Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 27 luglio 2012

Dal Blog "Stand Up and Fight", Remember the 11!

Cari amici ed amiche.

Sul suo blog "Stand up and fight", l'amica Francesca Padovese ha messo questo articolo:

"Oggi, a Londra, verranno aperti i 30esimi Giochi olimpici dell’era moderna. Un’edizione se vogliamo speciale pershé sarà la terza Olimpiade a Londra e non solo. Un altro motivo, ben più importante, che la rende speciale è questo: questa Olimpiade marca il 40° anniversario dell’attacco terroristico portato alla delegazione israeliana presente a Monaco per i giochi olimpici del’72 dall’organizzazione palestinese, legata all’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), ‘Settembre Nero’.

Questi i nomi delle vittime: David Berger, 28 anni, pesista; Ze’ev Friedman, 28 anni, pesista; Yossef Gutfreund, 40 anni, arbitro di lotta greco-romana; Eliezer Halfin, 24 anni, lottatore; Yossef Romano, 31 anni, pesista; Amitzur Shapira, 40 anni, allenatore di atletica leggera; Kehat Shorr, 53 anni, allenatore di tiro a segno; Mark Slavin, 18 anni, lottatore; André Spitzer, 27 anni, allenatore di scherma; Yakov Springer, 51 anni, giudice di sollevamento pesi; Moshe Weinberg, 33 anni, allenatore di lotta greco-romana.

Uccisi perché ebrei.

Il comitato olimpico israeliano continua a ricordarli con diverse iniziative. Ogni anno nella data ebraica del massacro, Elul 26, il comitato olimpico israeliano li ricorda con una cerimonia che si tiene al Monumento degli 11, a Tel Aviv. Inoltre, le delegazioni olimpiche visitano lo stesso Monumento prima di ogni partenza olimpica. Durante i giochi olimpici, il comitato organizza una cerimonia di ricordo delle 11 vittime, alla quale invita vengono invitati il presidente del comitato olimpico internazionale e nazionale, membri della locale comunità ebraica, dignitari e funzionari olimpici nonché le famiglie degli 11 che sono parte inseparabili di questi eventi.

Io non ho ricordi visivi di quella tragedia ma ritengo comunque sia importantissimo ricordare!".

Su Facebook, Francesca aveva scritto: "Ricordare per me è un dovere!".
Io le rispondo dicendo che lo è anche per me.
Tra l'altro, persone come me e Francesca non hanno ricordi visivi.
Io ho 32 anni e lei ne ha 26.
Tuttavia, noi giovani dobbiamo avere in memoria anche simili fatti, per evitare che essi si ripetano.
Quello che è accaduto ieri è stato vergognoso.
Nel 1972, a Monaco di Baviera, ci fu un fatto gravissimo.
Dei terroristi (perché queste persone non possono essere definite in un altro modo) fecero morire 11 atleti perché (ai loro occhi) ebbero una sola grossa colpa, essere ebrei ed israeliani.
Ora, io trovo che sia veramente vergognoso non ricordare ciò.
Qui è stato fatto un danno alle generazioni come la mia e di Francesca o quelle che vengono dopo.
Un ragazzo degli anni '90 non saprà mai cosa sia realmente successo nel 1972, anche perché si è scelto di non dedicare il minuto di silenzio per le vittime di quel vile attentato, in nome del "politically correct".
I signori che hanno fatto questa omissione ci hanno derubati di un pezzo della nostra memoria.
In pratica, quegli 11 atleti morti sono morti una seconda volta.
Ciò è inverecondo.
Pur sostenendo i nostri atleti ed augurando loro che prendano tante medaglie, io non guarderò le Olimpiadi.
Mi chiedo dove sia lo spirito olimpico.
Cordiali saluti.




XVII domenica del Tempo Ordinario

Cari amici ed amiche.

Queste sono le letture delle Messe di oggi e di domani:

"[42] Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, venti pani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: "Dallo da mangiare alla gente".
[43] Ma colui che serviva disse: "Come posso mettere questo davanti a cento persone?". Quegli replicò: "Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche".

[44] Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore. (II Libro dei re, capitolo 4, versetti 42-44)",

"[1] Lodi. Di Davide. O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome
in eterno e per sempre.

[2] Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome
in eterno e per sempre.

[3] Grande è il Signore e degno di ogni lode,
la sua grandezza non si può misurare.

[4] Una generazione narra all'altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.

[5] Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.

[6] Dicono la stupenda tua potenza
e parlano della tua grandezza.

[7] Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,
acclamano la tua giustizia.

[8] Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.

[9] Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

[10] Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.

[11] Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,

[12] per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.

[13] Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

[14] Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

[15] Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.

[16] Tu apri la tua mano
e sazi la fame di ogni vivente.

[17] Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.

[18] Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.

[19] Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.

[20] Il Signore protegge quanti lo amano,
ma disperde tutti gli empi.

[21] Canti la mia bocca la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo,
in eterno e sempre. (Salmo 145)",

" [1] Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,

[2] con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore,

[3] cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.

[4] Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;

[5] un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.

[6] Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.  (Lettera di San Paolo agli Efesini, capitolo 4, versetti 1-6)",

" [1] Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,

[2] e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi.

[3] Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.

[4] Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

[5] Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: "Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?".

[6] Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare.

[7] Gli rispose Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo".

[8] Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:

[9] "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?".

[10] Rispose Gesù: "Fateli sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.

[11] Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.

[12] E quando furono saziati, disse ai discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto".

[13] Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

[14] Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: "Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!".

[15] Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo. (Vangelo secondo Giovanni, capitolo g, versetti 1-15)".

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede
Queste letture parlano della carità di Dio che è illimitata.
La carità di Dio può fare sì che che venti pani d'orzo possano sfamare cento persone o che cinque pani possano sfamare una folla.
In fondo, egli è "caritas".
Tra l'altro, Dio usò il pane come simbolo.
Il pane, infatti, è simbolo di vita, l'alimento base.
Qui, però, c'è qualcosa in più.
Anche Gesù ripropone il miracolo citato nella prima lettura, quella del II Libro dei Re.
Tuttavia, egli volle fare capire che c'è un pane che non si esaurirà mai.
Questo pane fu (ed è) Gesù stesso che si offrì (e tuttora si offre) in sacrificio per salvare l'umanità.
In questa lettura, Gesù venne festeggiato come un grande profeta.
Egli, in verità, fu ben più grande di un semplice profeta.
La gente, però, non lo capì subito e quando venne crocifisso ciò fu dimostrato.
Tanta parte di quella gente che lo festeggiò lo abbandonò. 
Però, la sua resurrezione mostrò la sua vera natura ed il suo messaggio uscì dall'Antico Israele e fondò la Chiesa, il Nuovo Israele.
Cordiali saluti. 


ILVA di Taranto, due parole

Cari amici ed amiche.

L'ILVA di Taranto chiude.
Ciò è stato deciso dalla magistratura che ha chiuso lo stabilimento siderurgico, a causa del troppo inquinamento e delle malattie a cui erano esposti operai ed abitanti.
Tra le emissioni, sono stati rilevati 4.159.300 Kg di polveri, 11.056.900 Kg di NO2, 11.343.200 Kg di SO2, 7.000 Kg di HCl, 1.300 Kg di C6H6, 338,5 Kg di idrocarburi policiclici aromatici ed altri composti ed elementi che bene non fanno.
Ora, io vorrei esprimere il mio pensiero.
Io penso che la chiusura dell'ILVA non sia la soluzione.
Infatti, gli agenti inquinanti ci sono ancora.
Invece, bisogna agire in un altro modo.
Purtroppo, di casi come l'ILVA di Taranto ce ne sono.
Qui nel Mantovano, c'è il caso dell'Enichem (ex Montedison).
Tuttavia, io penso che si debba liberare la questione ambientale dalle ideologie.
Questioni come quelle dell'ILVA di Taranto o dell'Enichem di Mantova devono essere separate dal contesto ideologico.
In pratica, bisognerà fare in modo che il problema sia risolto senza dovere chiudere gli stabilimenti per puro furore ideologico, senza che sia stato proposto nulla di alternativo.
Sicuramente, l'area dovrà essere bonificata.
Alla bonifica si dovranno aggiungere una nuova politica industriale, un nuovo modus operandi e nuove apparecchiature che possano rendere gli impianti industriali meno impattanti e garantire il lavoro e la produzione.
Sarà molto dura ma bisogna salvare l'ambiente ed i posti di lavoro.
Cordiali saluti. 



Da "Il Giorno", I terremotati non si dimenticano: 7,4 milioni per Mantova

Cari amici ed amiche.

Sul quotidiano "Il Giorno" è comparso questo articolo intitolato "I terremotati non si dimenticano: 7,4 milioni per Mantova":

"Mantova, 26 luglio 2012 - Regione Lombardia e Fondazione Cariplo si uniscono per stanziare fondi per Mantova e la sua provincia. Sono stati così finanziati sei progetti, per un totale di 7,4 milioni di euro (rispettivamente 1,6 e 5,8). Il primo, riguarda il restauro della Parrocchia di Sant’Andrea apostolo a Mantova (500mila euro dalla Regione e 2 milioni da Fondazione Cariplo).

Il secondo, ‘Nel segno mantovano, progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali', coinvolge la Provincia per valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale (300mila euro dalla Regione e 2,2 milioni da Fondazione Cariplo). Il progetto ‘Sistema Universitario Mantovano Internazionale. Pianificazione, valorizzazione e conservazione architettonica nelle città patrimonio mondiale dell’umanità' riguarda invece la Fondazione Università di Mantova (100mila di euro dalla Regione e 900mila da Fondazione Cariplo).

La Cooperativa sociale onlus La.Co.Sa si impegna in 'Trestelle', per lo sviluppo del welfare mantovano, in particolare in ambito psichiatrico (100mila euro dalla Regione e 400mila da Fondazione Cariplo). Speranza Società cooperativa sociale onlus, ha ricevuto 300mila euro da ciascuno per il progetto 'Mani intrecciate', che vuol costruire una struttura polifunzionale, in cui si favorisca l'inserimento lavorativo e sociale delle persone svantaggiate, si realizzi un centro diurno per anziani, e si aprano delle residenze, per sostenere le persone in stato di svantaggio o fragilità.

Infine, interamente a carico della Regione (300mila euro), il progetto dell'Associazione Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali Anffas, per completare 'Il parco' per disabili gravi, e l'abitazione in via Belfanti 1 a Ostiglia.

E sempre a sostegno del mantovano, e delle sue aziende agricole, oggi, in piazza Città di Lombardia, sede della Regione, sono stati allestiti degli stand di meloni e angurie. Una degustazione che “ha dato la possibilità di apprezzare prodotti di primissima qualità. Il melone della zona del Mantovano, a Sermide ma non solo, è riconosciuto a livello sia nazionale, che internazionale”, ha spiegato Giulio De Capitani, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia che ha tenuto a puntualizzare l'impegno concreto del Pirellone attraverso un anticipo del 40% della quota Pac (25 milioni di euro), assegnato entro il 15 agosto, che si va ad aggiungere ai 30 milioni già versati i primi di luglio.

“Continueremo - ha concluso De Capitani - anche in futuro ad organizzare altre manifestazioni, per attirare l’attenzione sul mondo dell’agricoltura. Questo nostro comparto ha la necessità di vedere riconosciuti i danni subiti e di essere equamente risarcito”.".

Non voglio fare polemiche ma una cosa la voglio dire.
Si è parlato tanto dell'Emilia e dei danni causati dal terremoto.
Tuttavia, i danni sono stati causati anche a Mantova e nella sua Provincia,  compreso il Comune di Roncoferraro, ove risiedo.
Eppure, la stragrande maggioranza degli aiuti provenienti dallo Stato è approdata in Emilia.
Grazie a Dio (e questo va detto) vi è stata (e tuttora vi è) una forte rete di solidarietà che, unita alla volontà di rialzarsi di noi mantovani, ha ridotto i disagi causata dalla scarsità di fondi dallo Stato.
Spero che in tanti prendano i prodotti mantovani, come il Riso Vialone Nano della mia zona o il Melone di Sermide.
Oltre ad acquistare un buon prodotto, si aiuta una zona in difficoltà.
Anzi, io spero che il prodotto mantovano venga reclamizzato in tutta Italia.
Non lasciamo sole Mantova e la sua Provincia. 
Cordiali saluti. 


No al minuto di silenzio per gli Israeliani? Una vergogna!

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, ho trovato una foto della pagina di Avigdor Liberman con questa didascalia:

"אני מאחל לספורטאי המשלחת הישראלית למשחקים האולימפיים שייצגו בכבוד את מדינת ישראל ויזכו להצלחה ובמדליות רבות ככל האפשר. גם אם לא תשתנה ההחלטה האומללה של הוועד האולימפי שלא לקיים דקת דומיה לזכר י"א הספורטאים הישראלים שנרצחו על ידי טרוריסטים באולימפיאדת מינכן, אנו, יחד עם מיליוני אנשים בעולם שרוצים שהטבח יצויין בטקס הפתיחה, נזכור אותם ונקוה לגאווה שתביא המשלחת הישראלית גם לזכרם.שבת שלום!".

Oggi, 27 luglio, iniziano le Olimpiadi di Londra ed il Comitato Olimpico, purtroppo, si rifiuta di celebrare il minuto di silenzio per il 40° anniversario della strage di Monaco di Baviera.
Questa è una vergogna.
Non ci si rende conto che quello che accadde a Monaco di Baviera nel 1972 fu fatto gravissimo?
Degli atleti andarono nella città tedesca per fare una competizione sportiva (che avrebbe dovuto essere il simbolo della pace per antonomasia) e, invece, lì trovarono la morte e non poterono più rivedere i loro cari.
Eppure, a certa gente ciò non interessa!
Ciò è vergognoso!
Cordiali saluti.

Oilproject? La nuova frontiera dell'istruzione!



Cari amici ed amiche.

Ieri, la trasmissione televisiva di Piero Angela  "Superquark" ha mostrato un nuovo modo di usare la rete.
Un gruppo di ragazzi ha fondato una sorta di "scuola virtuale".
Il nome di questa "scuola" è "Oilproject".
Per descrivere il sito, prendo le parole del medesimo, che recitano:

"La scuola che sogniamo noi non costa nulla.


Puoi entrarci sia da Torino, sia da Enna. Anche alle tre del mattino.

È indipendente e basata sulla valutazione fra pari.

È una scuola che corre alla tua velocità perché sei tu a decidere di cosa parlare. A rispondere alle domande non sono solo i docenti, ma anche i compagni di banco.

Nella scuola che abbiamo in mente noi potrebbe capitarti un professore non laureato: l'importante è che tu stia a bocca aperta ad ascoltarlo.


La nostra scuola è
una condizione mentale.

È una creatura in divenire.

La nostra scuola

è di tutti.

Oilproject, adesso, è sostanzialmente due cose:

- Il primo "YouTube" dedicato alla formazione. Chiunque può registrare lezioni, letture di tesine, ricerche, interventi e inviarli in formato audio/video a Oilproject. Il sogno è che entro dieci anni tutte le lezioni tenute nelle scuole e nelle università pubbliche vengano condivise online a beneficio, ad esempio, di chi vive in zone con una scarsa offerta didattica, combattendo così il digital divide culturale italiano.
La qualità delle lezioni è giudicata dal pubblico attraverso votazioni e meccanismi di valutazione fra pari.

- Una scuola in diretta online di attualità in cui è il pubblico, attraverso un sondaggio, a decidere di cosa parlare.
I talkshow-lezioni sono interattivi e non moderati: il relatore, semplicemente, risponde alle domande più votate, e cioè a quelle che riscuotono più interesse. La Scuola d'Attualità è realizzata con il supporto dei principali gruppi studenteschi italiani. A scegliere i relatori è un gruppo di persone (vietato dire "comitato scientifico").

La comunità

Nel 2004 un gruppo di ragazzi si incontra in un forum online di tecnologia. Ad uno mancano i soldi per iscriversi a un corso di programmazione in una scuola milanese, un altro non vede l'ora di insegnare a usare programmi di fotoritocco, un terzo è esperto di sistemi Linux, l'ultimo crea siti web. E allora decidono di farsi da soli una scuola non convenzionale in cui ognuno, semplicemente, può raccontare quello che sa a chi lo vuol star ad ascoltare.

La comunità è composta da migliaia di utenti di tutte le età decisi a condividere le proprie conoscenze e imparare dalle esperienze altrui sfruttando le tecnologie più dinamiche. I docenti di una lezione sono anche gli studenti di un'altra: non c'è netta distinzione tra chi insegna e chi impara. Chiunque può rivolgere domande in diretta web e votare quelle altrui.

Oggi gli insegnanti hanno dai 14 ai 75 anni. A volte sono perfetti sconosciuti, a volte sono intellettuali, imprenditori, esponenti politici, scrittori o scienziati. Tutti uniti per sperimentare la formula del Liberi di imparare, liberi di insegnare.

Ed è con questo spirito che ogni sera centinaia di utenti accedono alle lezioni, si scambiano dritte e consigli, scherzano, imparano ed a volte vengono richiamati all'ordine se troppo esuberanti.

Hanno parlato di noi

Hanno parlato di Oilproject le reti televisive Rai Tre, Rainews24 e La3 (Sky), i quotidiani Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Messaggero, Il Giornale, Metro. Tra le radio: Rai Radio 1, Radio Capital, RadioBase (Popolare Network), RadioLinux. Hanno raccontato Oilproject anche le riviste Wired, Grazia, Prima Comunicazione, Rolling Stone, Glamour, Riders, Millionaire, Linux Pro, Open Source, Hackerjournal, la rubrica di B. Severgnini del Corriere della Sera Online e portali internet come Punto Informatico, Tiscali, TuttoGratis, Gnuvox, ZioBudda, Annozero, Excite, Programmazione.it, Bismark.it, Zeusnews, OpenSourceMania, FreeOnline, Bicocca.net e molti altri.
".

Io trovo che questo progetto sia molto interessante.
Internet, si sa, è uno strumento che permette di fare muovere le informazioni a grandi velocità e a grandi distanze.
Purtroppo, molti usano il web per guardare i video su Youtube o per fare facezie sui social network (come Twitter o Facebook), anziché fare delle cose serie.
Coloro che hanno fondato "Oilproject", invece, hanno dimostrato che la rete si può usare per fare delle cose serie.
Ritengo che questo progetto debba essere portato avanti e valorizzato.
Oltre a dare una marcia in più nello studio, esso può servire anche a trasmettere e comprendere opere letterarie e non solo.
Questo fa sì che si possa salvare il nostro patrimonio culturale.
Per preservare il patrimonio culturale, infatti, non basta salvare un monumento o un libro antico ma bisogna anche renderlo fruibile a tutti.
"Oilproject" può contribuire a fare ciò.
L'unico appunto che posso fare è il definire "scuola" questo spazio web.
Quando penso ad un scuola, penso ad un professore che parla ai suoi alunni.
Io preferisco paragonare "Oilproject" ad una sorta di "piazza virtuale", o meglio, una sorta di "agorà virtuale".
In fondo, anche la facoltà di accedere alla rete è fattore di democrazia. 
Cordiali saluti.

ULTIM'ORA. MORTO IMPROVVISAMENTE LORIS D'AMBROSIO, IL CONSIGLIERE DI NAPOLITANO, EX COLLABORATORE DI FALCONE. CON LUI SE NE VA LA SPERANZA DI CONOSCERE LA VERITA'!

Cari amici ed amiche.

E' morto Loris D'Ambrosio.
Il Minzolini Fan Club di Facebook ha messo questa foto con questa dadiscalia:


"E' morto nel suo studio di Roma, zona Parioli, Loris D'Ambrosio, il consigliere giuridico di Napolitano a cui aveva telefonato Nicola Mancino, nell'ambito della controversa vicenda che oggi vede Mancino rinviato a giudizio per la trattativa Stato-mafia.
La morte sarebbe avvenuta per cause naturali, probabilmente per infarto, mentre D'Ambrosio stava parlando al telefono.

D'Ambrosio era stato in passato uno stretto collaboratore di Giovanni Falcone. Il suo nome tuttavia è tornato alla ribalta proprio negli ultimi giorni perchè D'Ambrosio era stato interrogato dai procuratori di Palermo "come persona informata sui fatti" in riferimento ai contenuti di quella telefonata legata ad uno dei misteri della trattativa.

Pochi giorni fa la commissione Antimafia della Camera aveva a sua volta chiesto di poter sentire D'Ambrosio.

D'Ambrosio, nato a Isola del Liri nel dicembre 1947, era diventato magistrato di Cassazione dopo essere stato prima prima pretore a Volterra e poi, dal 1979, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma. In questa veste aveva svolto le funzioni di pubblico ministero in alcuni dei più importanti processi di quegli anni in materia di terrorismo e di criminalità organizzata (Banda della Magliana).

A partire dalla fine degli anni '80 si era dedicato alla individuazione di più efficaci mezzi di contrasto della criminalità organizzata, collaborando con Giovanni Falcone che lo aveva voluto a Capo dell'Ufficio Studi della Direzione Generale degli Affari Penali del Ministero, da lui allora diretta.

Risalgono all'epoca della sua collaborazione con Giovanni Falcone e a quella successiva alla sua morte (strage di Capaci del 23 maggio 1992), la ideazione e la entrata in vigore di istituti come la Procura Nazionale Antimafia e la Direzione investigativa antimafia (Dia) oltre che la introduzione del regime del "doppio binario" per i processi di grande criminalità e del "carcere duro" per i detenuti più pericolosi.

Dal 1996 al 2001 è stato Capo di Gabinetto dei diversi ministeri della Giustizia (tra cui Martelli e Conso) e nel 2004 fu nominato dal Presidente della Repubblica dell'epoca, Sen. Carlo Azeglio Ciampi, consulente per i problemi della giustizia.

Nel maggio 2006, il Presidente Napolitano lo aveva nominato suo 'Consigliere per gli Affari dell'Amministrazione della Giustizia' e direttore dell'Ufficio che, per il Capo dello Stato, cura tali Affari (rapporti con il Consiglio Superiore della Magistratura, concessione delle grazie, esame delle istanze dei cittadini, studio dei provvedimenti in materia di giustizia penale e civile ai fini della loro autorizzazione, emanazione e promulgazione): incarico che ha ricoperto fino alla morte.
da L'Espresso
Adriano Botta
............................

Una preghiera per Loris D'Ambrosio e per la sua famiglia, speriamo che le cause della morte sia davvero naturali, forse troppo stress, ma in quest'Italia è lecito dubitare di tutto e di tutti. Sconvolto il Presidente Napolitano, che ha mandato da Londra un accorato messaggio alla famiglia ed alla stampa.
".

Anch'io esprimo il mio cordoglio e dico che con lui potrebbe essersene andato anche un pezzo di verità sulla triste vicenda della trattativa tra Stato e mafia.
Lui sapeva molte cose.
Cordiali saluti.


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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".