questo regno non vi erano vizio e miseria.
Si disse che lì vi erano draghi alati che erano sellati e bardati.
Il monarca dormiva su un letto di zaffiri ed i suoi vestiti, che erano fatti di pelle di salamandra, venivano puliti sul fuoco.
Stando a quanto si disse, Prete Gianni fu discendente diretto di uno dei Re Magi.
Si disse che nel suo regno ci fossero l'Arca dell'Alleanza, la Fonte dell'Eterna Giovinezza ed il Santo Graal.
Il suo regno non era facile da raggiungere.
Come dissero vari storici dell'epoca, tra cui il tedesco Onorio d'Autun (1080-1154), nella zona vi erano esseri mostruosi e uomini-bestia.
Certo, al di là delle leggende, ci sono alcune cose vere.
Ad esempio, nella zona che va dall' Iraq all' India vi sono comunità cristiane che sono antecedenti all'arrivo degli europei.
Ad esempio, in India vi è la Chiesa siro-malabrese, che pare fosse stata fondata dall'Apostolo San Tommaso e che avesse avuto i rapporti stretti con un'altra Chiesa, quella ortodossa siriaca, una Chiesa monofisita che concepisce il Cristo come essere solo divino ed apparentemente uomo.
Questa dottrina fu sconfessata dal Concilio di Calcedonia nel 451.
Nel XVI secolo, in India arrivarono i missionari portoghesi ed i siro-malabresi si convertirono al cattolicesimo ma il tentativo di latinizzazione pertò ad uno scisma.
Solo con Papa Alessandro VII, nel 1662, riuscì a riportare i siro-malabresi in comunione con Roma, pur restando con il rito siriaco.
Un'altra Chiesa della zona è quella nestoriana.
Essa fu fondata da Nestorio (381-451) che fu Patriarca di Costantinopoli.
Egli concepiva la Madonna non come Theotokos (Madre di Dio) ma come Christotokos (Madre di Cristo) e sosteneva che non vi fossero due nature in Cristo ma due persone.
Secondo la leggenda, Prete Gianni fu un nestoriano.
Vi è inoltre, un'altra versione della storia di Prete Gianni.
Infatti, pare che il termine Gianni sia la trascrizione del termine "Zan", nome del titolo del re d'Abissinia, l'attuale Etiopia, di cui si dice che sia il discendente di Menelik I, re d'Etiopia e figlio di re Salomone e della regina di Saba.
Tra l'altro, pare che avesse portato l'Arca dell'Alleanza proprio nel suo Paese, per salvarla dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme.
In seguito, gli etiopi si convertirono al Cristianesimo di rito copto, che ritiene il Cristo di un'unica natura.
Pare che oggi l'Arca dell'Alleanza si trovi Gondar o ad Aksum.
Tra l'altro, ogni chiesa etiope ha una copia dell'Arca dell'Alleanza.
Concludo dicendo che, forse, la storia del Prete Gianni fu forse un modo per idealizzare un mondo senza guerre e prospero.
Fu un ideale di un mondo migliore.
Cordiali saluti.

mercoledì 1 settembre 2010

ISRAELE E L'ANTISEMITISMO COMUNISTA








Cari amici ed amiche.




Vorrei partire da una riflessione fatta dagli amici Morris Sonnino e Vito Schepisi (http://vitoschepisi.blogspot.com/) per portare alla luce una situazione che può essere inquietante.
Sonnino, persona con cui è un onore piacere interloquire, scrisse su Facebook questa espressione:
"Immaginamo cosa succederebbe se un gruppo di israeliani fermasse un gruppo di palestinesi, li facesse scendere e li freddasse con un colpo alla nuca, tutti, compresa una donna incinta.
Cortei, manifestazioni, dibattiti, puntata speciale di "Anno Zero", preghiere nelle chiese, appelli degli intellettuali, raccolte di firme e profonde meditazioni filosofiche sul "male Israele". Povero Occidente".
Sonnino scrisse questa frase di Giovanni Bernardini per fare capire che, in certi ambienti occidentali, verso Israele e gli ebrei vi è ancora un clima ostile.
Come Sonnino, dico che l'analisi di Bernardini è eccellente.
Questa riflessione fu fatta in seguito a quanto successo a dei coloni israeliani che il 31 agosto scorso vennero uccisi con un vile attentato fatto dalle brigate Ezzedine al Qassam, legate direttamente ad Hamas.
Se ad essere attaccati fossero stati i palestinesi e ad attaccare fossero stati gli israeliani, di sicuro, qui da noi ci sarebbero state manifestazioni con bandiere israeliane bruciate, puntatone di "Anno Zero" e simili, preti catto-comunisti che si mettono a pregare con la kefiah, partiti oggi all'opposizione che chiedono che il governo italiano condanni Israela all'ONU e quant'altro.
Perché questo?
Il motivo è molto semplice. Vi è ancora l'antisemitismo.
Questo, però, è un antisemitismo diverso da quello dei secoli passati e da quello nazista.
Questi, infatti, erano brutalmente palesi e visibili.
L'antisemitismo attuale, invece, è nascosto e larvato.
Spesso, viene mascherato con l'espressione di "disaccordo verso la politica dello Stato Israele".
In verità, è antisemitismo allo stato puro e della peggiore specie!
Inoltre, questo antisemitismo è pernicioso anche perché è professato da chi si è sempre posto contro il Nazismo, un' ideologia apertamente e notoriamente antisemita e che uccise più di 6.000.000 di persone.
Sto parlando del Comunismo.
Infatti, questo antisemitismo si annida negli ambienti della sinistra, dagli intellettuali, alle sinistre giovanili, ai politici, fino ad arrivare a certi ambienti giornalistici.
Qui c'è la visione dell'"ebreo usuraio, affamatore di poveri, guerrafondaio e pronto a fare complotti contro i più deboli".
Questi ambienti sono intrisi di questo odio che si manifesta in modo becero e violento, in certe manifestazioni in cui si bruciano bandiere israeliane.
Bruciare una bandiera di uno Stato significa anche disprezzare la cultura di quest'ultimo.
Il problema è che questa forma di antisemitismo si fece strada negli anni, spesso in modo subdolo e mascherato con i termini di "antifascismo", "cultura repubblicana" , "cultura democratica" e quant'altro.
Sotto il nome di "cultura della difesa dei più deboli" si instaurò l'avversione verso Israele, ritenuto uno Stato di potenti che schiacciava i più deboli.
Poi, bisogna tenere conto anche del fatto che il marxismo è un'ideologia contro Dio e
tutte le forme in cui Egli si manifesta!
Anche l'Ebraismo è un modo in cui Dio si manifesta!
Tutto ciò fece in modo che negli anni i comunisti creassero "una cultura della mistificazione".
Tramite i libri di testo scolastici, gli insegnanti figli del Sessantotto, i gruppi giovanili comunisti e catto-comunisti ed anche i politici, certa informazione e gli intellettuali, questa cultura si inserì in vari strati della società.
Si realizzò la teoria di Gramsci che diceva che per avere il potere bisogna prendere il controllo di tutti i gangli vitali della società e dello Stato.
La cultura è un ganglio vitale della società.
In pratica, non si insegnò mai la vera la storia ma solo quella raccontata da una parte politica che si presentò tra i vincitori.
Ad esempio, anche la vicenda di Papa Pio XII (1876-1958, nella foto) rientra in questo quadro.
Questo Pontefice fu presentato come "colui che tacque di fronte alla tragedia Shoah".
In realtà, egli si adoperò per aiutare molti cittadini romani, tra cui molti ebrei.
Lo fece in silenzio, senza clamori per via del brutto clima che i nazisti avevano instaurato contro la Chiesa, però agì in favore anche di molti ebrei.
I conventi, le chiese, gli istituti religiosi e le case di molti cattolici diventarono rifiugi per molti ebrei che sarebbero finiti nei campi di sterminio nazisti.
Una prova è che l'attuale sede della Nunziatura Apostolica d'Italia fu donata da un ebreo, in segno di ringraziamento proprio a Papa Pio XII.
Allora, perché questo Papa ebbe un'immagine così negativa?
Provo a spiegare. Papa Pio XII fu colui che scomunicò i comunisti!
Forse, questa immagine così negativa potrebbe essere stata creata dai comunisti, che con l'apparato che avevano (e di cui ho parlato prima) si sarebbero vendicati contro "l'affronto" di questo Papa.
Ricordo anche che molti ebrei furono vittime dei comunisti, in Russia e nei Paesi dell'Est.
Concludo, dicendo che oggi c'è un antisemitismo larvato e nascosto.
Esso può essere molto pericoloso.
In un certo senso, il Nazismo ed il Comunismo sono le due facce della stessa medaglia.
Oggi, molti comunisti appoggiano chi vorrebbe distruggere lo Stato di Israele.
Rifletteteci!
Cordiali saluti.



NON VOGLIAMO PIU' STRADE INSANGUINATE!

Cari amici ed amiche.

Riprendo il discorso fatto nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/da-alessandro-nobile-federico-marchetti.html.
Questa estate che sta finendo è stata caratterazzata anche da incidenti automobilistici.
In uno di questi, avvenuto ieri notte, ha perso la vita Denny Lora, un giovane di Roncoferraro (Mantova) che era amico di mio fratello.
Troverete tutto sul link http://gazzettadimantova.gelocal.it./dalgiornale/2010/09/01/news/esce-di-strada-e-muore-a-20-anni-grave-la-fidanzata-2309199.
Anche se non conoscevo la persona, esprimo le più sentite condoglianze ai suoi cari.
Purtroppo, il problema degli incidenti stradali è sentito ed è molto grave.
Certo, un incidente può dipendere da tre fattori; le condizioni dell'autista, quelle del veicolo e quelle della strada.
In questo senso, le istituzioni possono fare molto, da un lato, con maggiori controlli sia sui veicoli (con la revisione) e sia sui guidatori (con i test anti-alcool ed anti-droga) e, dall'altro, con un piano di opere pubbliche atte a migliorare le nostre vie di comunicazione terrestri, come autostrade e strade.
In questo senso, noi siamo carenti ed è proprio ora di procedere con le opere di messa in sicurezza e di ammodernamento.
Già è stato fatto molto ma si può, anzi, si deve fare di più!
Ci sono strade che sono gravemente insicure!
Ne parlai nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/territorio-una-gestione-sicura.html.
Credo che sia ora di agire e di fare un piano di messa in sicurezza sia delle grosse vie che di quelle piccole.
Tra l'altro, segnalo una situazione non bella sulla strada che unisce Barbassolo (frazione del comune di Roncoferraro) a Castel d'Ario.
Qui, a causa delle forti piogge di qualche settimana fa che hanno ingrossato il canale che scorre lì vicino e parte della banchina è andata giù.
Si incomincino a risolvere anche queste situazioni che possono sembrare piccole ma che piccole non sono.
Forse, credo che chi amministra la realtà territoriale debba essere più attento a certe situazioni che capitano in essa.
Bisogna fare di tutto per risolvere situazioni che potenzialmente creano pericoli.
Prevenire è meglio che curare!
Concludo esprimendo di nuovo il mio cordoglio per la vittima dell'incidente ed augurando che la ragazza che era con lui (e che è rimasta ferita) possa rimettersi presto.
Cordiali saluti.

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