Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 8 giugno 2009

Il delirio dell'onorevole Dario Franceschini

Mi sembra che il segretario del Partito Democratico, l'onorevole Dario Franceschini, stia cercando di convincere sé stesso più che i suoi elettori. Il responso di queste elezioni europee è inequivocabile e dice che il Popolo delle Libertà ha guadagnato il 35, 26 % dei voti, il Partito Democratico il 26, 13%, la Lega Nord il 10, 2%, l'Italia dei Valori 8.0% e l'Unione di Centro (Udc) il 6, 51%. L'onorevole Francschini canta vittoria e dice che il governo è in minoranza. All'onorevole Franceschini voglio dire che se non ci fosse stata l'astensione, forse il Popolo della Libertà sarebbe ben oltre il 40% pronosticato dai sondaggi del presidente Berlusconi. Forse, il segretario del Partito Democratico vuole convincere sé stesso che non è successo nulla ma invece è accaduto l'esatto contrario. Così facendo, prende in giro sé stesso e gli elettori del suo stesso partito. La realtà dice che il centro destra (l'alleanza di governo tra Popolo della Libertà e Lega Nord) regge bene  (facendo seguire all'Italia la tendenza di tutta l'Europa che va verso destra)  e che il Partito Democratico è in caduta libera e perde voti a favore dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e dell'Unione di Centro, ove vanno  i voti dell'ex-Margherita, che confluì proprio nel Partito democratico. Il Partito Democratico è fallito. Infatti, si era proposto come una forza moderna che non viveva più dell'odio becero contro il presidente Berlusconi ed invece si è alleato con chi con il più becero antiberlusconismo campa come l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Oggi non è più un partito credibile. Basta anche vedere la sua collocazione in Parlamento Europeo. Non può stare nel Partito Popolare Europeo (per la presenza degli ex-democratici di sinistra originariamente comunisti) e né nel Partito Socialista Europeo, per la presenza degli ex-democristiani, dei quali fa parte lo stesso segretario che, forse, farebbe bene a fare i conti con la realtà.

Cordiali saluti.

venerdì 5 giugno 2009

Laicità o laicismo?

A volte mi domando se oggi la nostra società sia laica o meno.
Attenzione, però, la parola "laicità" va letta e capita bene. Infatti, molto spesso, con questa parola si intende tutto ciò che è contro la religione e che, in qualche modo, vuole ad essa sostituirsi.
In realtà, la laicità non è un sentimento antireligioso e né, tanto meno, ANTICRISTIANO e né ANTICATTOLICO. La laicità è sì una separazione ed una reciproca autonomia tra Stato e Chiesa che però vivono in altrettanto reciproco riconoscimento, in dialogo, collaborazione e in ascolto.
Infatti, la stessa laicità è parte del cristianesimo. Gesù stesso era un LAICO, poiché faceva parte della tribù di Beniamino mentre la casta sacerdotale ebraica era della tribù di Levi.
Oggi, purtroppo, la laicità viene intesa come un sentimento di scontro (se non di ostilità e forse di odio) verso la religione, specie quella cristiana.
Io stesso (che sono cattolico) ho subito certe situazioni spiacevoli.
Racconto un episodio. Qualche anno fa mi recai al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in provincia di Teramo, vicino al Gran Sasso d'Italia. Da lì spedii delle cartoline a parenti ed amici. Ne spedii una anche ad un mio amico che consideravo quasi fraternamente.
Questa persona ed i suoi parenti mi misero al ludibrio e mi irrisero perché sulla cartolina c'era raffigurato San Gabriele.
Questo è un sentimento laico?
Qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova, noi della lista "Libertà di cambiare, diritto di crescere-Poltronieri sindaco" abbiamo in programma una collaborazione con le parrocchie.
I nostri avversari ci hanno attaccato dicendo che andiamo contro la laicità.
Questo è un sentimenti laico?
Alcuni giocatori di calcio, come il brasiliano Kakà, l'italiano Nicola Legrottaglie e l'uruguaiano Edinson Cavani, mostrano le magliette con scritto "I belong to Jesus".
Questi giocatori vengono irrisi e presi in giro.
Questo è un sentimento laico?
Dai muri delle scuole e dei pubblici uffici si staccano i crocefissi e nelle scuole non si fanno più cantare ai bambini le canzoni natalizie, per "non offendere chi non è cristiano"-
Questo è un sentimento laico?
No, tutto questo è LAICISMO che nulla ha a che fare con una sana laicità.
Il laicismo rappresenta la volontà di rinnegare le nostra cultura in nome di un pensiero "politically correct" che rischia di distruggere la nostra società.
Questo laicismo rischia di distruggere la nostra società perché attacca la nostra identità forgiata anche nel pensiero giudaico-cristiano, sostituendola con un pensiero in cui ognuno può fare quelo che vuole (senza rispettare gli altri) e che disprezza i valori come la vita e la famiglia, che sono fondanti per la nostra società.
Questo pensiero non ha nulla a che fare con la laicità.
Cordiali saluti.

giovedì 4 giugno 2009

Per migliorare, Firenze...dai la preferenza a Jacopo Bianchi.

Firenze è bella città, ricca di storia e di cultura. Ha però bisogno di aria nuova. In particolare, mi rivolgo ai fiorentini, date la preferenza al candidato  Jacopo Bianchi! In questi cinque anni di opposizione (come consigliere comunale) Bianchi ha dimostrato di volere dare un contributo per migliorare Firenze, una città che merita una nuova amministrazione.  A me ero stato segnalato, per via di una mia idea sullo smaltimento degli olii esausti, che io avevo promosso con un mio articolo scritto su "Italia chiama Italia", www.italiachiamaitalia.net. Al consigliere Bianchi vorrei dire che metterò a sua disposizione questa mia idea. So che il consigliere (oggi candidato) Jacopo Bianchi ama la sua città e ne ascolta le istanze, in una sana concezione che vede l'amministrazione al servizio del cittadino e non il contrario. Una buona amministrazione deve fare questo.

Cordiali saluti.

mercoledì 3 giugno 2009

Caso Kakà? Un problema per tutto il calcio!

Il caso Kakà non è solo una questione che riguarda il Milan ma tutto il calcio italiano. Se il fuoriclasse brasiliano dovesse andare a Madrid, si vedrebbe non solo il depauperamento della rosa del Milan ma il calcio italiano perderebbe un pezzo pregiato. Questo provocherebbe l'abbassamento della qualità di tutto il calcio italiano, da cui molti molti giocatori importanti sono già andati via. Temo che, di questo passo, le squadre italiane non faranno molta strada in Europa perché le compagini inglesi e spagnole avranno giocatori di qualità superiore. Il problema del nostro calcio è il fisco che attanaglia le società italiane. Andrebbe fatta una riforma, anche tenendo conto del fatto che il calcio è anche una fonte di ricchezza. Comunque, se Kakà dovese andare via, farò un articolo su "Italia chiama Italia" (www.italiachiamaitalia.net) per provare ad analizzare meglio la questione e a lanciare un "monito".

Cordiali saluti.

Presentazione lista "Libertà di cambiare, diritto di crescere"

Comunico che giovedì 04 giugno (alle ore 20;00) sarà presentata la lista di centro destra "Libertà di cambiare, diritto di crescere-Poltronieri sindaco". La presentazione avverrà in Piazza Aristodemo Dall'Oca, a Roncoferraro, in provincia di Mantova.

Cordiali saluti. 

martedì 2 giugno 2009

Roncoferraro, ultimo sprint della campagna elettorale.

Le elezioni comunali a Roncoferraro (Mantova) si stanno avvicinando. Saranno tre i candidati a contendersi la poltrona di sindaco.
Il candidato sindaco della lista di centro destra "Libertà di cambiare, diritto di crescere" è Filippo Poltronieri, giovane avvocato ed imprenditore agricolo residente nella frazione di Casale.
Insieme alla lista dei candidati consiglieri, il suo programma può essere visto nel sito www.cambiarecrescere.altervista.org.
Il suo programma prevede un rapporto diretto con la cittadinanza e la risoluzione dei problemi reali ed immediati, oltre a molte innovazioni.
A sfidarlo saranno l'attuale sindaco Candido Roveda, con la lista di centro sinistra "Solidarietà e progresso" e Davide Balzanelli, con la sua lista civica "Futuro comune".
Qui a Roncoferraro c'è voglia di cambiare, dopo la cattiva operata dal sindaco Roveda.
L'amministrazione Roveda ha mostrato solo chiusura verso le istanze dei cittadini. Inoltre, ha fatto delle spese folli (di milioni di Euro) per progetti fallimentari, a cominciare dal teleriscaldamento "Fossil Free Energy".
Qui a Roncoferraro c'è sete di cambiamento.
Questo è lo sprint finale di una campagna elettorale che si mostra dura.
Cordiali saluti.

lunedì 1 giugno 2009

Arte medioevale, tra Spirito e uomo.

Si sa che il medioevo, che iniziò il 476 AD (caduta dell'Impero romano d'occidente) e finì nel XV secolo, fu un periodo contraddittorio. Vi furono, infatti, una forte religiosità ed un'altrettanto forte violenza. Tutto ciò si espresse nell'arte e nell'architettura, che cambiarono nel correre del tempo. Nella prima parte del Medioevo, vi fu ancora un barlume di romanità, una romanità arricchita dal pensiero cristiano.Vi fu una rottura con il mondo pagano e ciò venne testimoniato dal fatto che le chiese non ebbero la stessa architettura dei templi delle divinità pagane ma furono costruite sul modello di un edificio civile, la basilica, a cui venne aggiunto il transetto, per dare alla pianta la forma di una croce.Questo non fu solo la nascita dell'architettura cristiana ma della stessa cultura europea ed occidentale. Un esempio, fu la Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura (Roma) prima dell'incendio del 1823 AD. Anche nell'epoca del re ostrogoto Teodorico (454AD-526AD), si fecero le chiese prendendo a modello le basiliche romane. L'esempio, fu la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna, che originariamente fu voluta costruita da sovrano ostrogoto come chiesa dedicata al culto ariano. Con l'arrivo dei Bizantini nel 540 AD, la chiesa venne riconvertita al culto cattolico e tutte le immagini che raffiguravano Teodorico e gli esponenti del culto ariano vennero cancellate.  Erede dell'epoca del dominio in Italia dell'imperatore Giustiniano I(483AD-565AD), che regalò monumenti insigni, come la Basilica di San Vitale a Ravenna, che testimonia il fulgore e la forza della corte di Costantinopoli, l'arte bizantina si fece strada e diede la sua influenza anche nell'Occidente.
Ci fu una sintesi tra arte romana, arte barbara e bizantina che si unirono nellla visione cristiana. Già con i Longobardi ci fu questa sintesi ed il Tempietto di Cividale del Friuli (in provincia di Udine) lo testimonia.
Ciò si compì nell'epoca di Carlo Magno, che nella notte di Natale dell' 800 AD divenne imperatore del Sacro Romano Impero. Si sviluppò un'arte detta "carolingia", il cui esempio fu il monastero di Santa Maria-Laach.
Nacque quindi l'arte romanica, un'arte rustica e a tempo stesso solenne.
Chi oggi entra in una chiesa romanica noterà l'ambiente con poche finestre e con mura molto spesse, con una pittura ancora molto influenzata dalla cultura bizantina e con un arredo semplice.
La solennità dell'arte romanica sta proprio nella semplicità e nell'intimità religiosa tra Dio e l'uomo.
Esempi di arte romanica sono la basilica di San Nicola a Bari , il santuario dei santi Cosma e Damiano a Barbassolo di Roncoferraro (in provincia di Mantova, non lontano da casa mia), il duomo di Modena, quello di San Ciriaco ad Ancona e la cattedrale di Notre Dame di Poitiers, in Francia. In Sicilia, durante l'epoca normanna, il romanico si unì alle forme bizantine ed arabe. Esempi di questa sintesi sono il duomo di Monreale e quello di Cefalù, in provincia di Palermo. Inoltre, i Normanni importarono un clichet artistico che unì la Sicilia alla Francia e all'Inghilterra. Basta pensare ai particolari architettonici della cripta della cattedrale di Canterbury, le cui forme sono simili a quelle di alcune chiese francesi e siciliane. 
Dall' XI secolo, nel nord della Francia, nacque una nuova arte, quella gotica.
Quest'arte fu figlia di un nuovo pensiero. Prima dell'anno 1000 si temette la fine del mondo e vi furono molte paure che si dissolsero. Questo modificò anche l'atteggiamento religioso dell'uomo.
E così all'arco a tutto sesto dell'arte romanica si sostituì quello a sesto acuto (ripreso dall'arte araba)  e le chiese divennero molto più imponenti.
Questo fu fatto grazie all'introduzione di nuove tecniche, come la creazione del contrafforte con l'arco rampante, che permise di mantenere stabile la chiesa che altrimenti (a causa della spinta dell'arco a sesto acuto) sarebbe crollata.
Si poté fare una chiesa molto imponente e da una struttura leggera, grazie anche all'adozione dei pinnacoli all'esterno.
Non si ricorse più all'uso di muri spessi ma di vetrate raffiguranti immagini bibliche.
Queste avevano la funzione di illuminare la chiesa e di istruire i fedeli.
Si ricorse molto alla statuaria, cosa che nelle epoche precedenti era pressoché assente o usata come semplice ornamento, poiché si temeva che i fedeli convertiti dal paganesimo potessero scambiare per idoli le statue di Gesù, della Madonna e dei Santi.
Esempi di chiese gotiche sono le cattedrali di Chartres e quella di Notre Dame di Parigi (in Francia), quelle di Canterbury, di Wells e di York (in Inghilterra), la chiesa di Rosslyn (in Scozia), la cattedrale di Colonia (in Germania), la cattedrale di San Vito a Praga, quella luterana di Sibiu (Romania) ed il monastero di Batalha, in Portogallo. Un altro esempio di gotico è la moschea di del Pascià Lalà Mustafà (ex cattedrale di San Nicola)  che si trova nella città cipriota di Famagosta e che con l'arrivo dei Turchi nel 1571 AD venne ricovertita in luogo di culto musulmano. 
Se si eccettua il duomo di Milano, in Italia il gotico non si sviluppa e si rimane legati al laterizio.
E così le chiese gotiche italiane sono più piccole e delle altre e non hanno contrafforti con archi rampanti, hanno poche finestre ed un arco a sesto acuto meno ardito.
In pratica, il gotico italiano altro non è che un romanico arricchito da alcuni elementi gotici.
Esempi di questo tipo sono il santuario della Beata Vergine Maria di Grazie (Curtatone, in provincia di Mantova), il duomo di Siena, quello di Orvieto, la Basilica di San Francesco di Assisi, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila (che fu di transizione dal romanico al gotico)  e l'abbazia di Casamari, in provincia di Frosinone, edificio dei monaci cistercensi, che furono i primi a portare il gotico in Italia.
La pittura gotica, segnò una rottura più marcata dal'influsso bizantino, poiché essa ha iniziato a dare una maggiore mobilità e realismo. La pittura gotica ebbe la sua massime espressioni in pittori come Cimabue, Giotto ed Ambrogio Lorenzetti. Nel XIV secolo, a causa della peste e della crisi economica, la pittura assunse le connotazioni tragiche e a volte macabre, con i "trionfi della Morte". La Morte fece parte dell'icongrafia ed era raffigurata con la forma di uno scheletro (spesso a cavallo) armato di falce che uccide improvvisamente. Un esempio è il "Trionfo della Morte" che si trova nel monastero di San Benedetto a Subiaco, in provincia di Roma. Nell'Umanesimo e nel Rinascimento, il gotico venne visto come la "corruzione" del gusto classico greco-romano.Il termine "gotico" stava a significare "barbaro".Successivamente, lo stile venne rivalutato ed ebbe un revival nella seconda metà del 1700 e nelle epoche successive.Nacque, quindi il neogotico.Esempi di questo tipo sono il Santuario di Nostra Signora di Lourdes (in Francia) o la cattedrale di La Plata (Argentina), di cui la signora Silvia Beatriz Quadranti (che ringrazio) mi ha dato alcune foto. Una di queste è qui pubblicata.
Cordiali saluti.

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